Dal 7 giugno al 7 gennaio 2018 la Reggia di Caserta ospita Klimt Experience, una nuova produzione multimediale del gruppo Crossmedia.Si tratta di un inedito evento espositivo dedicato alla vita e alle opere del padre fondatore della Secessione Viennese, che insieme ad altri artisti coltivò il mito dell’opera d’arte totale e il desiderio di democratizzare il bello.
Grazie alla mostra multimediale, il pubblico degli appassionati d’arte potrà immergersi totalmente in un mondo simbolico, enigmatico e sensuale, che vede il concretizzarsi del trionfo di un’arte senza tempo e confini. L’obiettivo della mostra è infatti emozionare, affascinare e meravigliare il pubblico attraverso un viaggio multisensoriale nelle opere dell’artista, un vero e proprio spettacolo multimediale arricchito da esperienze interattive. È possibile vivere un’esperienza di realtà virtuale (con gli Oculus Samsung Gear VR) che per la prima volta al mondo viene proposta ai visitatori di una mostra dedicata a Gustav Klimt. L’app, realizzata in esclusiva per Klimt Experience dagli sviluppatori di Orwell, consente di entrare all’interno di quattro celebri quadri di Klimt percependone tridimensionalmente ogni dettaglio figurativo e cromatico.
All’interno della sala espositiva, il visitatore inizia il suo viaggio tra le 700 immagini della mostra e le ricostruzioni 3D della Vienna dei primi del ‘900, un percorso suggestivo caratterizzato da giochi di luci e colonne sonore dalla straordinaria forza evocativa.
I protagonisti esclusivi di questa rappresentazione multimediale immersiva sono le figure e i paesaggi di Klimt tra cui spiccano Il Bacio, Giuditta I e L’Albero della vita, che sono entrate a far parte della cultura popolare ma restano, per molti versi, ancora da scoprire.
La più celebre opera di Gustav Klimt, Il Bacio, è ormai riconosciuta da tutti come la principale icona della pittura austriaca e manifesto della pittura klimtiana. Sicuramente il quadro più riprodotto e commercializzato tanto quanto la Venere di Botticelli e il David di Michelangelo.
Il dipinto, realizzato tra il 1907 e il 1908, raffigura, in un’ambientazione eterea e astratta, due amanti che si concedono un bacio intenso. La donna, chiudendo gli occhi, si abbandona all’estasi amorosa, mentre l’uomo cinge la testa della sua amata con delicatezza, ma allo stesso tempo vuole trasmetterle protezione e affetto. Klimt, attraverso l’opera, intende celebrare l’eros, capace di alienare le differenze tra sesso maschile e femminile. Tale antitesi emerge nel quadro grazie alle mani affusolate dell’uomo e alla lucentezza della pelle della fanciulla, ma soprattutto, dal punto di vista artistico, dal contrasto tra le linee verticali e spigolose nelle tonalità del nero, grigio e bianco che vestono l’uomo e le linee circolari e morbide della donna. Eppure, l’apparente differenza tra i due viene superata con l’aurea luminosità che avvolge le due figure, in congiunzione con lo sfondo che riproduce le sagome dei due amanti.
L’eros, come esperienza totalizzante, generatrice e distruttrice, risiede al centro di tutti i dipinti dell’artista, insieme alla figura della donna. Gustav Klimt era ossessionato dall’universo femminile, tanto che la sua produzione artistica risulta essere un gineceo da cui è spesso esclusa la presenza maschile. È possibile scoprire ancora tanto altro sull’autore e le sue opere prendendo parte al KLIMT EXPERIENCE Info su http://www.klimtexperience.com/ Foto tratte da: foto dell’autore
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Marzo 2021
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