Poseidonia, più nota come Paestum, è una delle tantissime colonie greche che costellavano il territorio del Sud Italia: la cosiddetta Magna Grecia. Si trova nell’attuale Campania e più specificamente nella zona del Cilento, a sud di Salerno. Venne fondata nel VI secolo a.C. da alcuni coloni provenienti da Sibari (pólis fondata a sua volta da un gruppo di Achei provenienti dal Peloponneso alla fine dell’VIII secolo a.C.) al centro della pianura sulla sinistra del fiume Sele. Iniziamo il nostro viaggio definendo i confini del territorio che circonda la colonia campana. A nord il confine è segnato da un importantissimo santuario extraurbano: l’Heraion (santuario dedicato ad Hera) alla foce del Sele, mentre quello meridionale era segnalato dal Poseidon (santuario dedicato a Poseidone) sul promontorio di Agropoli.
La città era delimitata dalla cinta muraria e al suo centro era situata l’agorà (piazza principale) che separava i due santuari urbani: quello settentrionale con il tempio di Atena e quello meridionale con il tempio di Hera e il tempio cosiddetto di Nettuno. Per essere precisi dobbiamo dire che questi templi non vennero edificati tutti nelle stesso momento né vennero eretti al momento della fondazione della città. Quelli che vediamo oggi sono il risultato finale di continue trasformazioni che avvennero nel corso degli anni nei due santuari urbani. Infatti nel santuario dedicato ad Atena, prima che venisse eretto quello che ancora oggi possiamo vedere, vi era un tempietto dedicato alla dea innalzato intorno al 580-570 a.C. Ma un mutamento sostanziale avvenne verso la fine del VI secolo quando si diede avvio alla monumentalizzazione della pólis con l’inizio dei lavori del tempio di Hera e il tempio detto di Nettuno (in realtà dedicato ad Apollo o a Zeus).
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Il tempio di Hera venne edificato intorno al 550-530 a.C. ca. È circondato da un colonnato dorico tutto intorno, che poggia su tre gradini (crepís), con diciotto colonne sui lati lunghi e nove sui lati corti (9x18: periptero enneastilo). All’interno, lo spazio era suddiviso in: pronao con tre colonne in antis (fra le ante), cella (naós) dove era conservata la statua delle divinità e adyton luogo in cui potevano entrare solo colore che officivano il culto. La cella a sua volta era divisa in due navate da una fila unica di ben nove colonne anche esse doriche.
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L’altro tempio del santuario meridionale, quello detto di Nettuno, si data al 470 a.C. Le colonne sono in numero minore, infatti sui lati lunghi sono quattordici e sei sui lati corti (6x14:periptero esastilo).
L’interno era tripartito in: pronao con due colonne fra le ante, cella e opistodomo. Anche qui la cella era suddivisa, ma a differenza del tempio di Hera, era formata da tre navate con due file di sette colonne sormontate da altre sette colonne. (Si veda il video alla fine) ![]()
Adesso spostiamoci nel santuario settentrionale dov’è situato il tempio di Atena datato alla fine del VI sec. a.C. (intorno al 500 a.C. ca.). Presenta un colonnato di tredici colonne doriche sui lati lunghi e sei sui lati corti (6x13). L’interno è formato da: pronao, anticipato da quattro colonne di ordine ionico, e dalla cella.
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Sempre in questo periodo avviene anche la riorganizzazione dell’agorà e in particolar modo del settore nord-occidentale. Qui infatti verrà edificato alla fine del VI secolo (520/510 a.C. ca.) l' heroon. Questo monumento-tomba era stato dedicato al culto del fondatore della città: l’ecista, eroizzato dopo la morte. È stato interpretato come cenotafio (kenós = vuoto, tàfos = tomba) per la mancanza di sepoltura all’interno.
All’interno fra i diversi tipi di vasi è stata rinvenuta un’anfora a figure nere su cui è rappresentata l’apoteosi (assunzione fra gli dei) di Eracle. Questo ritrovamento è molto importante perché non solo mette in relazione la divinizzazione di Eracle e l’eroizzazione del fondatore, ma anche perché la figura di Eracle tanto cara agli Achei (ricordiamo che Poseidonia era stata dedotta da Sibari che a sua volta era stata fondata dagli Achei) era il simbolo della civilizzazione per eccellenza. Come Eracle uccideva bestie e uomini dall’aspetto ferino in luoghi poco sicuri nel viaggiare per le sue fatiche, così i coloni, sotto la protezione di Eracle, fondavano le città (fondazione che la maggior parte delle volte avveniva con l’uso della forza) in luoghi sconosciuti, pericolosi e abitati da gente indigena.
Sempre nell’agorà verrà realizzato l’Ekklesistérion nel 480/470 a.C. L’ekklesiasérion è un edificio di forma circolare che serviva per l’assemblee pubbliche (ekklesíai) alle quali partecipavano i cittadini di Poseidonia.
Le opere monumentali come i templi, l’erezione dell’heroon e la costruzione dell’ekklesiastérion sono indice di un rafforzamento dell’identità politica dei Poseidoniati probabilmente da mettere in relazione con la contemporanea caduta della città di Sibari nella guerra contro Crotone (510 a.C.).
Intorno alla fine del V sec.a.C. la città di Poseidonia venne assoggettata dai Lucani che ne cambiarono il nome in Paistom, ma nel 273 a.C. i Romani la conquistarono e mutarono il nome in Paestum o Pesto come ricorda Strabone (geografo e storico greco 60 a.C.-21-24 d.C.) che scrive in epoca romana (V,9,3): “ […] L’antica Poseidonia che ora si chiama Pesto, giace nel mezzo del golfo. I Sibariti avevano costruito il muro sulla marina […] I Lucani tolsero quella città ai Sibariti, e i Romani ai Lucani”.
Bibliografia di riferimento:
- Cipriani M., Poseidonia in Gli Achei e l'identità etnica degli Achei in Occidente, Tekmeria 3, Paestum 2002, pp. 363-388. - Greco E., Torelli M., Storia dell'urbanistica: il mondo greco
Immgini tratte da:
- Cartina della Magna Grecia da: Wikipedia, Pubblico dominio. - Cartina del territorio di Poseidonia da: http://www.museopaestum.beniculturali.it/ - Cartina della città di Poseidonia da: http://www.pestum.it/foto/photogallery_eng.htm - Pianta del tempio di Hera da: http://storiadellarchitettura.tumblr.com - Tempio di Hera: Foto dell'autore - Pianta del tempio di Nettuno da: http://storiadellarchitettura.tumblr.com - Foto del tempio di Nettuno da: paestumsites.it - Veduta aerea del tempio di Nettuno da: roadtvitalia.it - Pianta del tempio di Atena da: http://storiadellarchitettura.tumblr.com - Foto del tempio di Atena da: paestumsites.it - Heroon da: Foto autore - Ekklesiasterion da: Foto autore
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Gennaio 2022
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