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25/2/2020

Museo delle Navi di Pisa, 21mila visitatori

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Comunicato stampa
Sui lungarni, il primo museo dedicato alla navigazione antica in Italia e uno dei maggiori al mondo
Museo delle Navi di Pisa, 21.000 visitatori nei primi sei mesi
Nel 2020 ampliamento degli orari e tanti eventi in programma
Tra le novità, una nuova sala conferenze da 250 posti, un’area mostre, la riapertura del parco che ospitava l’Orto Botanico medievale e l’inizio dei lavori per la realizzazione della nuova sede del Centro di Restauro del Legno Bagnato che diventerà un polo per università e istituti di formazione
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Pisa, 25 febbraio 2020 – Più di 21.000 visitatori, con medie che oltrepassano i 400 accessi durante i weekend; oltre 2.500 tra studenti, insegnanti e under-18; più di 1.600 residenti a Pisa e 1.400 stranieri di cui quasi la metà provenienti da Francia, Germania, Spagna e Olanda, un quinto dal Regno Unito e un quinto da Stati Uniti, Russia e Australia: questo il bilancio, in numeri, dei primi sei mesi dall’apertura del Museo delle Navi Antiche di Pisa. Con più di 800 reperti, 47 sezioni, 8 aree tematiche e 7 imbarcazioni di epoca romana in quasi 5000 metri quadri di superficie espositiva agli Arsenali Medicei, si tratta del primo museo dedicato alla navigazione antica in Italia e uno dei maggiori al mondo.
 
La concessione del museo è affidata a Cooperativa Archeologia, che ha seguito negli ultimi anni lo scavo archeologico e il restauro delle navi e dei reperti, sotto la direzione scientifica di Andrea Camilli, responsabile di progetto per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno.
 
Un trend in costante crescita, quello delle visite, che ha registrato un vero e proprio boom, pur osservando un orario di apertura di soli tre giorni a settimana, orario che nei prossimi mesi verrà esteso a sei giorni su sette. Il museo, grazie ai finanziamenti statali, verrà ulteriormente potenziato, completando gli apparati didattici e il restauro dei materiali esposti, verrà dotato di una sala conferenze da 250 posti e un’area mostre. Sarà inoltre riaperto al pubblico il parco retrostante il museo, originaria sede dell’Orto Botanico medievale, negli orari di apertura della struttura.
​“Un’amplissima risposta di pubblico, che ci riempie di soddisfazione – dichiara il soprintendente Andrea Muzzi – . anche con la collaborazione del Comune di Pisa sarà possibile, nei prossimi mesi, estendere l’orario di apertura, consentendoci di rafforzare un polo, quello degli Arsenali Repubblicani e Medicei, che contribuirà alla valorizzazione di un’area a lungo rimasta fuori dall’asse turistico convenzionale della città. Quello delle Antiche Navi pisane è, per di più, un museo archeologico ‘vivo’: oltre a raccontare millenni di storia di Pisa attraverso gli scavi e i processi di restauro dei reperti, gli Arsenali mettono a disposizione aree, come quella del corridoio centrale, per opere ed esposizioni contemporanee, rendendolo un ulteriore e irrinunciabile traino per lo sviluppo del tessuto culturale cittadino”.
 
“21.000 visitatori in sei mesi sono un numero importante e positivo che dà il senso dell’interesse verso questo museo e chi ci fa ben sperare per il futuro – aggiunge il sindaco Michele Conti – . Certo dobbiamo lavorare insieme per una valorizzazione ancora più efficace. Il Comune è al fianco della Soprintendenza e della direzione del Museo per organizzare iniziative di visibilità in favore dell’istituzione Museale e di conseguenza alla città. Penso, per fare un esempio, al recente sostegno che abbiamo dato per la partecipazione del Museo delle Navi Antiche di Pisa alla Borsa Internazionale del Turismo Archeologico di Paestum e ad altre iniziative che concorderemo per i prossimi mesi. Questo Museo è una svolta per il turismo pisano, soprattutto per far conoscere ai visitatori i tesori del circuito dei Lungarni, aumentando l’offerta culturale anche al di fuori della Piazza dei Miracoli. Ringrazio il dottor Muzzi e il dottor Camilli per il lavoro svolto fino ad oggi e per le iniziative già programmate nei prossimi mesi”.
 
