20/9/2016 L’arte in una capsula del tempo : Passato e Presente a confronto grazie all’intelligenza artificialeRead Now
Vi siete mai soffermati su una foto di un articolo di giornale come se ne sofferma un critico che analizza una opera d’arte?
Magari voi amanti dell’arte imbattendovi nel fotogiornalismo talvolta avete avuto l’impressione di cogliere un qualcosa che ricordasse il vostro pittore preferito. Bene, avete fatto centro! Guardare le grandi opere d’arte attraverso uno sguardo nuovo e cogliere le somiglianze con il mondo d’oggi è l’idea di fondo del progetto Recognition, l’intelligenza artificiale made in Italy premiata dall’ IK Prize 2016 ed ora in mostra alla Tate Britain di Londra dal 2 settembre al 27 novembre 2016. L’IK Prize, in partnership con Microsoft, è un riconoscimento promosso dalla TATE per celebrare la creatività nel mondo digitale. Annualmente team di tutto il mondo concorrono per creare l’idea più originale in merito all’utilizzo della tecnologia digitale per innovare il modo di scoprire ed esplorare l’arte britannica nella collezione Tate. Quest’anno è stato premiato il lavoro di Coralie Gourguechon, Monica Lanaro, Angelo Semeraro e Isaac Vallentin il Team di Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione di Benetton Group.
Recognition, la loro macchina-archivista alimentata dal potere dell’Intelligenza Artificiale, si basa su parametri non solo visivi, come il riconoscimento facciale. Ci sono, infatti, altri strumenti tecnologici che danno vita ad un’analisi cromatica e compositiva oltre che all’analisi testuale delle didascalie associate alle immagini. Dunque si analizzano le somiglianze tra visi, oggetti, paesaggi, posture, colori cercando di capirne anche il contesto.
Il risultato è una mostra in continua evoluzione, poiché Il software lavora h24 confrontando le immagini di attualità prese dall’archivio dell’agenzia Reuters con le foto delle opere in collezione alla Tate, cosi da generare le coppie di immagini che sono disponibili anche sul sito ufficiale http://recognition.tate.org.uk. Che ne pensate di questa somiglianza?
Recognition spesso coglie somiglianze che per molti di noi apparirebbero troppo azzardate.
Ecco subito un altro esempio tratto dal sito sopraccitato. Un uomo vietamita che carica acciaio con la sua tuta ed elmetto di protezione viene associato al dipinto di John Constable “Between Folkestone and Sandgate” del 1833.
Si può comprendere pertanto come questa mostra non sia solo una semplice revisione del passato utilizzando la lente della modernità e della tecnologia, ma rivela la netta differenza che c’è tra l’intelligenza umana e quella artificiale.
E’ possibile mettere alla prova la vostra percezione e confrontarla con quella di una macchina fino al 27 novembre 2016. Buon divertimento!
Immagini tratta da:
http://recognition.tate.org.uk
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