Nella lingua italiana troviamo espressioni particolari, mutuate dal latino, che spesso vengono utilizzate senza conoscerne veramente l'origine. Vediamone insieme qualcuna:
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Alle calende greche (ad kalendas graecas)
L’espressione, riportata da Svetonio e attribuita ad Augusto, indica una data indefinita: le calende sono infatti il primo giorno del mese nel calendario romano, ma non sono presenti in quello greco. Un po’ come il nostro “Lo farò nel duemilamai”.
Una tantum È una locuzione che significa “una volta soltanto” e non come spesso capita di sentire “una volta ogni tanto”. ![]()
Il dado è tratto (alea iacta est)
Si usa per indicare una decisione irrevocabile. Cesare di ritorno dalle campagne in Gallia (fine del 50 a.C.) ricevette dal Senato l’ordine di congedare l’esercito e ritornare a Roma da privato cittadino; il generale decise invece di non obbedire e di varcare alla testa dei suoi uomini il fiume Rubicone, limite per legge inviolabile dai generali in armi, dando così inizio alla seconda guerra civile. Nel fare ciò, riporta ancora Svetonio, Cesare avrebbe tentennato, vista la gravità del gesto, per poi convincersi e pronunciare la famosa espressione “Il dado è tratto”.
Lo ha scritto una gallina (gallina scripsit) Quante volte abbiamo sentito dire: “Scrive come una gallina” per indicare un tipo di grafia non proprio perfetta? L’espressione è di origine romana, del II secolo a.C., ed è attribuibile al commediografo Plauto: nell’opera Pseudolo il protagonista definisce in tal modo la brutta scrittura di una ragazza innamorata. ![]()
Non plus ultra (nec plus ultra)
Il motto trae la sua origine dal mito: lo stesso Ercole infatti, giunto al limite dal mondo, avrebbe posto tale iscrizione sulle colonne d’Ercole (Stretto di Gibilterra) per indicare che nessun mortale sarebbe potuto andare oltre. Nel linguaggio comune va ad indicare il massimo livello raggiunto nell’esecuzione di un lavoro. ![]()
Tabula rasa
Fare “tabula rasa” significa cancellare tutti i dati da un supporto senza lasciarne traccia, sia che esso sia materiale che mentale. L’espressione deriva dal supporto scrittorio adoperato dagli antichi Romani: un tavoletta cerata, incisa per mezzo di uno stile e, una volta riempita di annotazioni, cancellata per poterla riutilizzare raschiando (latino rasa = cancellata, raschiata) la cera stessa.
Immagini tratte da:
Augusto, da Wikipedia Italia, Di Till Niermann - Opera propria, Pubblico dominio, voce “Augusto” Dado, da Wikipedia Italia, Di Photograph by Rama, Wikimedia Commons, Cc-by-sa-2.0-fr, CC BY-SA 2.0 fr, voce “Alea” Ercole Farnese, da Wikipedia Italia, Di English: Glycon of Athens (copy), Lysippos (original type) - Marie-Lan Nguyen (2011), CC BY 2.5, voce “Ercole Farnese” Tavoletta cerata, da www.romanoimpero.com, voce “La scuola romana”
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Gennaio 2022
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