15/6/2021 In arrivo a Roma dal 22 giugno la mostra "Toccare la bellezza. Maria Montessori Bruno Munari" al Palazzo delle EsposizioniRead NowCOMUNICATO STAMPA In arrivo a Roma dal 22 giugno la mostra "Toccare la bellezza. Maria Montessori Bruno Munari" al Palazzo delle Esposizioni Roma, 8 giugno 2021 - Arriva a Roma dal 22 giugno a Palazzo delle Esposizioni la mostra Toccare la bellezza. Maria Montessori Bruno Munari, promossa da Roma Culture, organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo e ideata dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona, in collaborazione con la Fondazione Chiaravalle Montessori e l’Associazione Bruno Munari. Il senso del tatto e l’esperienza del bello sono stati duramente colpiti dalle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria. Accettando una sfida che può sembrare audace, dopo il grande successo al Museo Tattile Statale Omero di Ancona, nel centenario del Manifesto del tattilismo di Filippo T. Marinetti, la mostra, coordinata nell’edizione romana dal Laboratorio d’arte dell’Azienda Speciale Palaexpo, rimette al centro l’importanza del toccare e il suo valore estetico ed educativo. Un’occasione per conoscere meglio due tra i più illustri protagonisti della cultura italiana moderna, riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo e per la prima volta insieme in un’esposizione, attraverso il pensiero e i materiali di Maria Montessori e i progetti e i lavori originali di Bruno Munari. Partiti da esperienze, formazioni e riflessioni differenti, trovano proprio nell’esperienza estetica tattile un possibile punto di incontro. L’allestimento, ripensato per l’occasione da Fabio Fornasari, è costruito attorno a cinque nuclei tematici: le forme, i materiali, la pelle delle cose, alfabeti e narrazioni tattili, manipolare e interagire. Ogni sezione racconta il dialogo tra i due protagonisti attraverso oggetti, libri, strumenti esposti su tavoli appositamente ideati e disegnati, le cui forme sono in dialogo con le opere a parete. A conclusione del percorso l’ultimo tavolo-laboratorio permette ai visitatori di osservare, manipolare e sperimentare in sicurezza una selezione di opere e oggetti che approfondiranno, ogni mese, aspetti e collegamenti diversi. Del poliedrico artista e designer Bruno Munari saranno esposte più di 30 opere originali e lavori editoriali, che testimoniano come tutto il suo lungo percorso creativo, a partire dagli anni Quaranta del secolo scorso, sia stato sempre caratterizzato da una forte attenzione ai temi della multisensorialità – e della tattilità in particolare - e dall'impiego a livello artistico di una grande quantità e varietà di materiali naturali e industriali anche a fini pedagogici. Accanto alle macchine inutili e ai messaggi tattili, la scimmietta Zizì, originale giocattolo di design vincitore del prestigioso premio Compasso d’Oro e le dieci opere della serie positivo-negativo. Novità della tappa romana è il Libroletto (1993), realizzato con Marco Ferreri e composto da sei morbidi cuscini bordati di micro-storie. Di Maria Montessori verranno presentati sia il modello educativo sia alcuni oggetti storici prestati per la prima volta dall'Opera Nazionale Montessori di Roma. Particolare attenzione verrà dedicata ai materiali di sviluppo studiati per l’educazione sensoriale e della mano, definita da lei stessa come l’organo dell'intelligenza. Dalle tavolette termiche alle lettere smerigliate, dagli incastri solidi alla torre rosa, fino alle tavole botaniche e alle spolette dei colori, per accompagnare i visitatori alla scoperta del mondo attraverso oggetti che parlano di geometria, geografia, musica, matematica costruendo allo stesso tempo bellezza. Una mostra dinamica che guarda verso il futuro e la possibilità di poter tornare a vivere a pieno le esperienze tattili e multisensoriali con una nuova e più matura consapevolezza. Il 21 giugno alle ore 17,00 la mostra sarà presentata in anteprima con una tavola rotonda on line in diretta streaming sui canali social del Palazzo delle Esposizioni per raccontarne la genesi e i due protagonisti. A partire dall’autunno, se le norme anti - Covid 19 lo permetteranno, saranno organizzati laboratori didattici per le scuole e le famiglie, nonché workshop e giornate di formazione rivolti a docenti, educatori ed operatori museali secondo il metodo Bruno Munari e il modello montessoriano. Il catalogo della mostra Toccare la bellezza. Maria Montessori Bruno Munari è a cura di Corraini Edizioni. Maria Montessori (1870-1952) è stata un'educatrice, pedagogista, filosofa, medico, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana, internazionalmente nota per il metodo educativo che prende il suo nome, adottato in migliaia di scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori in tutto il mondo. Fu tra le prime donne a laurearsi in medicina in Italia. Bruno Munari (1907-1998) è stato uno dei massimi protagonisti dell'arte, del design e della grafica del '900. Ha sempre dedicato la propria attività creativa alla sperimentazione, con un'attenzione particolare al mondo dei bambini e dei loro giochi. Le sue creazioni nei campi della pittura, scultura, design, fotografia e didattica ne attraversano le diverse poetiche seguendo il filo della sua personalissima ricerca. Scheda informativa Titolo: Toccare la bellezza. Maria Montessori Bruno Munari Sede: Palazzo delle Esposizioni - PIANO ZERO – Via Milano 13 - Roma Periodo: 22 giugno 2021 – 27 febbraio 2022 Promossa da: ROMA Culture (culture.roma.it) e Azienda Speciale Palaexpo Ideata da: Museo Tattile Statale Omero, Comune di Ancona, in collaborazione con Fondazione Chiaravalle Montessori, Associazione Bruno Munari Organizzata da: Azienda Speciale Palaexpo Sponsor Tecnico: GonzagaArredi Informazioni e orari: consulta il sito www.palazzoesposizioni.it Ingresso: Gratuito
