12/6/2018 Comunicato Stampa- “Autarchia”: al via la personale di Aron Demetz – dal 7 giugno al 29 luglio 2018Read NowMuseo Archeologico Nazionale di Napoli Aron Demetz, nato a Vipiteno nel 1972, è uno scultore d’avanguardia la cui ricerca è focalizzata sulla figura umana, considerata veicolo di ideali classici come la purezza formale da cui traspare il contenuto etico dell’arte. Da oltre vent’anni, la sua produzione artistica fa da ponte tra antico e contemporaneo. Demetz sarà ospite al MANN con l’esposizione “Autarchia”, a cura di Alessandro Romanini e in programma dal 7 giugno (vernissage ore 12) al 29 luglio 2018: la mostra presenterà al pubblico una successione suggestiva di sculture di varie dimensioni e materiali, realizzate espressamente per gli spazi museali. Le opere sono ispirate alle collezioni Farnese ed Egizia e seguono impostazioni dinamiche e posturali che interagiscono con l’archetipo classico, inserendosi senza traumi nel magico scenario del MANN. “Autarchia”, così, sta ad indicare una sorta di codice di autoregolamentazione nel processo di realizzazione personale che vede coinvolti i due soggetti della creazione artistica: l’autore e il materiale che egli plasma. L’artista, secondo Demetz, deve porsi in un atteggiamento di ascolto del materiale da forgiare, cogliendone l’interazione perenne con l’input creativo: egli, infatti, manipola la materia in base alle sue caratteristiche organolettiche, interagendo con essa in un dialogo sempre originale e imprevedibile. “Il MANN è un istituto culturale che osserva, con curiosità, le tendenze più all’avanguardia dell’arte contemporanea: programmare la mostra di Demetz al Museo ha significato incontrare uno dei profili più interessanti del panorama internazionale”, afferma il Direttore Paolo Giulierini. Gli fa eco Aron Demetz: “Esporre al Museo Archeologico Nazionale di Napoli è stato come accettare una sfida, perché le sculture potevano risultare ridimensionate rispetto alle straordinarie collezioni del MANN: al contrario, il legame tra passato e presente ha svelato una continuità leggibile tra le sensibilità di ieri e di oggi”. La mostra, che sarà “disseminata” in diversi spazi del Museo (tra questi, l’atrio, i giardini, le sale retrostanti all’Ercole Farnese, la Meridiana), è stata realizzata con il supporto e il patrocinio delle Regioni Toscana e Trentino Alto Adige.
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