Procedendo lungo via dei Fori Imperiali in direzione del Vittoriano si può vedere, sulla destra, il foro dell’imperatore Traiano. Ciò che colpisce immediatamente è la maestosa e monumentale colonna fatta erigere dallo stesso imperatore per celebrare la vittoria in Dacia.
La colonna Traiana è un’invenzione del tutto nuova nel panorama artistico romano; nel corso del tempo, infatti, colonne onorarie erano state costruite anche a Roma. Ma la novità risiede nel fregio decorativo a spirale che avvolge l’intera colonna e che era sormontata dalla statua dell’imperatore Traiano (sostituita nel 1587 con l'attuale statua di San Pietro). La colonna è formata da 17 rocchi di marmo greco e raggiunge un’altezza di 39,86 metri ca., se si include il piedistallo alla base e la statua alla sua sommità. Il rilievo molto probabilmente è stato creato una volta che la colonna era stata totalmente montata e si svolge in ventitré giri per duecento metri di rilievo. Man mano che si sale, i pannelli decorativi posti in alto aumentano in grandezza per contrastare l’effetto ottico della distanza e permettere, dunque, a tutte le fasce di apparire ad altezza uniforme. Le figure sono ottenute a rilievo ed evidenziate con un solco di contorno che mette in risalto il disegno, mentre alcuni elementi delle figure sono ottenuti ad incavo.
Come dice Ranuccio Bianchi Bandinelli:” Con questi accorgimenti e con il variare della consistenza delle superfici è stato ottenuto un rilievo quanto mai corsivo, pittorico, che riesce […] a dare l’illusione di ariose prospettive spaziali entro le quali le figure si muovono senza sforzo.”
Le scene rappresentano le due guerre daciche combattute da Traiano negli anni 101-102 d.C. e 105-170 d.C. I fatti sono raccontati in ordine cronologico e sono indicati anche tutti i tipi di armamentario dei vari corpi militari. Sono raffigurati i diversi momenti della spedizione: partenza, costruzione di strade, discorso alle truppe, assedio, sottomissione dei nemici, in pratica tutto ciò che aveva a che fare con la guerra. Ognuno di questi temi viene modificato con particolari in base alle situazioni e questo permette “che nel ripetersi dei temi e delle figure non si presenti mai un attimo di stanchezza, una ripetizioni di schemi, una inserzione di elementi puramente riempitivi, e si svolga invece con inesausta inventiva e freschezza” (Ranuccio Bianchi Bandinelli).
Come detto in precedenza la colonna Traiana racconta le imprese di Traiano in Dacia (l’odierna Romania) e pertanto ciò che è raffigurato ha carattere di propaganda e di celebrazione della figura dell’imperatore che appare più come un giudice che come un vincitore assetato di sangue, a differenza invece di quanto verrà rappresentato sulla Colonna Antonina, dove il nemico è trucidato e massacrato. In sostanza la Colonna Traiana mette in risalto la virtù dell’imperatore vincitore.
Concludiamo con le parole di Ranuccio Bianchi Bandinelli che studiò per moltissimo tempo questo capolavoro dell’arte romana: “Dal punto di vista artistico […] dobbiamo riconoscere nel fregio della Colonna Traiana la più alta e la più originale espressione del rilievo storico romano e una delle più significative opere d’arte di tutta l’Antichità”.
Bibliografia:
Ranuccio Bianchi Bandinelli, L'arte romana al centro del potere
Immagini tratte da:
- National Geographic.it - pinterest.com - wikipedia, pubblico dominio, voce: Colonna Traiana - wikipedia, pubblico dominio, voce: Colonna Traiana
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Gennaio 2022
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