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Nell’ VIII secolo a.C. iniziò un grande movimento migratorio, conosciuto come grande colonizzazione greca, che portò diversi gruppi a spostarsi dalla Grecia per andare a fondare colonie in tutto il bacino del Mediterraneo e lungo le coste del Mar Nero. Fra le diverse terre scelte per la fondazione di nuove città ci fu anche l’attuale Italia meridionale. Il primo luogo ad essere raggiunto, intorno al 780-770 a.C., dai coloni Euboici, in special modo Calcidesi, fu l’isola di Ischia, l’antica Pithecusa.
Nel 1955, l’archeologo di origine tedesca Giorgio Buchner portò alla luce un manufatto preziosissimo: la famosa coppa di Nestore, 730-725 a.C, di cui si parla al v. 632 dell’XI libro dell’Iliade. La coppa è una “kotyle” ossia una piccola tazza per bere di uso quotidiano. Ma perché è importante? Ciò che la rende davvero importante, oltre alla decorazione con motivi geometrici e alla provenienza rodia che attesta traffici commerciali fra l’isola e il mediterraneo orientale, è l’iscrizione presente sul corpo. Infatti la coppa reca inciso un epigramma, una delle più antiche attestazioni di scrittura greca, in alfabeto euboico che recita (da destra verso sinistra): “Νέστορος εὔποτον ποτήριον ὃς δ' ἂν τοῦδε πίησι ποτηρίου αὐτίκα κῆνον ἵμερος αἱρήσει καλλιστεφάνου Ἀφροδίτης “ “ Di Nestore echeggia la buona coppa chi beve dalla sua coppa, subito lui sarà preso dal desiderio per Afrodite dalla bella corona”
Per parlare di un altro capolavoro dobbiamo, adesso, spostarci sulla terraferma presso l’Incoronata, (bassa collina situata sulla riva destra del fiume Basento a pochi chilometri da Metaponto), dove troviamo un peryrrhanterion. Questo è un grande bacino lustrale utilizzato per i riti di purificazione databile tra il 640 e il 630 a.C. A differenza della coppa di Nestore, il peryrrhanterion è di produzione locale poiché durante lo scavo vennero travate anche le matrici con cui si realizzavano. Presenta una decorazione organizzata su diversi registri:
1) Eracle che lotta contro un centauro; 2) Un uomo che avanza verso una donna, molto probabilmente di Oreste e Clitennestra; 3) Due opliti in duello; 4) Gorgoni in corsa; 5) Due uomini che lottano nei pressi di un guerriero caduto; 6) La coppia sacra di Hera e Zeus; Le vicende e le figure mitologiche rappresentate rimandano ad esempi di forza, furbizia e coraggio che avevano un valore educativo e formativo per un giovane di rango. Immagini tratte da: - archart.it - bayofbelfals.org - radiorai3
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Gennaio 2022
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