IL TERMOPOLIO
  • Home
  • Rubriche
  • Cookie
  • Chi siamo

19/4/2016

A tavola con gli antichi Romani (parte 1)

2 Commenti

Read Now
 
Immagine

di Andrea Samueli
Immagine
Rumore di stoviglie, il calore delle braci, il concitato vociare dei cuochi, uno schiavo che, maldestramente, inciampa rovesciando a terra il contenuto di una piccola anfora…eccoci nella cucina di una ricca domus romana. Noi, curiosi, cominciamo a sbirciare e assaggiare ciò che viene cucinato. Ma cosa mangiavano i nostri antenati? I loro alimenti non erano poi molto diversi da quelli che vediamo ancora oggi sulle nostre tavole. Certo, alcune pietanze non erano ancora giunte in Europa, come i pomodori o le patate, ma la loro dieta, sostanzialmente mediterranea, era molto simile alla nostra. 

ImmaginePane rinvenuto a Pompei
Prima di passare ad analizzare i cibi, cerchiamo però di capire come era articolata la giornata “alimentare” degli antichi: erano presenti tre pasti, definiti jentaculum, prandium e coena. Solo quest’ultima potremmo definirla un pasto vero e proprio, in quanto gli altri due erano piuttosto frugali spuntini. Marziale infatti ricorda che se vorrai fare una colazione frugale senza carne, questo grosso formaggio del gregge Vestino arriva per te [1]; Plinio il Giovane scrive dello zio che il suo pasto era molto leggero, secondo il costume degli antichi [2], mentre Seneca prendeva lo spuntino ​senza apparecchiare e senza lavarsi le mani.[3]
​

​
Le classi meno abbienti avevano una dieta semi-vegetariana, basata principalmente su cereali, in modo particolare grano, farro e miglio. La farina era impiegata sia per cucinare semplici polente (pules), sia per la produzione del pane. A Roma ne avremmo trovate svariate tipologie, un po’ come ai nostri giorni, che spaziavano dal cibarius (pane povero) al secundarius (pane integrale), dal pane farcito con lardo (adipatus) a quello biscottato (buccellatum); spesso era arricchito con l’aggiunta di semi di finocchio, sesamo o anice e reso particolare dalle forme dategli dai fornai (non da ultime quelle ricordanti i genitali). 

Sulle tavole dei Romani avremmo poi trovato sicuramente legumi e verdure: fave, fagioli, lenticchie, aglio, zucche, sono solo alcuni dei cibi consumati. Un paio di curiosità: i fagioli (phaseoli) che avremmo mangiato, non corrispondevano a quelli che conosciamo noi, provenienti dall’America Centrale, bensì una varietà africana; i piselli ci sarebbero apparsi più piccoli e grigiastri (specie Pisa Arvense); anche la zucca gialla (cucurbita), non era ancora giunta in Europa da oltreoceano, a differenza della sua sostituta Calabaza, di origine indiana e colore bianco. 
Immagine
Farro spelta (Triticum spelta)
Immagine
Fagiolo dall'occhio (Vigna unguiculata)
Immagine
Pisum sativum arvense
La dieta non poteva non comprendere la frutta, sia secca (noci, nocciole) sia fresca (mele, pere, susine, albicocche, noci-pesche, ciliegie, castagne).
Il formaggio (caseus) era di due tipi, come ricorda Columella: fresco o stagionato, in base al latte utilizzato [4].
Venivano consumati anche carne e pesce, benché fossero principalmente appannaggio delle classi più ricche, ricadendo soprattutto su determinati tipi di animali; il pesce ebbe sempre un costo maggiore della carne, come dimostrato dall’Editto dei prezzi di Diocleziano, e ciò ne fece una sorta di status symbol dell’aristocrazia.
Immagine
Riproposizione di una cucina romana, Museum of London
Note:
[1] Marziale, Xenia, XIII, 31
[2] Plinio il Giovane, Epistulae, 3,5
[3] Seneca, Epistulae, 83.6
[4]
 Columella, De re rustica, VII, 8,1
Immagini tratte da:
disegno cucina, da romanoimpero.com, voce "Cucina romana"
pane, da Wikipedia, Di User:Beatrice - Opera propria, CC BY-SA 2.0 it, voce "Alimentazione nell'antica Roma"
farro, da Wikipedia inglese, By Ziko - Own work, CC BY-SA 3.0, voce "spelt"
fagiolo dall'occhio, da Wikipedia,​ Di Olivier Migeot - Opera propria, CC BY 3.0, voce "Vigna unguiculata"
cucina ricostruzione, da Wikipedia inglese, By Carole Raddato from FRANKFURT, Germany - Reconstructed Roman kitchen (culina), Museum of London, CC BY-SA 2.0, voce "Londinium"​

Share

2 Commenti
isa
21/4/2016 17:25:54

interessante, continuate su questa strada

Rispondi
Andrea
21/4/2016 19:54:28

Grazie mille! La prossima settimana uscirà la seconda parte!

Rispondi



Lascia una Risposta.

Details

    Archivi

    Gennaio 2022
    Dicembre 2021
    Novembre 2021
    Ottobre 2021
    Agosto 2021
    Luglio 2021
    Giugno 2021
    Maggio 2021
    Marzo 2021
    Febbraio 2021
    Gennaio 2021
    Dicembre 2020
    Novembre 2020
    Ottobre 2020
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Febbraio 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Ottobre 2019
    Settembre 2019
    Agosto 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Novembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Agosto 2017
    Luglio 2017
    Giugno 2017
    Maggio 2017
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Febbraio 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016

    Categorie

    Tutti
    Antichità
    Antichità
    Contemporaneo
    Moderno

    Feed RSS

Contatti:
  • Home
  • Rubriche
  • Cookie
  • Chi siamo