I Greci iniziano ad usare fin dall’VIII secolo a.C. armi ed armature pesanti, riadattando modelli stranieri provenienti dalle civiltà orientali; l’introduzione di queste nuove armi determina in Grecia una rivoluzione dal punto di vista militare. Allo scontro individuale, di tipo eroico, tra campioni della nobiltà del periodo precedente, si sostituisce ora l’azione collettiva: gli opliti combattono in formazioni serrate, protetti dai loro scudi e dalle loro lance minacciosamente allungate in avanti. La loro forza dipende dalla compattezza e una singola mancanza di disciplina, una singola apertura creatasi nei ranghi può determinare lo sfacelo dell’intero complesso. Il compito dell’oplita è quello di tenere il proprio posto, coprendo con lo scudo se stesso e il compagno alla propria sinistra.
Un’ordinata linea di battaglia, profonda diverse fila di soldati dotati di scudo (oplon) e lancia, costituiva quella che era denominata falange. Lo scontro tra formazioni di questo tipo prevede due schieramenti oplitici; al segnale i due “muri di scudi” avanzano l’uno verso l’altro e dopo un primo, violento impatto iniziale, si assiste ad una fase di spinta che dura sino a che uno dei due gruppi non cede. L’urto è sempre frontale e l’aggiramento sui fianchi non è previsto come tattica usuale: il più delle volte, se ciò avviene, è dovuto al cedimento del fronte nemico o alla naturale tendenza della falange a piegare verso destra poiché ciascun soldato appoggia quanto più possibile il proprio fianco scoperto allo scudo del compagno. Per controbilanciare questa tendenza l’ala destra dello schieramento viene solitamente occupata dai soldati con maggiore esperienza.
L’armatura oplitica si compone di scudo, elmo e corazza. Lo scudo, in legno rivestito di bronzo, è l’elemento più importante e caratteristico dell’oplita: presenta una superficie circolare leggermente convessa (con diametro che si aggira intorno ai 90 cm) e due maniglie interne. La protezione del tronco è affidato alla corazza anatomica, composta da due lastre di bronzo fissate assieme all’altezza delle spalle e dei fianchi tramite cinghie o perni e modellate a riprodurre l’anatomia del busto. L’elmo rappresenta la protezione della testa: deve coprire la porzione più ampia possibile, permettendo la vista e la respirazione; l’udito è comunque compromesso nei modelli più antichi e da qui deriva la necessità di utilizzare trombe e strumenti musicali sul campo di battaglia. I gambali, o schinieri, sono sottili lamine bronzee fissate a livello della tibia, l’unica parte del corpo dell’oplita non protetta dallo scudo; vengono indossati piegando la superficie manualmente, per adattarli alla muscolatura della gamba, e fissati tramite lacci di cuoio o stoffa.
La lancia è l’arma da offesa tipica del fante pesante: misura circa due/tre metri, pesa circa 1 Kg ed è realizzata in legno resistente, mentre la punta, in ferro o bronzo, è in genere a forma di foglia; l’estremità opposta presenta un puntale utilizzato sia come arma sia per fissare la lancia nel terreno. Non è destinata ad essere scagliata (come i giavellotti) e deve servire per tutta la durata dello scontro. Nel caso di rottura della lancia, dunque in casi di estrema necessità, il soldato può avvalersi della spada, un’arma della lunghezza di circa cinquanta centimetri con la quale colpire sia di taglio che di punta.
La falange rappresenterà, con successive evoluzioni sino ad arrivare a quella macedone, la forma di fanteria pesante più temuta in tutto il mondo mediterraneo, almeno sino all’arrivo di una nuova regina dei campi di battaglia, la legione.
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Scontro, da www.pinterest.com Oplita, da www.ancient.eu, voce “Phalanx” Scudo, da Wikimedia, By Elliott Sadourny - Own work, CC BY-SA 3.0, file “Boucliers grecs Arverniales 2011.JPG” Armatura, da Wikipedia Inglese, By AlexanderVanLoon, CC BY-SA 4.0, voce “Muscle cuirass” Elmo greco, da Wikimedia, By http://www.metmuseum.org/art/collection/search/254824This file was donated to Wikimedia Commons by as part of a project by the Metropolitan Museum of Art. See the Image and Data Resources Open Access PolicyDeutsch | English | Esperanto | Português | +/−, CC0, file “Bronze helmet of Corinthian type MET DT7210.jpg” Schiniere, da Wikipedia Inglese, By Anonymous (Greece) - Walters Art Museum: Home page Info about artwork, Public Domain, voce “Greave”
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Gennaio 2022
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