Questa settimana andremo alla scoperta di un edificio incredibile: il Faro di Alessandria. La città, fondata tra il 331 ed il 330 a.C. per volere di Alessandro III di Macedonia (meglio noto come Alessandro Magno), fu uno dei centri più importanti dell’antichità. Qui, per volontà di Tolomeo I Soter, generale di Alessandro e alla morte di questi suo successore in Egitto (si rimanda alla disgregazione dell’impero macedone e alle successive lotte tra i generali), fu costruita quella che passò alla storia come una delle sette meraviglie del mondo antico. ![]() Di fronte alla baia di Alessandria, verso nord, si trovava l’isolotto di Pharos: esso fu unito alla terraferma mediante un molo lungo sette stadi (circa 1,4 Km), per questo chiamato eptastadion, che di fatto divise la baia in due specchi d’acqua distinti. Oggigiorno, in seguito all’accumularsi dei detriti, al posto di questo lungo molo si trova un braccio di terra fortemente urbanizzato. Proprio su questa isola venne eretta una torre di segnalazione per le imbarcazioni che, dal nome del luogo, prese la dicitura di Faro. Le acque antistanti la costa, ricche di banchi di sabbia e scogli affioranti, rappresentavano un serio pericolo per le navi che transitavano nella zona: per questo motivo, proprio con l’intento di avvisare e tenere lontane le imbarcazioni durante le ore notturne, un mercante, tale Sostrato di Cnido, promosse la realizzazione di questo grandioso edificio (forse fu lo stesso Sostrato a progettare e finanziare i lavori). Il Faro, alto circa 134 m (per alcuni solo 95 m), venne realizzato tra il 300 ed il 280 a.C. e si componeva di tre parti: la base, di forma quadrata, alta circa 60 m, era sormontata da una porzione intermedia più piccola a sezione ottagonale, sulla quale si impostava la sezione superiore di forma cilindrica. Sulla sommità si trovava la luce, il cui raggio, stando a quanto scritto dallo storico Giuseppe Flavio, raggiungeva i 300 stadi (circa 48 Km), cioè la curvatura dell’orizzonte terrestre. Per avere un’idea di come doveva apparire l’edificio possiamo prendere ad esempio il monumento funerario di Abusir: la tomba, posta proprio a 48 Km di distanza da Alessandria e fatta costruire da un dignitario egiziano sotto il regno di Tolomeo II, era pressoché contemporanea al Faro e di questo ne riproponeva in scala ridotta la forma. Dubbi rimangono certamente sull’origine della luce emessa e sulla possibilità che il raggio arrivasse tanto lontano: probabilmente come combustibile era impiegata la nafta, importata dal Vicino Oriente, e la luce veniva riflessa tramite specchi metallici, menzionati anche da alcuni viaggiatori arabi di epoche successive. Lucio Russo, scienziato e storico italiano, ricorda che nel medesimo periodo della costruzione erano in corso grandi studi riguardanti proprio la rifrazione della luce e che tale distanza vada considerata plausibile, in ragione anche della notevole altezza alla quale si trovava il meccanismo. Il Faro rimase in piedi, seppur danneggiato e privato di alcune sue parti a causa di alcuni terremoti, sino al 1303, quando una scossa di magnitudo molto elevata ne determinò il crollo definitivo. Al suo posto si erge ora il forte di Qaitbay, risalente al XV secolo, ma nelle acque antistanti sono stati rinvenuti migliaia di resti attribuibili all’antico e meraviglioso Faro di Alessandria. Immagini tratte da:
porto di Alessandria: da discovercleopatra.com pianta di Alessandria antica: da Wikipedia Inglese, By Philg88 - Based on: Shepherd, William (1911) Historical Atlas New York: Henry Holt & Co. p. 34-35. Courtesy of the University of Texas Libraries, The University of Texas at Austin. Perry-Castañeda Library Map Collection., CC BY-SA 3.0, voce “Heptastadion” ricostruzione del Faro: da Wikipedia Italiana, By Emad Victor SHENOUDAde:User:Xlance original uploader to .deen:User:Xlance fr:User:Xlance ar:User:Xlance - German Wikipedia (de:Datei:PHAROS2006.jpg), Attribution, voce "Faro di Alessandria” monumento di Abusir: da Wikipedia Italiana, Di Gene Poole - Own work by Gene Poole., CC BY-SA 3.0, voce "Faro di Alessandria" forte di Qaitbay, da Wikipedia Inglese, By The original uploader was Delengar at English Wikipedia - Transferred from en.wikipedia to Commons., CC BY-SA 3.0, voce "Citadel of Qaitbay" resti sommersi, da smithsonianmag.com
1 Commento
15/12/2021 17:28:05
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