Era il 29 ottobre del 1929 quando una profonda crisi economica e finanziaria sconvolse l’economia americana e quella di tutto il mondo. Questo drammatico periodo, noto come “Grande Depressione” o “Crollo di Wall Street”, provocò una drastica diminuzione del commercio globale e, conseguentemente, comportò una terribile riduzione dei redditi dei lavoratori e dei profitti internazionali.
A immortalare i timori, le difficoltà e il peso che un evento simile portava con sé, vi fu un’eccellente fotografa documentaria statunitense: Dorothea Lange. Dorothea Lange nacque nel 1895 e scoprì la passione per la fotografia a soli sette anni, quando una dolorosa poliomielite si impossessò del suo fragile corpo, procurandole irrimediabili ripercussioni alla gamba destra. Nonostante questo handicap Dorothea Lange non si perse d’animo e si recò a New York per studiare fotografia. Nel 1935 il presidente americano Franklin D. Roosevelt promosse il Federal Art Project (F.A.P.), ossia un programma statale che conferiva agli artisti incarichi pubblici. In quanto forma artistica, la fotografia non ne fu esente. Fu così che la fotografa Dorothea Lange cominciò a immortalare le complesse problematiche legate alle difficili condizioni di vita degli abitanti delle zone rurali della California. Disoccupati e migranti divennero così i protagonisti dei suoi scatti fotografici. Molti scatti furono pubblicati in numerose riviste dell’epoca, basti pensare alla celebre Migrant Mother immortalata nel 1936
La fotografia, scattata in un campo di piselli della California, ritrae la trentenne Florence Owens Thompson insieme a tre dei suoi sette figli. Tra le braccia ha il figlio di pochi mesi che si è addormentato, mentre gli altri due, affaticati e annoiati, poggiano il capo sulle spalle della madre. Anche la donna appare esausta e taciturna in quanto assorta nei suoi pensieri.
Altrettanto suggestivo e interessante risulta un altro scatto fotografico di Dorothea Lange, quello che porta il titolo di Migrant Children
I protagonisti sono due bambini, probabilmente due fratelli, che hanno trovato dimora in un campo profugo. Uno è posto di schiena, l’altro con la mano nasconde la parte superiore del volto dal bagliore del sole e guarda in lontananza.
Fino al 1939 Dorothea Lange realizza vari reportage con l’intento di mostrare la fatica e l’estenuante lavoro dei braccianti e degli operai. Ne è un chiaro esempio la fotografia che segue.
Viene illustrato il momento della raccolta dei cavoli in California. Vari uomini impegnati nel loro lavoro, infatti, estraggono le piante dal terreno e le posizionano su di un mezzo agricolo.
Negli ultimi anni della sua esistenza la talentuosa fotografa si ammalò gravemente tanto da indurla ad abbandonare definitivamente la sua passione. Nel 1965, all’età di settant’anni, venne comunicata la notizia della sua scomparsa a causa di un tumore all’esofago. L’intensa attività di Dorothea Lange è oggi un’importante testimonianza storica che scuote le coscienze e invita a riflettere sulle condizioni di vita e sulle problematiche che molti abitanti del nostro pianeta si trovano ancora a dover affrontare. La fotografia, dunque, immortala stati d’animo, attimi di vita e dona preziosi insegnamenti ai suoi spettatori. La stessa Dorothea Lange attribuì a questo strumento una funzione miracolosa tant’è che scrisse: “La macchina fotografica insegna alla gente come vedere il mondo senza di essa”.
Immagini tratte da:
www.biography.com Wikipedia, pubblico dominio, voce: Dorothea Lange www.historyplace.com www.historyplace.com Wikipedia, pubblico dominio, voce: Dorothea Lange
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Gennaio 2022
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