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di Enrico Esposito Il Padiglione 9 del Mattatoio si articola in un lungo corridoio che ai suoi lati presenta delle sporgenze rivolte verso latitudini diverse. Le sporgenze a loro volta si compongono di tre muri corrispondenti ad altrettanto spazi "privati" nel senso che possono godere di un raccoglimento personale. L'intera struttura trasmette in questo modo uno stato di profonda alienazione rispetto al mondo che si trova al di là della porta d'ingresso. Ma si tratta di un distacco necessario per potersi concentrare appieno sull'esperienza che si sta per intraprendere. Da venerdì 28 maggio infatti il Mattatoio del Testaccio ha accolto fino al 22 agosto prossimo il World Press Photo 2021, la prestigiosa mostra internazionale di fotogiornalismo ideata dalla Fondazione World Press Photo di Amsterdam. La World Press Photo Foundation, nata nel 1955, è un’istituzione internazionale indipendente per il fotogiornalismo senza fini di lucro, che premia ogni anno i migliori scatti e servizi fotografici eseguiti dai professionisti del settore. Una giuria indipendente di esperti internazionali ha selezionato 141 fotografie finaliste che sono andate a comporre l'esposizione promossa da ROMA Culture e Azienda Speciale Palaexpo e organizzata sempre da Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10b Photography. A partecipare all'edizione del WPP2021 sono stati ben 4.315 fotografi provenienti da 130 paesi: la giuria ha dovuto assolvere al compito ingrato di scegliere solo alcune tra 74.470 diapositive. I giurati hanno vissuto per primi i viaggi nelle profondità dell'animo umano, del mondo naturale e delle vite animali. Storie d'attualità, ritratti, ambiente, sportHanno attraversato proprio come fa lo spettatore racconti per volti, vuoti e spazi. Talvolta circoscritti all'interno di comunità, oppure tra le mura di case, o ancor di più tra le pieghe di una vicenda personale. Per esempio nel servizio realizzato da Alexey Vasilyev sulla Jacuzia, la regione orientale più estrema della Russia (1 premio categoria "Storie"), che attraverso il cinema contemporanea fa rivivere le sue antiche tradizioni popolari. Lo scatto unico con il quale Oleg Ponomarev si è aggiudicato il primato nella sezione "Ritratti" mostra invece in posa Ivan, un uomo transgender accanto alla sua ragazza Maria a San Pietroburgo. Un bellissimo ritratto dietro il quale si nasconde la sofferenza enorme vissuta da Ivan e molte altre persone LGBTQ+ a causa della stigmatizzazione contro la sessualità non tradizionale. Dalla Polonia arrivano invece due narrazioni non collegate tra loro, ma entrambe incentrate sull'infanzia e sulla giovinezza. Il primo reportage è opera della fotografa Karolina Jonderko, che indaga l'invenzione dei bambini "rinati", bambole super realistiche che spesso vanno a colmare il vuoto lasciato dalla perdita dei neonati. Natalia Kepesz invece focalizza la sua attenzione sui ragazzini che partecipano ai campi estivi militari (attivi sin dagli anni Venti) ricevendo un addestramento fisico e mentale. Per quanto concerne la sezione "Ambiente" il reporter sloveno Ciril Jazbec realizza per National Geographic un servizio che testimonia la costruzione di coni di ghiaccio mozzafiato da parte comunità nella regione del Ladakh (India Settentrionale) per servirsi di ulteriori riserve d'acqua a fronte della siccità estiva. Aitor Garmendia sceglie come soggetto delle sue fotografie il maltrattamento dei maiali negli allevamenti della Spagna, uno dei quattro maggiori esportatori di carne suina al mondo. All'interno della galleria del World Press Photo 2021 non manca l'approfondimento doveroso su temi di stretta attualità e risonanza su scala mondiale. La guerra israelo-palestinese viene esplorata da una prospettiva non comune nel lungo racconto "Habibi" di Antonio Faccilongo, premiato come World Press Photo Story of the Year. Protagonista è l'amore vissuto e difeso tra le atrocità del conflitto e l'instabilità assoluta di un futuro. Il movimento "Black Lives Matter" viene invece reso da John Minchillo attraverso le sfumature più profonde della vicenda. La pandemia da Coronavirus viene immortalata da angoli molteplici del pianeta, sottolineando l'impatto sociale, intimo, ambientale. L'immagine che resta scolpita nell'immediato fa appello alla speranza: Rosa Luzia Lunardi, di 85 anni, viene abbracciata dall'infermiera Adriana Silva da Costa Souza presso la casa di cura Viva Bem, San Paolo, Brasile, il 5 agosto 2020. "The First Embrace" è questo il titolo della fotografia di Mads Nissen eletta come World Press Photo of the Year, manifesto dei temi portanti dell'intera rassegna(speranza, resilienza e cambiamento sociale). Per maggiori informazioni:
https://www.mattatoioroma.it/mostra/world-press-photo-exhibition-2021 Immagini tratte da foto dell'autore ad eccezione dell'immagine 1 fornita dall'Ufficio Stampa Palaexpo |
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Gennaio 2022
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