La marcetta dell’umanità
Partiamo dall’inizio e cioè dall’evoluzione dell’uomo: su alcuni libri di storia si trova ancora la famosa raffigurazione dell’evoluzione umana vista come una marcia ininterrotta e lineare verso specie sempre più evolute, in un crescendo di altezza. Niente di più sbagliato! Nel XIX secolo fu abbandonato questo concetto di “marcetta evolutiva” per passare a quello di “cespuglio”: fu Charles Darwin a formulare la teoria dell’evoluzione secondo la quale il processo evolutivo è assimilabile ad un cespuglio, nel quale alcuni rami continuano a crescere dividendosi e portando a nuove specie, mentre altri si arrestano rappresentando le specie che non sono riuscite a sopravvivere.
Le piramidi costruite da schiavi
Altro mito da sfatare è quello secondo cui le piramidi sarebbero state costruite dagli schiavi: chi lavorava all’edificazione delle monumentali tombe veniva ricompensato con cibo, birra, vestiario e agevolazioni fiscali. Gli operai avevano anche un giorno libero durante il quale andare a caccia o a pesca lungo il Nilo. Anche gli strati più alti della società partecipavano all’edificazione con l’invio del cibo destinato ai lavoratori stessi. Il falso storico deriva dai testi dello storico greco Erodoto, il quale però scrisse molti secoli dopo l’edificazione delle piramidi. Per saperne di più sulla Piramide di Cheope: La grande piramide.
Sparta ed il monte Taigeto
Plutarco nella sua opera “Le vite parallele” narra che i bambini spartani ritenuti deboli o non idonei fisicamente alla vita militare venivano abbandonati in una voragine del monte Taigeto detta Apotete. Questo mito, che ha avuto grande fortuna nelle epoche successive, non è supportato però da alcuna prova archeologica: i resti umani rivenuti nella zona citata dallo storico greco appartengono infatti uomini tra i 18 ed i 35 anni.
Il candore delle statue antiche
Siamo abituati a contemplare le statue greche e romane custodite nei musei, a valutarne la resa più o meno plastica delle parti del corpo ed il realismo dei dettagli, degli abitati e degli oggetti di cui sono corredate. Ma raramente ci soffermiamo a riflettere sul fatto che un qualsiasi artista dell’antichità troverebbe i “nostri” capolavori incompiuti. Incompiuti perché privi di colore. Vitruvio e Plinio ci dicono che per la colorazione dei marmi si ricorreva alla cera fusa, forse con una tecnica simile all’encausto. Sicuramente le opere d’arte del mondo antico avevano bisogno di regolari restauri. Il nostro modo di immaginare tutta la produzione scultorea antica bianca deriva dal Rinascimento ed è stato accentuato poi dalla corrente Neoclassica.
Marcetta, da sapere.it
I Think, da Wikimedia, By Charles Darwin - http://www.english.uga.edu/nhilton/4890/darwin/DarwinTree.html, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1859229 Piramide, da Wikipedia Italia, by Berthold Werner - Opera propria, CC BY-SA 3.0, voce “Piramide di Cheope” - See more at: http://www.iltermopolio.com/archeo-e-arte/la-grande-piramide#sthash.mQcTq7sw.dpuf Taigeto, da pixabay.it Statue colorate, da romanoimpero.it
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Gennaio 2022
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