di Ilaria Ceragioli A cavallo tra ’800 e ‘900 una chiara dedica alle attitudini e alle maniere tipiche dell’universo femminile contraddistingue la pittura di Eugenio de Blaas. Belle e chiacchierone, ma anche candide e romantiche lavoratrici sono le tipologie di donne che animano le tele dell’artista italo-austriaco. Prima di passare alla presentazione di alcune opere, però, facciamo un brevissimo excursus sulla sua formazione artistica. Eugenio de Blaas, noto anche come Eugen Von Blaas, nacque ad Albano, non lontano da Roma, ma ben presto, nel 1856, si trasferì a Venezia. Qui, studiò presso l’Accademia di Venezia, dove divenne allievo del padre Karl e dal quale apprese la smisurata passione per l’arte, o meglio per la pittura. Come già anticipato, le protagoniste indiscusse dei suoi dipinti sono le donne, per lo più bellezze veneziane. Così, a volgere uno sguardo sognante, ma non eccessivamente spensierato verso la laguna veneta è il personaggio femminile di Anticipazione (1911). La fanciulla è in preda a un momento di meditazione e indossa un abito tradizionale legato alla moda veneziana di fine Ottocento. La postura della donna ne risalta le forme femminili conferendo, tuttavia, l’idea di una innocente sensualità; un braccio è posto sul fianco, mentre l’altro poggia su una sorta di muretto. La bellissima fanciulla sta forse pensando ad un ipotetico amore o ad un amore legato al presente o al passato? Il tema dell’amore compare più esplicitamente ne La lettera d’amore, una delle tele più celebri dell’artista. Nell’opera osserviamo quattro fanciulle; una, alla nostra destra, sta leggendo a gran voce una lettera d’amore, mentre le altre la ascoltano con forte coinvolgimento. Si tratta, questo, di un momento che si colloca in uno spaccato di vita quotidiana proprio della sfera femminile. Un esempio pressoché analogo di un episodio di condivisione “al femminile” si ritrova nella tela Sharing the news (1904). Qui, i soggetti immortalati sono soltanto due, ma come nel quadro precedente, appare nuovamente il motivo di una fanciulla che, sorridendo, ha tra le mani una lettera d’amore. L’altra, la ascolta interessata, senza però accantonare il suo lavoro; sta, di fatto, continuando a lavare i panni sporchi. L’imbarazzo delle donne si manifesta soprattutto a contatto con figure di sesso maschile. Ciò, si riscontra ad esempio in Flirt. Osserviamo così, un affascinante uomo che, senza mostrare esitazione alcuna, corteggia una fanciulla seduta dinanzi a lui. Con disinvoltura le si avvicina al viso e lei, con evidente impaccio ed imbarazzo, discosta leggermente il volto, poi sorride e abbassa leggermente lo sguardo fissando un punto. Tuttavia, seppur con estrema purezza e grazia, la donna mostra evidente entusiasmo verso le parole appena sussurratele dall’uomo. Anche questa scena, dunque, rimanda ad una situazione usuale e comune particolarmente legata al mondo femminile. Eugenio de Blaas immortalò così, con naturalezza e semplicità, le esperienze di vita di coloro che scelse come muse ispiratrici della sua pittura: le donne. Immagini tratte da:
- www.mutualart.com - Wikipedia, Eugenio de Blaas, pubblico dominio - Wikipedia, pubblico dominio - www.tanogabo.com
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Gennaio 2022
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