Appia Annia Regilla Atilia Caucidia Tertulla, più comunemente conosciuta come Annia Regilla, era un nobildonna romana del II sec.d.C. Nacque a Roma intorno al 125 a.C. da famiglia aristocratica che aveva legami di parentela con Annia Galeria Faustina, moglie dell’imperatore Antonino Pio.
Nel 140 d.C. Annia Regilla andò in sposa al greco Erode Attico, letterato e filosofo. Nato in una famiglia ricchissima, divenne discepolo di Favorino ad Atene, fu maestro di retorica e appartenne al gruppo della neosofistica. Ricoprì la carica di censore nel 131 a.C., quella di pretore nel 134 d.C e divenne console nel 143 d.C. In un primo momento la coppia visse a Roma, ma successivamente si spostò in Grecia, probabilmente a Maratona.
Le circostanze della morte di Annia Regilla sono ancora oggi oggetto di discussione. Filostrato nelle “Vite dei Sofisti”così racconta: “Fu rivolta contro Erode anche un'accusa di omicidio concepita in questi termini. Sua moglie Regilla, resa gravida da lui, era all'ottavo mese, quando egli per un futile motivo aveva ordinato al suo liberto Alcimedonte di percuoterla; colpita al ventre, la donna aveva abortito ed era morta. Per questo fatto, come se fosse vero, lo accusa di omicidio Bradua, fratello di Regilla, uno dei più stimati fra i consolari […]. Gli giovò a sua difesa in primo luogo il fatto di non aver mai dato un tale ordine contro Regilla, in secondo luogo l'averla rimpianta oltre misura dopo morta. E, sebbene venisse calunniato anche di questo come fosse un atteggiamento simulato, vinse tuttavia la verità”.
Molto probabilmente ciò che realmente giovò a Erode Attico fu l’intervento al processo dell’imperatore Marco Aurelio suo amico fedelissimo. Annia Regilla venne sepolta in Grecia, forse ad Atene. A Roma, Erode fece erigere un tempio in sua memoria e una tomba, lungo la via Appia, in quello che oggi è il parco della Caffarella. In realtà non è una tomba ma un cenotafio, cioè un sepolcro vuoto con funzione di ricordo della persona scomparsa. Recentemente, però, alcuni studiosi hanno confutato questa ipotesi.
Il cenotafio ha la forma di un tempio su alto podio con tetto a doppio spiovente con all’interno una volta a crociera ed è costruito in laterizio. Esternamente il laterizio è di due colori: giallo per le pareti e rosso per gli elementi architettonici quali frontoni, architravi e lesene con capitelli corinzi (fra le lesene si può osservare un fregio con motivo a meandro). L’interno era suddiviso in due piani, oggi il pavimento che li separa è crollato. Al primo vi erano delle nicchie, mentre al piano superiore vi erano delle finestre che davano sulla strada ed era il luogo in cui avvenivano i riti funebri.
Immagini tratte da:
- wikipedia, Alphanidon, cc by-sa 3.0, ita., voce: Annia Regilla - wikipedia, Kleuske, cc by 2.5, ita., voce: Annia Regilla - www.viaappiaantica.com
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Gennaio 2022
Categorie |