Daonatella Avanzo "Caro Scassa, sono molto soddisfatto, torno a ripeterglielo, dell'esecuzione dell'arazzo che mi ha consegnato recentemente e quanti lo hanno visto finora lo hanno molto ammirato, compreso il Lavagnino (Sovrintendente Roma e Lazio). Dica pure alle sue artigiane che se ci metteranno tutto il loro impegnopotremo tra un anno o due portare il livello dei nostri arazzi al di sopra del livello stabilito dai francesi, compreso Lurçat. Mi dia notizie e si abbia i migliori auguri di buon lavoro dal suo Corrado Cagli". Basterebbero le quindici righe scritte di pugno da Corrado Cagli il 19 aprile del 1961 a Ugo Scassa per spiegare il motivo di una grande mostra a Venezia sui celebri arazzi astigiani. Venezia si fregia di una storia dell'arte tessile lunga quasi un millennio, sarà nel XII secolo che la città di terra e acque smetterà il ruolo di semplice importatrice di stoffe dall'Oriente per divenire produttrice di favolosi tessuti. Il primo ad essere prodotto fu lo sciamito, dal greco hexamitos, un prezioso tessuto composto da sei fili che poteva essere ammirato, in epoca medievale, su paramenti e abiti sontuosi. Ancora oggi Venezia vanta aziende tessili di prim'ordine come la Tessitura Luigi Bevilacqua, Rubelli Tessuti, Venezia Studium, Fortuny Tessuti. Queste aziende manifatturiere sono tutte riconosciute quali eccellenze italiane nel mondo. Uno dei desideri che Ugo Scassa avrebbe voluto veder realizzato era quello di una importante mostra dei suoi arazzi a Venezia, desiderio che si è potuto concretizzare a poco più di un anno dalla sua scomparsa, grazie all'accordo fra la Signora Caterina Alcaro Scassa e il Signor Mauro Rigoni, AD di Venice Exhibition e Direttore di Palazzo Zaguri, recentemente ristrutturato per accogliere mostre di rilievo. L'esposizione veneziana vede protagonisti gli arazzi dei grandi maestri del '900 del panorama artistico italiano e internazionale, quali Basaldella, Botero, Cagli, Capogrossi, Casorati, De Chirico, Clerici, Dalì, Ernst, Gribaudo, Guttuso, Kandinsky, Klee, Mastroianni, Matisse, Miró, Muzzi, Omiccioli, Piano, Sironi, Spazzapan, Warhol. I grandi arazzi tessuti dalle abili mani delle tessitrici sono esposti in un esaltante percorso arricchito dalle opere di artisti dei nostri giorni in un dialogo costante con la scultura, la pittura, il disegno, la fotografia. Inoltre alcune sale saranno allestite con una ricerca storico archeologica sulle origini della tessitura con reperti di tessuto dell'antica civiltà egizia provenienti dal Museo Archeologico ed Etnografico Fratelli Castiglioni di Varese e da collezioni private. La ricostruzione, in archeologia sperimentale, di un antico telaio romano unita a quella di un telaio eritreo evidenziano le differenze delle tecniche di tessitura in culture e periodi storici totalmente distanti fra loro. Tante le istituzioni pubbliche, i musei, le gallerie d'arte e i collezionisti che hanno contribuito alla realizzazione di questa mostra che non esito a definire tessuta, filo dopo filo, come in un arazzo Scassa.
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Gennaio 2022
Categorie |