Dopo un intenso e delicato periodo di restauro, il Cristo alla colonna del celebre pittore e architetto Donato Bramante torna finalmente a risplendere nella sala XXIV della Pinacoteca di Brera a Milano. L’opera, che dall’Abbazia di Chiaravalle giunse a Brera nel 1915, il 15 gennaio fu soggetta a un’alterazione del tasso di umidità, dovuta al malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento della sala, che allarmò vivamente gli esperti tanto da chiedere un restauro immediato. Tuttavia, sollevamenti della superficie pittorica e alterazioni della vernice accentuati dall’accaduto caratterizzano da tempo il dipinto, evidenziando così pessime condizioni di conservazione.
Il primo giugno di questo anno viene così restituito al pubblico quello che tutt’oggi è considerato uno dei capolavori più noti ed emozionanti dell’arte rinascimentale: Il Cristo alla Colonna.
Realizzato tra il 1489-90, al momento è l’unico dipinto su tavola di Bramante giunto sino a noi. Bramante, di fatto, fu una personalità di spicco del panorama artistico di fine’400 e, nonostante sia più noto in veste di architetto, non bisogna dimenticare che fu anche un sapiente pittore.
Il Cristo alla colonna ne è dunque un chiaro esempio.
Carica di tensione psicologica, la scena vede come unico protagonista la figura possente di Cristo, colta nell’atto che prelude la sua flagellazione. Legato a una colonna dalla classicheggiante decorazione, Cristo volge il suo sguardo avvilito e malinconico verso la destra dello spettatore. Una corda è posta intorno al collo e con vigore va a stringere il braccio destro. Le vene si gonfiano e timide lacrime scendono lungo il suo viso. La bocca, invece, appare socchiusa, quasi nel vano tentativo di chiedere riservatamente aiuto.
Notevole è il coinvolgimento emotivo che travolge energicamente lo spettatore. A intensificarne il pathos vi è la posizione frontale di Cristo prossima allo spettatore che viene così invitato a soffrire con lui. La scena è fortemente struggente e inevitabilmente invade l’anima dello spettatore.
Svariate, inoltre, sono le contaminazioni assunte sia dall’arte fiamminga, quali la duplice illuminazione (come la luce frontale e la finestra sullo sfondo) e la resa minuziosa dei dettagli, sia degli insegnamenti di Leonardo da Vinci, legati all’espressività del volto.
Questa tela, dunque, si colloca tra le meraviglie artistiche che si possono ammirare passeggiando all’interno di uno dei più affascinanti luoghi d’arte di cui vanta il nostro paese, nonché la Pinacoteca di Brera. Il ritorno alla sua storica ubicazione dona così al pubblico un’occasione imperdibile per contemplare più da vicino questa preziosa opera del Rinascimento italiano.
Immagini tratte da:
- tg.24.sky 1 - wikipedia, pubblico dominio, voce: Cristo alla colonna - bitculturali.it - tg.24.sky 1
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Gennaio 2022
Categorie |