Talvolta, nei film Disney, capita di trovare affinità con opere d'arte, e fu proprio una statua a ispirare Walt Disney nella creazione di uno dei personaggi più emblematici della storia dei film d’animazione.
Nel 1935, la Walt Disney lavora alla creazione del primo lungometraggio di animazione di Disney con protagonisti non animali antropomorfizzati ma esseri umani: Biancaneve e i sette nani. Si cercano i modelli per i protagonisti e nello studio di animazione tutto è in fermento. Le scrivanie sono colme di schizzi, libri di fiabe e testi d'arte; si tratta del momento più faticoso e creativo, in cui ogni idea viene vagliata con attenzione. Dopo aver individuato le fattezze di Biancaneve, si vuole dare un volto alla matrigna della candida fanciulla, il cui nome dalle assonanze wagneriane è già pronto: Grimilde. Il grafico Wolfgang Reitheman, figlio di un immigrato tedesco finito in California, suggerì al suo capo l'immagine di Uta, che aveva conosciuto attraverso una serie di libri d'arte del padre. Disney fu colpito dalla fotografia della statua indicatagli dal suo collaboratore: «Era proprio bella, anzi impressionava e quasi raggelava, forse era da pensare a lei come modello per quella che ormai tutti erano d’accordo di chiamare col bel nome tedesco di Grimhilde (…)». Disney partì nello stesso anno per un tour europeo assieme al fratello Roy, durante il quale acquistarono più di trecento volumi d’arte in vista del lungometraggio (è noto a tal proposito come gli alberi parlanti ricordino quelli disegnati da Gustavo Doré per la Divina Commedia di Dante) e, seguendo il consiglio del grafico dall’idea brillante, i due visitarono Naumburg e ammirarono da vicino la statua della bella Uta. Fu proprio lei a prestare i suoi occhi verdi e la sua bellezza ammaliante alla matrigna di Biancaneve! La somiglianza è notevole.
Benché la storia di Biancaneve e di Grimilde sia nota a tutti, meno conosciuta è invece colei che ha donato il volto all’antagonista più celebre delle fiabe.
Uta di Ballenstedt, più nota come Uta di Naumburg, è stata margravia di Meissen dal 1031 al 1046 e moglie di Eccardo II, della dinastia Ekkehardinger. La statua che la raffigura si trova nella chiesa di Naumburg, piccola cittadina della Sassonia che possiede una splendida cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, considerata il più importante edificio della transizione dal romanico al gotico di tutta la Germania e, forse, di tutta l'Europa. La celebrità di questa nobildonna medievale è dovuta al fatto che il cosiddetto Maestro di Naumburg, operante nel cantiere del duomo gotico tra il 1250 e il 1260, realizzò nel coro, dodici statue in arenaria dei margravi, tra cui quelle di Uta e del marito.
La donna appare molto bella e visibilmente distaccata dalla vita di Eccardo, divisi dalla sua spada e dallo scudo. Indossa una veste ornata da un prezioso medaglione e stringe tra le sue mani un pesante mantello dall’ampio bavero, rialzato sulla nuca, che copre completamente il suo corpo. Il volto è racchiuso da un bianco soggolo orlato d’oro, sovrastato da un diadema decorato con dei gigli. Gli occhi a mandorla, le sopracciglia arcuate, il naso dritto e le labbra appena ravvivate di rosso carminio richiamano nella mente l’immagine dell’eleganza e della raffinatezza, le stesse caratteristiche della donna che incarna la crudeltà e l’invidia della matrigna che interroga il suo specchio magico chiedendogli chi sia “la più bella del reame”. Grazie a Walt Disney e in particolare al suo grafico, forme d’arte statica si intrecciano a forme d’arte dinamiche, la statua di Uta rivive in Grimilde e nel mondo fantastico delle fiabe Disney!
Immagini tratte da: http://blog.labottegadimanuzio.com http://www.engramma.it
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Gennaio 2022
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