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23/8/2016

La grande piramide 

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​di Andrea Samueli
Egitto, terra di una delle più antiche e affascinanti civiltà conosciute. Qui, quarantacinque secoli fa, attorno al 2560 a.C., veniva portata a termine la costruzione di una tomba monumentale, un segno tangibile della potenza e dell’autorità del faraone che regnava su queste terre: la grande piramide di Cheope. 
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Voluto dal faraone Khufu (Cheope) come sua dimora per la vita nell’aldilà, questo monumento appare oggi profondamente diverso dal progetto originario: le dimensioni appaiono molto ridotte in conseguenza alle pesanti spoliazioni avvenute nei secoli che privarono la piramide del rivestimento esterno in lastre di calcare perfettamente levigate e della parte sommitale coperta con lamine d’oro. Tale rivestimento venne infatti intaccato inizialmente da un forte terremoto che interessò l’area nel XIV secolo a.C. e successivamente dall’intervento dei sultani che impiegarono il materiale per la costruzione di palazzi e moschee a Il Cairo.
Ciò che stupisce di questa costruzione è la sua mole: una volta terminata doveva raggiungere i 230 metri per lato e superare i 146 metri in altezza, conferendo alla tomba il primato di edificio più alto al mondo che mantenne per i successivi trentotto secoli, fino a quando fu superata nel 1311 dalla cattedrale di Lincoln, in Inghilterra. 
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L’interno, quasi completamente pieno, presenta alcuni cunicoli e tre camere sepolcrali. I cunicoli si articolano in due corridoi principali, uno discendente ed uno ascendente: il primo [3-4] raggiunge, dopo 28 metri risparmiati nei blocchi che compongono la struttura, la base rocciosa della tomba, per poi proseguire intagliato nella roccia stessa per altri 77 metri; gli ultimi nove metri sono in orizzontale e conducono alla prima camera ipogea [5]. Al centro della stanza si trova un pozzo, probabilmente realizzato nel corso delle indagini archeologiche del 1837 da John S. Perring. L’utilizzo di questo ambiente rimane sconosciuto e forse potrebbe trattarsi di un cambio di progetto in corso d’opera in seguito ad una mutata idea del faraone. 
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Il corridoio ascendente [6] a sua volta si divide in due percorsi: il primo [8] conduce alla cosiddetta “camera della regina” [7], un secondo vano posto esattamente al centro della piramide, lungo la verticale, ma anch’esso privo di sepolture; il secondo porta alla “camera del re” trasformandosi però in quella che viene chiamata “Grande Galleria” [9], un corridoio di dimensioni maggiori, alto 8,6 metri e lungo 48,68 metri: il suo utilizzo rimane tutt’oggi oscuro ma le pareti costruite con enormi massi aggettanti in senso verticale di circa 7 cm l’uno rispetto all’altro sono uno straordinario esempio delle capacità architettoniche impiegate.
Al termine della galleria si apre la “camera del re” [10], sormontata da cinque lastre di granito di Aswan poste in orizzontale e due a V rovesciata come scarico per l’enorme peso superiore: depredata già in epoca antica, è la camera sepolcrale del faraone, come riportato dai geroglifici dipinti in rosso sulle pareti.
La "camera della regina"
La Grande Galleria
Ingresso originario alla grande piramide; l'ingresso attuale è frutto di una trapanazione successiva.
Erodoto nelle sue Storie ci racconta che ci vollero vent’anni per la costruzione ed il lavoro di centomila uomini, mentre Diodoro Siculo e Plinio il Vecchio riportano addirittura la cifra di 360mila operai. A prescindere dal numero di operai e dagli anni impiegati la grande piramide rimane un incredibile opera dell’ingegno umano: nonostante le varie teorie formulate, non appare ancora chiaro come furono messi in opera gli enormi blocchi di due tonnellate l’uno che la costituiscono né come riuscirono a completarla in un numero di anni relativamente breve. La monumentale tomba, muto gigante del passato, continua ancora oggi a custodire gelosamente questo segreto.
Immagini tratte da: 
Piramide, da Wikipedia Italia, by Berthold Werner - Opera propria, CC BY-SA 3.0, voce “Piramide di Cheope”
Schema altezze, da Wikipedia inglese, By Cmglee - Own work, CC BY-SA 3.0, voce "Great Pyramid of Giza"
Schema della piramide, da Wikipedia Italia, Di Flanker, CC BY-SA 3.0, voce "Piramide di Cheope"
Camera della regina, da Wikipedia Italia, di MONNIER Franck (monnierfranck@hotmail.com) - Opera propria, CC BY 2.5, voce “Piramide di Cheope"
Grande galleria, da Wikipedia Italia, Di Pprevos da nl, CC BY-SA 3.0, voce “Piramide di Cheope"
Ingresso originario, By Piergiorgio Rossi - produzione propria, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=14163115

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