di Ilaria Ceragioli Non molto distante da Firenze è tuttora visitabile uno dei parchi più grandi e più affascinanti di tutta la Toscana: il Parco Mediceo di Pratolino. La magnificenza artistica e ambientale del parco è consolidata a livello mondiale tanto da vantare una prestigiosa posizione nell’elenco dei siti attualmente riconosciuti come patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO. In un contesto simile, anche la stessa storia del parco merita di essere raccontata. Nel 1568 Francesco I de’ Medici acquistò la tenuta di Pratolino e vi fece erigere una maestosa villa (poi terribilmente distrutta) immersa nel verde, con suggestive grotte artificiali e giochi d’acqua. Affidò l’incarico al celebre architetto Bernardo Buontalenti, il quale riuscì sapientemente a coniugare tra loro arte, scienza e natura. I lavori si protrassero sino al 1581 e al tempo erano presenti opere di illustri artisti quali Cellini, Giambologna, Bandinelli e Ammannati, tant’è che i contemporanei non ebbero alcuna esitazione nel definirlo “il giardino delle meraviglie”. Durante il Settecento il parco fu soggetto a un lungo periodo di abbandono che, fortunatamente, si concluse nel 1872 quando l’intera proprietà fu acquistata dal principe russo Pavel Demidoff, il quale trasformò la Paggeria medicea in una villa, oggi nota come Villa Demidoff. Col trascorrere dei secoli non tutto andò perduto; tuttora, infatti, si conservano la Cappella, la Peschiera della Maschera, la Grande Voliera, il Gigante dell’Appennino, la Grotta del Mugnone, la Grotta di Cupido, la Fontana di Giove e le Scuderie. Attualmente, la notorietà del parco è legata soprattutto a un gruppo scultoreo, quello del Colosso dell’Appennino. L’opera realizzata dal celeberrimo Giambologna immortala un imponente e pensoso gigante in muratura. Questo strabiliante capolavoro del manierismo affascina il visitatore non solo per il suo aspetto, ma anche per la sua particolare struttura; al suo interno, infatti, ospitava grotte con ricche decorazioni, affreschi, giochi d’acqua e probabilmente anche un camino posizionato nel capo il cui fumo sarebbe a sua volta fuoriuscito dalle narici creando un effetto di notevole impatto emotivo. Tuttavia, la visita del parco prosegue con altre ammirevoli attrazioni, come la già menzionata Peschiera della Maschera. Si tratta di una piscina adoperata per bagni caldi in cui dimora tutt’oggi una strana creatura marina, un tempo immersa nell’acqua fin sopra le ginocchia. Interessanti, inoltre, sono le svariate grotte artificiali, tra cui la Grotta di Cupido e la Grotta del Mugnone. L’unico edificio che non ha subito profonde trasformazioni col trascorrere dei secoli è senza dubbio la Cappella edificata da Buontalenti nel 1580. La costruzione è a pianta esagonale e sul retro ospita il sepolcro dell’ultima principessa Demidoff. Nonostante molte meraviglie siano andate perdute, il Parco Mediceo di Pratolino conquista l’animo dei visitatori che, inaspettatamente, vengono avvolti da un’atmosfera quasi fiabesca e spettacolare. Forte, dunque, è l’invito a scoprire questa oasi di estrema bellezza, gratuitamente aperto al pubblico dal venerdì alla domenica. Per ulteriori informazioni consultare il sito: www.cittametropolitana.fi.it Immagini tratte da: www.tripadvisor.it www.cittametropolitana.fi.it www.flickr.it www.mcarte.altervista.org www.greenme.it www.geomaticaeconservazione.it www.alibionline.it www.commons.wikimedia.org www.commons.wikimedia.org
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Marzo 2021
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