A Lucca, in via del Pavone n° 1, da sabato 7 maggio 2016 un gruppo di giovani ragazzi ha aperto un nuovo spazio espositivo. Il nome è Spazio Lum e la denominazione è dovuta all'omonimo Lucca Underground Movement, ovvero un'associazione culturale nuova e vitale, figlia di un più generale movimento sorto in diverse città italiane. L'intento è di promuovere una serie di eventi culturali capaci di stabilire un legame significativo tra le varie arti attraverso ogni genere di manifestazione artistica. La parola chiave, a sentir parlare Nicol P. Claroni, una delle quattro curatrici dello Spazio Lum, sembra essere «connessioni». Creare legami tra le arti, gli artisti e i cittadini, tra i giovani e le più fresche ed energiche manifestazioni culturali, e da ciò far nascere sempre più ricche possibilità di lavoro in una realtà cittadina come quella lucchese (dove esiste solamente un altro, diversissimo polo espositivo per l'arte contemporanea), è tra i concetti cardine della filosofia LUM e dello Spazio LUM stesso, che tanto ricorda, a tratti, il vitale e straripante senso per l'arte e per la sua diffusione dal basso delle piccole gallerie autogestite degli anni Settanta. In questa intervista cercheremo di entrare nel cuore del Lucca Underground Movement attraverso le parole di Claroni, che ci ha spiegato sogni, intenti e ambizioni di questo giovane Movimento e del suo piccolo e nuovissimo spazio espositivo, che nonostante ciò ha già ospitato, ad oggi, due significativi eventi quali il vernissage di inaugurazione dello Spazio, Pavone n°1, e quello della mostra-evento tutta femminile dal titolo Mujeres Arte Y Vida, incominciata sabato scorso e che resterà aperta al pubblico fino al 4 giugno 2016. Per maggiori informazioni su eventi e artisti del LUM è possibile visitare la pagina facebook Spazio Lum. L: Che cos'è LUM? N: LUM, acronimo di Lucca Underground Movement, è un movimento e un modo di pensare e fare arte confluiti nell'associazione culturale omonima. L: Da dove nasce l'idea di creare un movimento di questo tipo e quali sono le principali motivazioni che muovono il progetto LUM (anche in relazione al contesto cittadino)? N: L'idea nasce da un progetto nazionale, l'Underground Movement, che ha diversi movimenti cittadini a cui guardare: Bologna, Roma, Pisa. Si tratta di un movimento di artisti emergenti che lavorano insieme alla creazione di eventi culturali (festival di arti visive, concerti, workshop educativi). A Lucca vorremmo creare una realtà simile che instauri connessioni tra artisti, città, spazi pubblici, istituzioni e scuole attraverso vari appuntamenti: eventi culturali, mostre espositive, concerti, proiezioni e arte performativa. Le motivazioni che muovono il progetto sono legate alle possibilità che potrebbero nascere da tali incontri, sia di visibilità per i giovani artisti che saranno coinvolti, sia per l'offerta culturale che verrà data alla città. Vorremmo darci e dare la possibilità di lavorare in questo campo in cui occasioni di incontro e scambio sono rare e limitate; ma proprio perché, secondo noi, sono fondamentali per la crescita professionale e personale dell'individuo, ci vorremmo mettere in gioco con la creazione di un soggetto culturale che riesca a rispondere a queste esigenze, a indirizzarle e incoraggiarle. L: Se ti chiedessi di darmi una essenziale, significativa descrizione, come definiresti in poche parole il progetto LUM? N: LUM è un progetto autonomo, nato dalla voglia di creare non solo uno spazio espositivo, ma un luogo di incontri, scambi, riflessioni su tutto ciò che riguarda l'arte. Uno spazio vivo, dove le diverse forme di espressione si presentano nella loro originalità. L: Entrando nel vivo delle questioni organizzative, che tipo di difficoltà hai incontrato nella realizzazione di un simile progetto? N: Le difficoltà organizzative, sono felice di dire, sono esclusivamente finanziarie: affrontare i costi delle ristrutturazioni, dei materiali e dei permessi. Per il resto ognuno dà al Lum quello che può, in offerte di denaro, materiali, ore di lavoro, turni di apertura ed altro, abbiamo dipinto le pareti in almeno una decina a rotazione! Mettiamo insieme le nostre competenze e le nostre capacità in base alle nostre inclinazioni e cerchiamo di gestire omogeneamente il progetto. L: Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a scegliere una formula underground per il LUM?
N: Abbiamo scelto un progetto underground perché ci è subito sembrato il contenitore più libero nei metodi e corrispondente ai nostri gusti. Possiamo muoverci in modo diverso da quello delle strutture più tradizionali, creando dei momenti artistici peculiari che accolgano il pubblico e creino un percorso significante forte nel tempo. Creare una tendenza, un luogo di incontro, una scena, è uno dei nostri obiettivi principali, aprire una finestra su quelli che sono gli artisti del territorio, nella più totale libertà nella scelta dei contenuti. L: Ma facciamo un passo avanti e contestualizziamo territorialmente il LUM. Cosa pensate di offrire, in concreto, ad una situazione territoriale come quella della città di Lucca? N: Alla città di Lucca, come in molte altre città italiane, mancano dei luoghi gestiti da giovani artisti che parlino alla cittadinanza e che consentano agli interessati e ai professionisti del settore di incontrarsi, lavorare, scambiare competenze ed esperienze, nella costruzione di un tessuto artistico urbano che sia sempre in fermento creativo ed ideologico. Questo è quello che dal 7 maggio stiamo iniziando ad offrire alla città di Lucca. L: Secondo quali meccanismi si articola l'organizzazione del Movimento? N: Il Lum è organizzato secondo le regole di una associazione culturale senza scopo di lucro: c'è un gruppo di 4 ragazze, curatrici, Nicol P. Claroni, Alessandra Martini, Francesca Pucci, Elena Bravi, che supervisionano e dirigono i lavori. Come social media partner abbiamo la Ritournelle 360 nelle persone di Jacopo Boni e Andrea Agresti. Insieme gestiamo le richieste che ci vengono fatte per esporre, seguiamo e curiamo gli artisti che lavorano con noi e stiliamo un programma estivo con festival, appuntamenti musicali, collettive e personali contemporanee. Immagini tratte da: Spazio Lum pagina facebook.
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Gennaio 2022
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