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La statua di Augusto Prima Porta, località in cui è stata ritrovata nel 1863, datata alla fine del I secolo a.C., raffigura l’imperatore stante con la gamba destra a sorreggere il peso del corpo mentre la sinistra è posta all’indietro. Questa posizione delle gambe ricorda molto da vicino il Doriforo di Policleto a cui l'artista ha fatto riferimento per la realizzazione della sua opera. Augusto ha il braccio destro in avanti e con quello sinistro sostiene il paludamentum (mantello del generale romano). Il volto è giovanile e i capelli sulla fronte sono disposti nel caratteristico tipo a coda di rondine.
Ai piedi della statua vi è Eros su un delfino che con la mano sinistra tocca la gamba di Augusto ad indicare un contatto diretto con l’imperatore. Sia Eros che il delfino rimandano a Venere poiché il primo è il figlio della dea, mentre il secondo simboleggia la nascita di Venere dall’acqua. La scelta di rappresentare Eros sul dorso di un delfino non è casuale poiché la dea dell’amore oltre ad essere la madre di Eros è anche madre di Enea, padre a sua volta di Iulo da cui la gens Iulia diceva di discendere, dandosi così un antenato mitico e divino.
Parimenti importanti sono le rappresentazioni che si trovano sulla corazza anatomica perché hanno un significato che va a di là della loro raffigurazione. Al centro compare il re dei Parti, Fraate IV , che restituisce le insegne, che M. Licinio Crasso che aveva perso durante la battaglia di Carre nel 53 a.C, al popolo romano personificato dal dio Marte accompagnato dal cane. Ai lati sono rappresentate le personificazioni sedute di due province sottomesse (Gallia e Hispania?). In alto compaiono la quadriga del Sole, la personificazione di Caelus (?), quella di Rugiada e di Aurora che inseriscono la scena principale in una dimensione cosmica. In basso compaiono Apollo (divinità a cui Augusto era legato) sul dorso di un grifo alato e sua sorella Diana su di una cerva. Infine ancora più in basso Tellus, dea dell’abbondanza sdraiata con cornucopia. Queste rappresentazioni simboleggiano la potenza e il ruolo di Augusto come princeps e guida di Roma. È colui che si è fatto restituire le insegne di Crasso (Marte) ed è colui che ha sconfitto Marco Antonio nella battaglia di Azio nel 31 a.C. Inoltre Augusto fa rappresentare alcune divinità come Caelus, Aurora, Rugiada e Sole che simboleggiano la nuova era e la nuova pace instaurata col principato dopo anni di guerre civili iniziate con Mario e Silla nel 83 a.C. e terminate con la battaglia di Azio nel 31 a.C.
Immagini tratte da:
wikipedia, pubblico dominio, voce: Augusto Prima Porta wikipedia, tratrakys, pubblico dominio, voce: Canone di Policleto wikipedia, saliko, CC-BY 3.0, voce: Augusto Prima Porta
1 Commento
Concetta
4/4/2018 10:33:55
Fai schifooooooooooo
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