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2/8/2016

Dal Christus Triumphans al Christus Patiens: un passaggio capitale per l'evoluzione dell'arte occidentale

11 Commenti

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di Ilaria Ceragioli
Nel pieno dell’ Epoca Medievale si diffuse un’iconografia dalla forte valenza religiosa e simbolica, ossia quella della Crocifissione di Cristo. Venne così prodotta una grande quantità di croci dipinte che proponevano il tema in questione. Tuttavia, è fondamentale distinguere due tipi di modalità che vennero adoperate a tale scopo e che mostrano notevoli differenze dal punto di vista compositivo e tecnico. La prima modalità si incentrava sulla raffigurazione di un Christus Triumphans (Cristo Trionfante), la seconda, invece, presentava un Christus Patiens (Cristo Sofferente).
Ma quali sono le loro differenze? Osserviamole e scopriamole insieme!                           
Prima di tutto, occorre precisare che i due tipi di opere messi a confronto appartengono ad artisti differenti e che l’arco temporale che li separa è di circa 200 anni. Dunque, vedremo che l’iconografia del Christus Triumphans (di derivazione bizantina) con lo scorrere del tempo assumerà connotati diversi e si evolverà in quella successiva del Christus Patiens. Ciò segnerà l’introduzione della manifestazione dei sentimenti nell’arte occidentale.

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La croce dipinta risalente al 1138 è stata realizzata dal Maestro Guglielmo e la si può ammirare ancora oggi all’interno del Duomo di Sarzana nella provincia di La Spezia (Liguria). Si tratta di una tavola in legno a forma di croce che vede l’utilizzo della tempera ed è costituita da tabelloni laterali rappresentanti scene che rimandano al tema della Passione di Cristo. Come di consuetudine, sono presenti anche le figure di Maria e di San Giovanni Evangelista. Il soggetto, come già anticipa il nome, è un Cristo in atteggiamento “trionfante”. Il volto, infatti, è posto frontalmente rispetto allo spettatore e gli occhi spalancati non lasciano trasparire emozione alcuna. Il corpo,trionfalmente ben eretto, è sostenuto da 4 chiodi, uno per ogni mano e piede, dai quali è evidente la fuoriuscita del sangue. Nel complesso, dunque, domina una austera ieraticità che non lascia spazio a nessuna manifestazione emotiva. La sensazione suscitata conferisce così impassibilità e imperturbabilità.
Grazie ai contatti avvenuti con la cultura bizantina nell’arte occidentale l’immagine del Cristo “trionfante”lascerà il posto alla piena manifestazione dei sentimenti, dunque, alla rappresentazione di un Christus Patiens.


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A questo proposito esemplare è il celebre Crocifisso di Giunta Pisano. L’opera compiuta intorno agli anni 1250-1254 è custodita nella Chiesa di San Domenico a Bologna. La caratteristica più interessante è data dalla raffigurazione di un Cristo malinconico che mostra i segni della sofferenza ed è privo di vita. In Giunta Pisano, dunque, si ha un esplicito rifiuto nei confronti della bizantineggiante posizione trionfante del Cristo. Da questo momento ogni dettaglio è indubbiamente mirato ad enfatizzarne l’espressione. Il capo, chinato verso il basso, non è più posto frontalmente e gli occhi sono serrati. Anche la bocca, a sua volta, presenta una curvatura verso il basso. Gli arti inferiori, invece, si piegano leggermente. Il corpo è sbilanciato verso sinistra e assume così pose più realistiche. Inoltre, l’artista non inserisce ai fianchi di Cristo i tabelloni con le storie della Passione, ma pone nei bracci laterali le figure di Maria e di San Giovanni Evangelista.
Si evince che già con Giunta Pisano (poi con Giotto e Cimabue) si giunge all’immagine di un Cristo chiaramente segnato dal patimento e dal dolore. Cristo subisce così un graduale processo di umanizzazione. Tutto ciò contribuirà a generare maggiore coinvolgimento emotivo e turbamento in chi lo ammira.
Dunque, la figura inanimata e impassibile di Cristo, da questo momento, si fa reale.