Le novità non finiscono qui: “Con piacere annunciamo ufficialmente l’inizio dei lavori per la sede definitiva del Centro di Restauro del Legno Bagnato – dice il direttore del museo, Andrea Camilli – attualmente ospitato nei capannoni industriali di San Rossore. Si tratta di una realtà riconosciuta a livello internazionale nell’ambito del restauro del legno archeologico. Grazie ai finanziamenti del MiBACT, si è avviata la ristrutturazione dei locali dell’ex convento di San Vito adiacenti al Museo delle Navi Antiche, che ospiterà il complesso dei laboratori. Sarà un innovativo hub di formazione che fornirà sede, attrezzature e know how ad enti di formazione terzi, sia nell’ambito dell’istruzione di livello universitario (Università, Istituti d’arte) per la qualifica di restauratore, sia nell’ambito della formazione professionale (Regione, Istituti di formazione) per la qualifica di assistente restauratore”.
Numerosi gli eventi in calendario nei prossimi mesi, tra convegni, attività didattiche, esposizioni e presentazioni di libri. A partire dal 28 febbraio si avvierà Non solo tutela: attività di ricerca nelle province di Pisa e Livorno, ciclo di conferenze a cura della Soprintendenza, in programma tutti i venerdì. Da domenica 1° marzo e per tutte le domeniche fino alla fine di maggio, dalle 15 alle 18, il Museo ospiterà, invece, le prove della stagione cameristica 2020 dell’Orchestra Giovanile Toscana. L’Orchestra suonerà al Museo anche nell’ambito dei festeggiamenti del Giugno Pisano.
 
Tra le collaborazioni più significative, quella con la Escuela Espanola de Historia Y Arquelogia de Roma, con due appuntamenti, il primo a Roma e il secondo a Pisa in settembre, in ricordo di Emilio Rodriguez Almeida, insigne studioso della topografia romana e della epigrafia anforaria, al quale il Museo delle Navi intitolerà la sala VI nel corso di una cerimonia in programma il 24 marzo.
 
Spazio anche all’arte moderna. Nei prossimi mesi gli Arsenali ospiteranno, infatti, la mostra dello scultore Fabio Viale e tante iniziative con gli istituti scolastici, come quella in corso con l’Istituto d’Arte Pisano. Gli alunni presenteranno i propri progetti di pitture murali sulle strutture che, dopo l’approvazione da parte di una apposita commissione, verranno realizzati dagli stessi studenti.
 
L’esposizione è aperta al pubblico il venerdì, sabato e domenica dalle 10.30 alle 18.30 e il mercoledì dalle 14.30 alle 18.30 (info e contatti: info@navidipisa.it e tel. 050 8057880. Per gruppi e scuole: prenotazioni@navidipisa.it e tel. 050 47029. Tutte le informazioni su www.navidipisa.it).

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11/2/2020

"Stavolta andrà tutto bene"

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COMUNICATO STAMPA
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Roma, 11 febbraio. La scorsa notte a Roma in via Salaria, sul muro che circonda Villa Ada, a pochi passi dell'Ambasciata d'Egitto, è apparsa l’ultima opera della Street Artist Laika che ritrae Giulio Regeni che abbraccia lo studente arrestato in Egitto Zaki, con indosso una divisa da carcerato. Davanti alle due figure campeggia la parola "Libertà" scritta in lingua araba.

Nell’opera, Regeni rassicura Zaki, dicendogli: “Stavolta andrà tutto bene”.

Il giovane dottorando dell'università di Cambridge, ucciso all'inizio del 2016, si rivolge con queste parole a Patrick George Zaki, ricercatore dell'Alma Mater di Bologna, noto per il suo impegno nel campo dei diritti umani e LGBT, arrestato venerdì scorso mentre si trovava in Egitto e, stando a quanto riferito dal suo avvocato, sottoposto a torture da parte della polizia egiziana.


NOTE DELL’ARTISTA

“Questa frase ha un doppio significato, serve a rassicurare Patrick, ma soprattutto a mettere davanti alle proprie responsabilità il governo egiziano e la comunità internazionale. Non si può permettere che quanto accaduto a Giulio Regeni e a troppi altri, avvenga di nuovo. Stavolta DEVE andare tutto bene.
Mi auguro che questa vicenda vada a finire bene e che Zaki venga liberato il prima possibile. Spero anche che, pur non essendo un cittadino italiano, il nostro paese possa vigilare su quanto sta accadendo.
Vorrei che questo mio piccolo gesto fosse da stimolo ai media per accendere ancora di più i riflettori sulla vicenda di Zaki".
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