Il maestro indiscusso della Land Art e i suoi numerosi omaggi alla nostra penisola. ![]() Christo, all'anagrafe Christo Vladimirov Yavachev, nasce a Gobrovo, modesto agglomerato urbano ai piedi dei Monti Balcani, in Bulgaria, il 13 giugno del 1935. Sarà la madre, Tsveta Dimitrova, segretaria presso l'accademia di belle arti di Sofia dove Christo studierà dal 1953, che, riconoscendone il talento precoce e assecondandone le naturali inclinazioni artistiche, lo avvierà consapevolmente verso una sicura carriera nel mondo dell'arte. Nel 1956, terminati gli studi a Sofia, si trasferisce per un breve periodo a Praga e l'anno successivo a Vienna, dove completa un semestre di studio all’Accademia di Belle Arti. Nel 1958 è Parigi, tappa fondamentale per la sua formazione umana e professionale, dove incontra Jeanne-Claude Denat de Guillebon che diverrà sua moglie nello stesso anno. Appartengono a questo periodo i suoi primi objets emballé, piccoli utensili o manufatti d'uso comune come bottiglie o lattine, impacchettati in morbidi teli di materiale plastico trasparente e fissati con dello spago. ![]() Il 1961 segna da un lato l'inizio della fruttuosa collaborazione artistica con la moglie e dall'altro la scelta di realizzare negli anni opere che amplieranno gradualmente l'ambito e la scala dei suoi interventi, passando dai mini utensili a quelli maxi, corrispondenti ad interi edifici o monumenti. Esegue il progetto per l’imballaggio dell’Ecole Militaire a Parigi (manifesto del 1961, foto-collage del 1963) e progetto di un edificio pubblico impacchettato Projet d’un Edifice Public Empaqueté. Del 1962 è Le Rideau de fer (sipario di ferro): Christo e Jean-Claude, in aperta polemica con la costruzione del Muro a Berlino, sbarrano la celebre Rue Visconti innalzando una colosssale barricata ottenuta dall'affastellamento di ottantanove barili di petrolio. Il 1964 Christo e Jeanne-Claude si trasferiscono a New York e progettano l'imballaggio di due grattacieli, Lower Manhattan Packed Buildings. Il 1966 vede la prima esposizione personale di Christo in un museo allo Stedelijk Van Abbe Museum di Eindhoven. In questa occasione realizza il primo imballaggio d’aria sotto forma di un pallone, legato con spago, di circa cinque metri di diametro: Air Package. Dello stesso anno sono Wrapped Tree, dove progetta l'imballaggio di alberi per il Park Forest di St Louis nel Missouri, e 42,390 Cubic Feet Package, al Walker Art Center della Minneapolis School of Arts in cui realizza l'impacchettamento di 1.200 metri cubi di aria. ![]() Nel 1968 è a Spoleto in occasione del Festival dei due Mondi dove impacchetta una fontana:Packed Fountain e una torre medievale: Packed Medieval Tower, e a Berna dove impacchetta il primo edificio pubblico, la Kunsthalle. Nel 1969 realizza l'imballaggio dell’edificio esterno e di 853,55 metri quadri di superficie interna del Museo d’arte contemporanea di Chicago:Packed Museum of Contemporary Art, Wrapped Floor and Stairway. In maggio-giugno Wrapped Floor - Wrapped Stair Case: imballaggio della Wide White Space Gallery ad Anversa (Belgio). A Little Bay, presso Sydney in Australia realizza circa 1,5 Km di impacchettamento di una costa rocciosa con 304.000 metri quadri di tessuto legato con 58 Km di corde di nylon: The Wrapped Coast, Little Bay, Australie. 