ATENE - Ottanta scheletri sono stati ritrovati in due tombe comuni in un’area che dista pochi chilometri dal centro di Atene e che oggi è interessata dai lavori per la Biblioteca Nazionale Greca e per l’Opera Nazionale Greca. È un’area di oltre quattromila Km2 che nel corso del tempo ha già restituito agli archeologi altri scheletri. Ben trentasei degli ottanti scheletri ritrovati da poco presentano una particolarità: le mani sono legate con lacci di ferro! Erano ammanettati e potrebbero essere stati uccisi, molto probabilmente, con un’esecuzione. Attraverso l’analisi dei denti è stato evidenziato che questi individui, al momento della loro morte, erano giovani e forti. Inoltre, il ritrovamento di due piccoli vasi nello stesso livello delle sepolture ha permesso di datare questi scheletri fra il 675 e il 625 a.C. Gli archeologi hanno ipotizzato, sin da subito, che questi individui possano essere stati i seguaci di Cilone (i Cilonidi). Cilone tentò di raggiungere la tirannide ad Atene intorno alla seconda metà del VII sec. a.C. come ci narrano Erodoto (Storie, III, V, 71, 1-2), Tucidide (La Guerra del Peloponneso I, 126-127) e Plutarco (Vite Parallele, Solone, 12) . Fra i tre, Tucidide ci narra l'episodio in modo più approfondito. Racconta che Cilone (Cylon) era un Ateniese vincitore dei giochi olimpici e che aveva sposato la figlia di Teagene tiranno di Megara. Un giorno, Cilone interpellò l’oracolo di Delfi e ottenne come responso dal dio che avrebbe dovuto occupare l’acropoli di Atene nella più grande festa in onore di Zeus. Allora arruolò un gruppo di uomini armati fra le milizie di Teagene. Giunte le Olimpiadi, Cilone, convinto che fosse questa la festa più importante in onore di Zeus, occupò l’acropoli di Atene per diventare tiranno della città. Cilone però interpretò in modo errato il responso, infatti egli pensò alla festa più grande di Zeus nel Peloponneso e non a quella dell' Attica: le Diasie. Gli Ateniesi, una volta venuti a conoscenza di ciò che stava accadendo, li assediarono circondandoli. Passato un po’ di tempo, gli abitanti di Atene lasciarono ai nove arconti (la più alta carica politica ad Atene del tempo) l’incarico di provvedere alla guardia. Nel frattempo, gli assediati iniziarono a soffrire la fame e la sete. I Cilonidi si asserragliarono come supplici nel recinto del tempio di Atena situato sull’acropoli, mentre Cilone riuscì a scappare con il fratello. Poiché gli arconti non volevano che i supplici perissero in un luogo sacro, li fecero uscire con la falsa promessa di avere salva la vita. Invece, appena usciti, li catturarono e li ammazzarono. La data di tale avvenimento è il 632-630 a.C. ca. e rientrebbe nell'arco cronologico tracciato dagli archeologi per questi scheletri. Al momento questa è un’ipotesi affascinante e suggestiva, ma avrà bisogno ancora di un po’ di tempo per essere suffragata del tutto. Immagini da:
- Google Maps - www. urbanpost.it
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Gennaio 2022
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