È una bellissima giornata e il sole splende alto nel cielo riflettendosi sull'Arno che scorre tranquillo.
Decido di fare due passi e imbocco il Lungarno Galilei da Piazza Venti Settembre. Poco dopo vengo fermato da un paio di turisti che, in un italiano stentato, mi chiedono: "Cosa essere quella?" indicandomi la Chiesa del Santo Sepolcro. Sto per aprire bocca, quando un uomo anziano si avvicina: "Se permetti rispondo io." mi dice sorridendo, mentre mi mette una mano ossuta sulla spalla. Poi riprende: "Quella che vedete è una costruzione molto speciale. È stata progettata dal Diotisalvi, lo stesso architetto che ha realizzato il Battistero e nel 1113 esisteva già. C'è una lapide sul campanile e recita HUIUS OPERIS FABRICATOR DeuTESALVET NOMINATur. E' una specie di firma." Mi giro e vedo i due turisti estasiati, ma in realtà lo sono anch'io. L'uomo è felice di raccontare questa storia, glielo si legge in faccia. Fa una piccola pausa per assicurarsi di essere seguito e riprende: "Questa è una chiesa importante. Già, apparteneva all'Ordine dei Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme e vi erano annessi anche un convento e un ospedale. L'ospedale, in realtà, era immediatamente fuori dal quartiere di Kinzica, a pochi passi da qui." Si guarda intorno e fa un profondo respiro. È incredibile la passione con cui riesce a raccontare la storia di quel monumento e in suoi occhi spaziano, quasi stessero cercando qualcosa. I turisti lo incitano a procedere. Gli sorride e riprende a parlare: "Come potete vedere ha una forma ottagonale. Non è certo un caso. Riproduce la moschea di Omar, che a quel tempo si riteneva fosse il Tempio di Salomone e all'interno la pianta circolare riproduce il Sepolcro di Cristo. Vi sono altri esempi in Europa, il più famoso dei quali è la Temple Church di Londra, che però era templare. Quando l'Ordine fu soppresso passò a quello di Malta, suo erede naturale." Ancora un sospiro e gli occhi che si alzano al cielo: "Il nome Santo Sepolcro nasce dal volere dei pisani che, dopo una crociata con me alla loro testa, vollero costruire un edificio che fosse chiesa, convento, albergo ed ospedale insieme." Trasecolo, mentre i turisti sembrano non aver capito: "Ma, mi scusi, come si chiama lei?" chiedo tremante. Sorride sornione: "Daiberto, Arcivescovo di Pisa..." Immagini tratte da www.medioevo.org
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Gennaio 2022
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