Immagini tratte da:

- Crocifisso Maestro Guglielmo, la porzione.it
- Particolare del crocifisso del Maestro Gugliemo, www.cattedraledisarzana.it
- Cricifisso Giunta Pisano, wikipedia ita., pubblico dominio. Voce: Giunta Pisano
- Particolare del crocifisso di Giunta Pisano, wikipedia ita., pubblico dominio. Voce: Giunta Pisano

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11 Commenti
Alessandro
9/12/2017 22:18:50

Interessante chiaro x tutti. Grazie

Rispondi
Ilaria
23/1/2018 22:16:56

Ciao Alessandro! Grazie mille.

Rispondi
giuann link
24/5/2019 19:07:24

torn a bbennr i braccialett a bbaia domizij

Rispondi
Federico
16/3/2018 10:37:22

Bellissimo articolo, potrebbe aggiungere le cause del cambiamento e gli effetti a lungo termine nel contesto filosofico e geopolitico del tempo?

Rispondi
luigi catena link
11/7/2018 13:07:56

conosci per caso il crocefisso di San Lorenzo Nuovo?

Rispondi
Ilaria
20/11/2018 13:47:17

Gentile Luigi, innanzitutto la ringrazio per la lettura dell'articolo e per il commento. Sinceramente non ero a conoscenza, ma appena ho letto il suo commento mi sono documentata a riguardo e ben si notano le affinità con la croce dipinta del Maestro Guglielmo. Grazie ancora per l'informazione.

Rispondi
Alberto
12/11/2018 14:42:12

quello che è riportato non è vero, il christus patiens è di origine bizantina e non invenzione di Giunta Pisano, che lo ha si portato in Italia, studiate prima di scrivere certe notizie false.

Rispondi
Ilaria
16/11/2018 12:21:06

Buongiorno, nell'articolo è sottolineata la seguente frase: "Grazie ai contatti avvenuti con la cultura bizantina nell’arte occidentale l’immagine del Cristo “trionfante”lascerà il posto alla piena manifestazione dei sentimenti, dunque, alla rappresentazione di un Christus Patiens." In merito a questo, quindi, è stato riportato come esempio l'artista Giunta Pisano perchè fu tra i primi a riutilizzare in occidente schemi ed elementi iconografici propri di questa evoluzione avvenuta prima nell'arte bizantina e poi, in seguito ai vari contatti, anche nell'arte occidentale. Dunque, non vi è assolutamente scritto che Giunta Pisano ne sia stato l'inventore. Pertanto, il suo tono e la sua accusa sono privi di fondamento. La ringrazio comunque per la lettura dell'articolo. Saluti, Ilaria

Rispondi
Andrea
5/11/2019 22:01:55

Bello! Mi é servito per un compito grazie!

Rispondi
Marco
11/3/2021 15:02:27

Gentilissima Ilaria
Vorrei approfondire la mia conoscenza riguardo ai crocefissi tra il XII e il XV secolo. Avendo fatto ingegneria le mie basi di storia dell'arte sono alquanto lacunose. Al momento vivo nel cesenate ed ho avuto la possibilità di ammirare il Christus pregiuntesco di Longiano ed i più famoso crocifisso del Tempio Malatestiano. In passato ho avuto modo di osservarne di interessanti nella vicina Umbria. Purtroppo Wikipedia non sempre è esaustiva nelle informazioni. Nelle mie disordinate ricerche ho notato differenze nonna poco nelle varie composizioni pittoriche. Talvolta mi sono trovato a scoprire perizomi raffinati ed eseguiti con un'attenzione tale da diventare una distrazione per chi osserva. A volte ho trovato rotule quadre singole; a volte composte da due rettangoli, altre ancora composte da ben quattro quadrati per ogni rotula. Mi piacerebbe addentrarmi in questo mondo, cercare di capirne l'evoluzione. Probabilmente lei sarebbe in grado di fornirmi delle indicazioni per trovare dei testi che riguardino solamente i crocefissi di questo periodo.
Testi possibilmente recenti, con fotografie a colori, per permettermi di capire meglio le descrizioni.
La ringrazio per l'attenzione.

Rispondi
Flavio Romano
17/11/2021 15:51:07

Questo articolo mi ha fatto capire in parole brevi ma chiare l'evoluzione delle croci dipinte

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