1970, nella ricorrenza del decimo anniversario del Nouveau Réalisme è a Milano dove realizza l’impacchettaggio della statua di Vittorio Emanuele in piazza Duomo e del monumento di Leonardo da Vinci, in piazza Scala:Wrapped Monuments, Milano: Monument to Leonardo da Vinci, Piazza Scala. Molte sono le opere realizzate negli anni successivi come Wrapped Roman Wall ovvero il drappeggio di un tratto delle antiche mura aureliane e di una porta romana (1974) o The Pont Neuf Wrapped il drappeggio del più antico ed unico doppio ponte sulla Senna a Parigi realizzato con 40.876 metri quadrati di poliammide intrecciato color champagne e 13 km di funi, ma probabilmente la più importante rimane, anche per la tempistica occorsa a realizzarla, circa sette anni dal 1984 al 1991, The Umbrellas opera che prevedeva l'installazione di 1340 ombrelloni blu a Ibaraki sulle coste del Giappone e 1760 ombrelloni gialli su quelle della California negli Stati Uniti, ogni ombrellone era alto sei metri e aveva un diametro di 8,7 metri. Nel 1992 Christo azzarda un progetto ancora oggi in fase di realizzazione Over the River ovvero la proposta di copertura, con una successione di pannelli in tessuto sostenuti da cavi d’acciaio, di un tratto di 11 chilometri del fiume Arkansas in Colorado. Del 2005 è The Gates installazione, all'interno de Central Park di New York, di un percorso pedonale segnato da 7503 “porte” poste a distanza costante da cui scendono teli colorati sospesi a due metri da terra. Ultimo in ordine di tempo e ancora in fase di realizzazione è The Floating Piers, il nuovo progetto di Christo in Italia, nel quale il maestro bulgaro pedonalizzerà il Lago d'Iseo per 16 giorni dal 18 giugno al 3 luglio 2016. Nell'occasione 70.000 metri quadri di tessuto giallo cangiante, sostenuti da un sistema modulare di pontili galleggianti formato da 200.000 cubi in polietilene ad alta densità, comporranno una installazione che si svilupperà a pelo d'acqua seguendo il movimento delle onde e che renderà percorribile il lago per oltre 3km della sua superficie. Come abbiamo visto Christo e Jeanne-Claude hanno realizzato in Italia molti dei loro progetti ma quattro in particolare, per dimensioni, portata storica e clamore mediatico suscitato, meritano di essere analizzati in maniera più dettagliata. Partiremo qui col primo in ordine cronologico, il Wrapped fountain and wrapped medieval tower realizzato nel 1968 a Spoleto in concomitanza con lo svolgersi del Festival dei Due Mondi, per poi trattare nei prossimi articoli degli altri tre progetti fino ad arrivare all'ultimo grande Floating Piers di quest'anno. ![]() Nel luglio del 1968, in occasione del Festival dei Due Mondi, Christo e Jeanne-Claude erano sul punto di impacchettare il teatro lirico di Spoleto, il Teatro Nuovo, edificio del XVIII secolo su tre ordini di arcate, uno dei principali poli di interesse della cittadina collinare del centro Italia, ma fu loro negata l’autorizzazione a causa della normativa antincendio. Mentre Christo era impegnato in Svizzera per la realizzazione del Wrapped Kunsthalle di Berna, a Spoleto Jeanne-Claude fu invitata a guardarsi intorno e, invece del teatro, dopo essersi consultata con Christo al telefono, scelse di impacchettare una torre medievale e la fontana barocca sulla Piazza del Mercato. L’alta torre quadrata, che si erge come un'ammantata sentinella alla fine di un vicolo medievale, è uno dei principali elementi architettonici che si incontrano lungo la strada sinuosa che porta a Spoleto, e mette in evidenza con una nota misteriosa la singolare fusione tra culture vecchie e nuove al Festival dei Due Mondi. Nella piazza principale al centro della cittadina, Wrapped Fountain creava un'atmosfera gioiosa, con il tessuto in polipropilene bianco fissato con la corda che andava drappeggiare l’intera parete dell’edificio alto quattro piani, il cui profilo evoca la facciata di una chiesa barocca. La stoffa cangiante come il raso bianco alla luce del sole, palpitava al più leggero soffio di brezza. Entrambi i drappeggi rimasero in sede per le tre settimane del festival. Foto tratte da:
1: http://nouveaurealisme.weebly.com/ 2: https://shahrazadart.files.wordpress.com/ 3-4-5-6-7-8-9-10-11: http://christojeanneclaude.net/
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