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26/1/2021

L’attesa è finita! Il “Lucca Center of Contemporary Art” ha riaperto al pubblico.

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di Ilaria Ceragioli
A seguito delle disposizioni previste dall’ultimo DPCM, il Lucca Center of Contemporary Art (Lu.C.C.A) ha aperto nuovamente le sue porte presentando un programma molto ricco e variegato. Sono ben due le mostre allestite presso il Palazzo Boccella, sede per l’appunto del museo di arte moderna e contemporanea della città di Lucca. 
Foto
Lucca Center of Contemporary Art, Palazzo Boccella
Le due esposizioni, “Le Scapate. God save me!” e “La realtà svelata. Il Surrealismo e la Metafisica del sogno”, sono state rispettivamente curate da Maurizio Vanni, Elisabetta Rizzuto e da Silvia Guastalla.
“Le Scapate. God save me!” è il titolo del progetto ideato da Elisabetta Santanni, artista toscana classe 1964. Eleonora Santanni manifesta sin da piccola una creatività particolarmente spiccata che la porterà all’elaborazione di un percorso artistico eterogeneo ed eclettico. Sculture in materiale plastico, opere grafiche digitali e installazioni vanno a creare un linguaggio figurativo caratterizzato da evidenti rimandi alla Pop Art, all’Arte Primitiva, alla Street Art, alla pubblicità e anche alla moda.
La presente mostra prende vita da una dolorosa esperienza autobiografica: il cancro. Tale malattia, che ha privato per sempre l’artista di una parte del proprio corpo recandole molte sofferenze e spunti di riflessione, l’ha condotta a focalizzare la sua produzione artistica su figure femminili, le “Scapate”, nonché eroine che mostrando con fierezza le proprie ferite ci invitano a superare non solo i nostri timori e le nostre insicurezze, ma anche quell’insana e insensata ricerca di canoni estetici ideali, lontani dunque dalla dimensione del reale.
È la stessa Eleonora Santanni a parlarcene in una video-intervista che potrete vedere recandovi alla mostra.
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Le Scapate
Il messaggio risulta immediatamente chiaro: aspirare a una nuova femminilità al fine di giungere a una nuova consapevolezza legata al proprio corpo.
Così facendo Eleonora Santanni concepisce un nuovo concetto di “Venere Contemporanea”, più viscerale e umano.
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Eleonora Santanni, Venere senza SE- e senza MA-, 2019
Anche la Regina Elisabetta II diventa un’icona pop “scapata” in quanto incarna il pensiero di coloro che ritengono centrale il ruolo della donna all’interno della nostra società.
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Eleonora Santanni, God save me, 2020
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Eleonora Santanni, Incoronata, 2019
L’espressione “God save the Queen” si trasforma ironicamente in “God save me!”. Con questa rivisitazione Eleonora Santanni intende esprimere quel bisogno di rinascita che permetterà alle donne e, più in generale all’umanità intera, di vincere quelle sfide che la vita e gli eventi storici vi pongono dinanzi.
La suddetta esposizione sarà visitabile sino al 29 gennaio, dunque affrettatevi a prenotare e non lasciatevela scappare!
Però, prima di passare alla presentazione dell’altra mostra menzionata all’inizio dell’articolo, ci tengo a segnalarvi un’appassionante curiosità: come avrete osservato già nella fig. 2, in uno degli ambienti in cui si sviluppa il progetto di Eleonora Santanni, è possibile ammirare, su alcuni pilastri, tracce di affreschi risalenti al XVI secolo raffiguranti Bacco, Cerere, Sileno e altrettante figure in abiti dell’epoca!
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Figure allegoriche affrescate, XVI secolo
Al primo e secondo piano di Palazzo Boccella è, invece, allestita la mostra “La realtà svelata. Il Surrealismo e la Metafisica del sogno”, prorogata sino al 6 giugno.
L’esposizione consta di 56 opere tra cui incisioni, acqueforti, puntesecche e litografie realizzate dai più celebri artisti surrealisti e metafisici. 
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Giorgio De Chirico, L’enigma del ritorno, 1966
René Magritte, Salvador Dalì, Joan Mirò, André Masson e Giorgio De Chirico sono soltanto alcuni dei protagonisti di questa interessante rassegna d’arte.
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René Magritte, L’homme au chapeau melon, 1967-1968
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Joan Mirò, Mirò sculpteur Italy, 1974
Sogno, enigma, inconscio, follia, provocazione e irrazionalità sono dunque gli elementi peculiari di questo affascinante e suggestivo viaggio tra Surrealismo e Metafisica.
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Salvador Dalì, Il grande masturbatore, 1984
La mostra intende esplicitare lo scopo di queste avanguardie artistiche, ossia il desiderio di liberare l’uomo da quelle convinzioni e da quei limiti che lo allontanano dall’essenza della vita e delle cose. Da qui, anche evidenti riferimenti agli studi di Sigmund Freud e Carl Gustave Jung. Emerge quindi prepotentemente il misterioso e contraddittorio mondo associato ai complessi meccanismi che governano la psiche umana.
Il Lucca Center of Contemporary Art (Lu.C.C.A) ha riaperto i battenti con altre numerose novità e attività, a cominciare dall’aggiornamento dei giorni e degli orari di visita (validi fino al 5 marzo): da lunedì a venerdì, dalle 14:00 alle 20:00. Si passa poi a un ricco calendario di eventi tra i quali suggerisco le seguenti esposizioni personali: l’“Automatismo psicologico” di Adriano Venturelli (1° febbraio -5 marzo) e “Il mio piccolo principe. Un viaggio infinito” di Francesco Nesi (8 marzo-9 aprile).
Inoltre, tutti i venerdì alle ore 17:00, sarà a vostra disposizione un servizio di visite per piccoli gruppi e famiglie, mentre una volta al mese si terranno le “Special Family” grazie alle quali ogni nucleo familiare potrà accedere alle visite guidate pagando soltanto 7 euro (non verrà quindi applicato il costo aggiuntivo relativo alla mostra!). Ci saranno visite guidate gratuite indirizzate anche agli adolescenti e dal 2 al 19 febbraio, ci sarà anche la possibilità di vedere dal vivo le creazioni in stoffa del Laboratorio riabilitativo di salute mentale “Il Filo Magico”. Infine, verranno organizzati webinar e dirette Facebook volte alla sostenibilità e all’attenzione per l’ambiente in collaborazione con Greenaccord Onlus.
Detto ciò, non vi resta che prendere nota degli eventi che più vi incuriosiscono continuando a seguire il museo sulle sue piattaforme social (facebook e instagram) e visitando il loro sito internet (www.luccamuseum.org) per rimanere costantemente aggiornati.
 
 
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