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17/9/2018

Elio De Luca  “Amore. Cantico dei Cantici”

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Dal 18 settembre al 14 ottobre 2018 il Lu.C.C.A. Lounge & Underground ospita il ciclo di dipinti a tema dell’artista toscano.  
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l “Cantico dei Cantici”, uno dei testi più lirici e inusuali delle Sacre Scritture, è col suo messaggio di amore universale alla base del viaggio visivo dell’artista toscano Elio De Luca. Il ciclo di dipinti compone la mostra itinerante dal titolo “Amore. Cantico dei Cantici”, a cura di Maurizio Vanni e prodotta da MVIVA, che farà la sua prima tappa nel Lu.C.C.A. Lounge & Underground e sarà aperta al pubblico dal 18 settembre al 14 ottobre 2018 con ingresso libero.
L’incontro con l’artista si terrà sabato 29 settembre 2018 alle ore 17 e nell’occasione sarà presentato il libro d’artista, edito da Polistampa, che oltre a includere la riproduzione delle opere in esposizione sarà corredato dal testo originale del Cantico.

Unico poema d’amore presente nell’Antico Testamento, contenuto sia nella Bibbia ebraica che in quella cristiana, il Cantico racconta in versi l’amore tra due innamorati, con tenerezza ma anche con un ardire di toni ricco di sfumature sensuali, che ha guadagnato nei secoli schiere di estimatori anche tra i laici. “Ciò che ha sempre incuriosito l’artista toscano – spiega il curatore Maurizio Vanni – è stata l’analisi del non visibile attraverso il visibile e il mistero che circonda questo componimento non poteva non conquistare la sua attenzione. De Luca tenta di raffigurare i sentimenti e gli stati d’animo scaturiti dalla sua lettura, ma cerca anche di indagare le parole da nuove ottiche proponendo una costante ricerca di unire gli opposti: il divino con la materia, il sacro con la terrestrità, l’infinito con il finito, la luce celestiale con la consistenza dei corpi, dove il soprannaturale potrebbe trasformarsi nel filo rosso che lega tutte le cose del mondo”.
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De Luca non si limita a illustrare i passaggi più suggestivi del Cantico, ma li prende a prestito per celebrare l’amore in tutte le sue sfaccettature, l’estasi, i sospiri, i lucidi sogni, il rincorrersi, il trovarsi, lo stordimento sensoriale, il cercarsi, il ritrovarsi, ma anche l’amplesso e i momenti di dolce erotismo nei quali i due corpi si fondono diventando una cosa sola. I fondi oro rappresentano il non reale, qualcosa di distante e irraggiungibile, e danno un effetto mistico e sovrannaturale. “Ne scaturiscono opere raffinatissime – continua Vanni – nelle quali la leggerezza dei corpi sembra quasi immersa in un mare dorato. Gli incarnati appaiono illuminati dall’interno, da un bagliore intenso che li rende eleganti e quasi immateriali. Tutto si muove lentamente, quasi ritmato da un metronomo marziale che scandisce un tempo più esistenziale che cronologico. L’amore si trasforma in simbolo supremo che riesce ad accogliere in sé significati molteplici, materiali e trascendentali, umani e divini”.

Oltre al tenero e sensuale amore tra i due protagonisti, le sue tele rimandano anche all’amore del creatore (Dio o forse lo stesso artista) per le sue creature e all’approccio spirituale all’esistenza terrena. “L’amore del Cantico è umano – sottolinea Vanni –, ma ha in sé una scintilla divina che lo rende unico e lo avvicina alla luce dell’Altissimo. Visto da un’altra ottica, l’amore umano del Cantico si apre ad essere il pretesto più efficace per parlare di Dio. Il Cantico di De Luca è un’ode alla vita, un inno all’amore vero e profondo, simbolo di promesse eterne terrene e sovrannaturali, ma anche traccia concretamente eterea d’infinito e di completezza. Solo questo tipo di amore potrà salvare il mondo”.​
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Note biografiche Elio De Luca
Da oltre quarant’anni sulla scena artistica nazionale, Elio De Luca, nato nel 1950 a Pietrapaola (Cosenza), si trasferisce giovanissimo a Prato, dove si diploma nel 1969 presso la Scuola d’Arte Leonardo da Vinci. Qui tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Muzzi nel 1972. Dal 1998, dopo l’antologica che il Comune di Prato gli ha dedicato in Palazzo Datini, la frequenza e l’importanza di rassegne, incarichi e riconoscimenti sono state sempre maggiori. Nel 2001 espone alla Galleria Arte Capital di Brescia, nel 2002 alla Galleria Comunale del Castello Aragonese di Taranto, nel 2003 al Palagio di Parte Guelfa e a Palazzo Panciatichi a Firenze. È del 2004 la mostra itinerante “Il palcoscenico dell’esistenza” presentata nel Ridotto del Teatro del Popolo di Castelfiorentino e poi spostata in altre sedi. Nel 2005 realizza la personale “Mater Terrae” nella città di Matera ed è invitato ad esporre al M'ARS Contemporary Art Museum di Mosca. Nel 2006 lo troviamo al Foreign Art Museum di Riga, in Lettonia, mentre gli viene organizzata da ModenArte la personale presentata presso i Musei Civici della Città di Lecco e poi al Centro per l’Arte di Miami. Nello stesso anno è uno degli artisti selezionati per partecipare alla mostra “Rifiuti preziosi. Il Nouveau Réalisme e la cultura contemporanea”, tenutasi a Palazzo Strozzi a Firenze.
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Nel 2007 è uno degli artisti selezionati per rappresentare l’Istituto di Cultura Italiana all’Artist Istanbul Art Fair e partecipa alla mostra “Artisti italiani contemporanei” a Boca Raton e a Santa Fé. De Luca realizza inoltre per la Chiesa di San Bartolomeo, presso il Monastero di Scampata di Figline Valdarno, il Crocifisso, due grandi pale laterali e una lunetta. Nel 2008 dipinge i nove pastelli ad olio di grandi dimensioni che accompagnano nei teatri italiani lo spettacolo musicale “Robin Hood” scritto da Beppe Dati. Nel 2009 la città di Poppi gli dedica un’antologica presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna. Nel 2010 espone al Museo Nazionale di Palazzo Venezia a Roma e nel 2012 alla Dogana Veneta del Comune di Lazise. Nel 2014 realizza la doppia mostra “Donne e miti” per la Sala del Basolato del Comune di Fiesole e la Sala delle Colonne del Comune di Pontassieve. Dello stesso anno è l’esposizione presso lo Spazio Italia di Pechino dal titolo “Capriccio Italiano”, realizzata in collaborazione con l’Ambasciata Italiana in Cina e con l’Istituto Italiano di Cultura a Pechino. Sono del 2016 le esposizioni a Città della Pieve, Barberino Val d’Elsa, Stigliano e Arezzo. Nel 2017 è invitato ad esporre una grande mostra dal titolo “Donna - Elogio delle virtù” al Palazzo Pretorio del Comune di Certaldo
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​MOSTRA ELIO DE LUCA “AMORE. CANTICO DEI CANTICI”
a cura di Maurizio Vanni
Lu.C.C.A. Lounge&Underground
Dal 18 settembre al 14 ottobre 2018
orario mostra: da martedì a domenica 10-19, chiuso lunedì
Ingresso libero

Incontro con l’artista e presentazione libro sabato 29 settembre 2018 ore 17

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