Al suo palazzo egli fece ammassare pietre su pietre, fino ad ottenere l'aspetto di vere montagne, e vi piantò ogni genere di alberi, allestendo il cosiddetto «paradiso pensile» perché sua moglie, originaria della Media, ne aveva grande desiderio, essendo tale l'usanza della sua patria. Così Giuseppe Flavio ci introduce la prima delle sette meraviglie del mondo antico, gli incredibili giardini pensili di Babilonia: un’area lussureggiante e ricca di alberi in mezzo al deserto. Stando alle sue parole vennero realizzati da Nebuchadrezzar II (VII-VI sec. a.C.) come dono per la sposa Amytis, colta da nostalgia per la sua verde terra natia. Secondo altri autori antichi sarebbero invece frutto dell’inventiva della mitica regina Semiramide, identificata con la regina assira Shammuramat (IX sec. a.C.). ![]() La descrizione più accurata di tale costruzione ci arriva da Diodoro Siculo il quale parla di strutture terrazzate in mattoni cotti, dotate di grandi vasche impermeabilizzate mediante l’uso di bitume e piombo, sorrette da una serie di arcate di altezza crescente. Il giardino, di forma quadrata e con lato di 32 metri, sarebbe dunque assimilabile alle ben note ziqqurat, le costruzioni a gradoni tipiche dell’area mediorientale. Alcuni studiosi non accettano però tale interpretazione, preferendo immaginare i giardini addossati alle mura della città, accanto alla porta di Ishtar. L’impresa più ardua deve essere state la realizzazione di un impianto di irrigazione continua tale da portare l’acqua del fiume Eufrate sino alla sommità dei giardini: probabilmente vennero utilizzate grandi ruote idrauliche, simili alle norie ancora oggi impiegate in alcune zone della regione. Una teoria interessante è quella proposta dalla studiosa Stephanie Dalley, la quale ha ipotizzato la collocazione della prima meraviglia nella città assira di Ninive, attribuendone la costruzione al re Sennacherib (VIII-VII secolo a.C.). Lo stesso re, infatti, nelle iscrizioni che lo riguardano, ricorda di aver portato l’acqua sino alla città riuscendo così ad irrigare bellissimi giardini. A ciò si aggiungono una serie di disegni realizzati da Austen Henry Layard nel corso dell’800 che riproducono bassorilievi provenienti da Ninive nei quali compare il sistema di irrigazione citato poco fa. La reale collocazione dei giardini rimane tutt’oggi dubbia e di questa effimera meraviglia non resta altro che il ricordo nei testi degli autori antichi. Immagini tratte da:
Disegno giardini con statue leonine, da telegraph.co.uk Giardini pensili, da Wikipedia inglese, Di Maarten van Heemskerck - http://www.plinia.net/wonders/gardens/hgpix1.html, Pubblico dominio, voce “Hanging Garden of Babylon” Noria, da Wikipedia italiana, Di Heretiq - Opera propria, CC BY-SA 3.0, voce “noria” Disegno in b/n, da Wikipedia inglese, Pubblico dominio, voce “Hanging Garden of Babylon” Giardini pensili, da history.com Copia bassorilievo Layard, da Wikipedia inglese, Public Domain, voce “Hanging Garden of Babylon”
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Gennaio 2022
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