IL TERMOPOLIO
  • Home
  • Rubriche
  • Cookie
  • Chi siamo

4/7/2017

Diego Velázquez: il pittore del Barocco spagnolo

0 Commenti

Read Now
 
di Olga Caetani
Gli inizi del Seicento in Spagna furono segnati dalla disastrosa eredità lasciata da Filippo II, i cui fallimenti in politica estera condussero il regno sull’orlo del declino economico. Tuttavia, furono anche gli anni di una grande fioritura culturale, segnata dalla pubblicazione del Don Chisciotte di Cervantes e dalla pittura visionaria di El Greco, che aprì la via della modernità agli artisti successivi, tra i quali si configura il maggior pittore del Barocco spagnolo: Velázquez.

Foto
Diego Velázquez, Autoritratto, 1645 circa, Firenze, Uffizi
Diego Rodriguez de Silva y Velázquez esordì giovanissimo con opere appartenenti al genere del bodegón, una pittura di vita quotidiana, di soggetti umili e di natura morta, che in Spagna produsse interessanti interpretazioni del caravaggismo. In un capolavoro come L’acquaiolo di Siviglia, Velázquez dimostrò di aver compreso profondamente l’opera di Caravaggio, nonostante ne avesse conosciuto i testi principali soltanto attraverso le copie degli imitatori. Dall’oscurità del fondo emergono tre personaggi, vicini e al contempo isolati nell’intensità dei propri pensieri. Il venditore d’acqua, noto nelle strade della città natale del pittore, ha il volto rugoso e gli abiti sdruciti, ma si presenta all’osservatore come una figura monumentale e ieratica. Le gocce d’acqua che colano lungo la pancia dell’anfora di terracotta, la lucentezza della brocca smaltata e i giochi di luce che riverberano sulla superficie trasparente del calice di cristallo conferiscono al dipinto un senso di straordinario naturalismo.

L’acquaiolo di Siviglia, 1619-1620, Londra, Wellington Museum; Caravaggio, Incredulità di San Tommaso, 1602-1603, Potsdam, Bildergalerie
Nel 1623, Velázquez giunse a Madrid, dove, con un fiero ritratto equestre di Filippo IV, ottenne la prestigiosa carica di pintor del rey, ossia di pittore ufficiale del re, all’età di appena ventiquattro anni, conservandola fino alla morte, avvenuta nel 1660. Se da un lato gli obblighi legati al gusto della corte madrilena gli impedivano di dare sfogo alla propria inventiva artistica, dall’altro ebbe l’opportunità di studiare le numerose opere di Tiziano presenti nella collezione dei regnanti di Spagna e distribuite tra il Palazzo Reale e l’Escorial. Su sollecitazione di Rubens, che in quel periodo si trovava a Madrid, Velázquez partì alla volta dell’Italia nel 1629, quindi vi tornò vent’anni dopo per un altro e ancor più fecondo viaggio, durante il quale produsse alcune tra le sue opere maggiormente conosciute. É il caso del ritratto vivissimo di papa Innocenzo X Pamphilj, che si pone in eloquente dialogo con i precedenti di Raffaello e di Tiziano.

Foto
Papa Innocenzo X, 1650, Roma, Galleria Doria Pamphilj
Raffaello, Papa Giulio II, 1511, Londra, National Gallery; Tiziano, Papa Paolo III con Alessandro e Ottavio Farnese, 1546, Napoli, Museo di Capodimonte
Verosimilmente fu dipinto a Roma anche l’unico nudo che conosciamo di Velázquez, l’unico dell’intera tradizione spagnola, almeno fino a Goya. In una posizione piuttosto inusuale per un nudo, la conturbante ed erotica figura femminile si identifica come Venere allo specchio soltanto in virtù del particolare delle ali di Cupido.
Foto
Venere allo specchio, 1650, Londra, National Gallery
Rientrato definitivamente a Madrid, nel 1656 Velázquez realizzò il suo dipinto senza dubbio più celebre: Las Meninas. Il titolo fa riferimento alle due damigelle d’onore che accompagnano l’infanta Margherita, situata al centro della composizione. Fanno parte del suo seguito due nani, uno dei quali è impegnato a infastidire il cane dal muso corrugato in primo piano, e alcuni funzionari. La luminosa apertura sulla parete di fondo, da cui si intravede il consigliere José Nieto, dà la misura dell’affondo prospettico della composizione. Poco oltre, uno specchio riflette il soggetto dell’immensa tela di cui vediamo il verso in primissimo piano e che lo stesso Velázquez sta dipingendo: Filippo IV con la consorte Marianna d’Austria, che tuttavia sono esterni alla scena rappresentata, occupando idealmente lo spazio dello spettatore. Autoritratto, ritratto, pittura di storia e di genere si confondono in questo quadro eccezionalmente moderno, fermo immagine di un momento della vita del tempo, nel quale, per una volta, i ruoli dell’artista e di colui che è ritratto sono ribaltati, scompaginando ogni logica e convenzione.

Foto
Las Meninas, 1656, Madrid, Museo del Prado
Potrebbero interessarti anche:
  • Caravaggio: una realtà priva di illusioni
  • Caravaggio: l’uomo e il divino a confronto
  • Tiziano e l’incombere della morte
  • Pieter Paul Rubens: la rielaborazione barocca dell’eredità italiana  
Immagini tratte da:
  • www.fattoadarte.corriere.it
  • www.frammentiarte.it
  • www.cenacoloitalia.it
  • www.frammentiarte.it
  • wikipedia.it, pubblico dominio, voce: Ritratto di Giulio II
  • wikipedia.it, pubblico dominio, voce: Paolo III con Alessandro e Ottavio Farnese
  • www.frammentiarte.it

Share

0 Commenti



Lascia una Risposta.

Details

    Archivi

    Gennaio 2022
    Dicembre 2021
    Novembre 2021
    Ottobre 2021
    Agosto 2021
    Luglio 2021
    Giugno 2021
    Maggio 2021
    Marzo 2021
    Febbraio 2021
    Gennaio 2021
    Dicembre 2020
    Novembre 2020
    Ottobre 2020
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Febbraio 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Ottobre 2019
    Settembre 2019
    Agosto 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Novembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Agosto 2017
    Luglio 2017
    Giugno 2017
    Maggio 2017
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Febbraio 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016

    Categorie

    Tutti
    Antichità
    Antichità
    Contemporaneo
    Moderno

    Feed RSS

Contatti:
  • Home
  • Rubriche
  • Cookie
  • Chi siamo