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È noto come Vhils, ma il suo vero nome è Alexandre Farto. In uno pseudonimo di sole cinque lettere è racchiusa la genialità di un giovane street artist portoghese che sta letteralmente conquistando il globo. Classe 1987 e attualmente residente a Londra, Vhils appartiene alla generazione di quegli urban artists che hanno contribuito a dare un nuovo volto alle metropoli del nostro tempo.
Una forma d’arte urbana che si svolge in luoghi pubblici degradati e che si manifesta spesso e volentieri su muri scrostati o su edifici pubblici in stato di abbandono o dissestati. È nel contesto di una realtà spesso povera e trascurata che l’arte di Vhils trova una sua efficace manifestazione. A rendere l’attività artistica di Vhils fortemente suggestiva e stupefacente è, indubbiamente, la tecnica da lui utilizzata, nota come “Scratching the surface” che tradotta in italiano significa letteralmente “Graffiando la superficie”. Un muro che viene scrostato o grattato diventa così il suo supporto e scalpelli, martelli e acidi diventano i suoi pennelli. La superficie viene sapientemente scolpita e il suo meticoloso lavoro dà origine a immagini sorprendenti ed emozionanti. I soggetti di cui si avvale sono esclusivamente volti, talvolta soltanto abbozzati, di personaggi noti, ma anche di comuni cittadini. Volti che hanno abilmente catturato l’attenzione dell’artista tanto da trovare una loro dimora oltre che nella sua mente, anche sulle pareti esterne di vertiginosi palazzi segnati dall’azione del tempo. Segni del suo passaggio si posso ammirare in tutto il mondo: a Londra, Parigi, Las Vegas, Mosca, Rio de Janeiro e anche in Italia, dove se ne contano ben due. Ed è proprio il nostro paese ad ospitare quello che oggigiorno è considerato il murales più grande al mondo.
Per contemplarlo occorre recarsi a sud della penisola italiana, più precisamente in Sicilia, nel porto della splendida città di Catania. Dimensioni da capogiro caratterizzano il murales, basti pensare che raggiunge l’altezza di un edificio di 10 piani e la larghezza di un campo da calcio. Il protagonista è il volto di un uomo che volge il suo sguardo verso l’Egitto, la Giordania, la Siria, la Turchia e il Libano, luogo in cui troverà dimora un altro volto scolpito dallo street artist portoghese che, a sua volta, volgerà lo sguardo verso l’Italia. Un gioco di sguardi rivolti verso quel mare, il Mediterraneo, che nei secoli ha messo in contatto e ospitato l’incontro di diverse culture. Un murales che, inoltre, mette in luce l’emergenza umanitaria che l’Europa, l’Italia in primis, si trova a fronteggiare con migranti che fuggono dal loro paese natìo in cerca di salvezza e speranza. Per vedere un’altra gigantografia incisa da Vhils bisogna spostarci a nord, a Torino.
Un edificio del capoluogo piemontese ospita così il volto di un comune uomo anziano dagli occhi chiari incontrato casualmente per strada dall’artista stesso.
Tra i volti noti sapientemente scolpiti da Vhils degno di nota è quello situato a Berlino e che vede come protagonista la cancelliera Angela Merkel (2011).
Raffigurata con ben tre occhi, il terzo che funge da occhio della provvidenza e relativo all'ultima crisi dell'Euro.
Suggestivi e coinvolgenti, inoltre, risultano anche le figure umane che compaiono a Rio de Janeiro (2012) e a Barcellona, più precisamente a Girona (2012).
Lo street artist Vhils riesce così ad aprire un’enorme finestra sul mondo e sull’umanità scolpendo timori ed incertezze che segnano il volto degli uomini e la loro esistenza. Un ingegnoso lavoro a colpi di scalpello che va così a fissare sulle pareti esterne dei palazzi problematiche universali, nonché un chiaro invito a riflettere su tematiche tanto attuali quanto complesse.
Per saperne di più visitare il sito dell’artista: www.vhils.com Immagini tratte da: barbarapicci.com immagine catania 2 www.collateral catania.it torino notte www.widewalls.ch stick2target-com-merkel_1 spagna instagrafite.com 2012 instagrafite.com rio de janeiro
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Gennaio 2022
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