Una veloce retrospettiva dei fatti del 2016 e di cosa aspettarci nel 2017
Il 19 dicembre scorso, il camion di una ditta di trasporti polacca si è abbattuto con violenza sulle persone che stavano visitando i mercatini natalizi di Berlino, causando la morte di 12 persone e il ferimento di altre 56. Tra le vittime, una ragazza italiana, Fabrizia Di Lorenzo. Ben prima che le indagini lo chiarissero, è sembrato evidente che il fatto non avesse i caratteri dell’incidente, ma fosse una deliberata azione di terrorismo. La capitale tedesca entra così nel lugubre elenco che, solo per quest’anno, comprende anche Bruxelles (32 vittime a marzo) e Nizza (86 vittime a luglio). È notizia di venerdì l’uccisione di Anis Amri, il principale sospettato, in uno scontro a fuoco presso Sesto San Giovanni.
Le azioni dell’ISIS (o dei «cani sciolti» che vi si affiliano idealmente) sono solo una parte degli eventi che hanno contraddistinto l’anno che si sta per concludere. Il 2016 è stato anche l’anno dell’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca e della conferma di Mariano Rajoy alla Moncloa, l’anno della morte di Fidel Castro, Shimon Peres, Marco Pannella e Carlo Azeglio Ciampi, l’anno della Brexit e delle dimissioni di Dilma Rousseff, nonché del definitivo tramonto della carriera politica di François Hollande. Qui in Italia, è stato l’anno del Referendum sulle trivelle e del Referendum Costituzionale, con conseguenti dimissioni del governo Renzi, ma anche quello della vittoria del Movimento 5 Stelle al Comune di Roma. Cosa aspettarci per il 2017? Sul piano internazionale, la grande attesa riguarda le politiche del nuovo presidente USA, fin qui imprevedibile (benché gli incarichi affidati non lascino presagire nulla di buono). Un aspetto fondamentale sarà il rapporto con la Russia, che i commentatori si aspettano di intesa, tenendo conto dell’ammirazione di Trump per Putin, ma che potrebbe rivelarsi ben diverso. Sul piano europeo, sarà l’anno del nuovo presidente francese (molto probabilmente un esponente della destra, o Fillon o Marine Le Pen), ma anche delle elezioni federali in Germania, con una Angela Merkel all’ennesima candidatura. Nel Regno Unito, si vedranno gli effetti a lungo termine della Brexit, e restano da capire le scelte delle comunità nazionali (in particolar modo della Scozia). Da noi, sarà un anno di consultazioni elettorali, con il Referendum sul jobs act o, più probabilmente, con le elezioni politiche. Non abbiamo la palla di cristallo per conoscere in anticipo quale sarà la legge elettorale, se un Consultellum bifronte (versione Senato e versione Camera), il ritorno in grande spolvero del Mattarellum (che farebbe comodo soprattutto a Lega e PD, i due partiti che infatti lo stanno promuovendo di più), o un qualcosa di assolutamente inedito (ma improbabile). Matteo Renzi è tornato a Rignano sull’Arno, ma anche i commentatori meno smaliziati hanno capito che si tratta di uno stop&go, in attesa della prima occasione utile per poter tornare in sella. In fin dei conti, è ancora il segretario del Partito Democratico, e ha annunciato che un eventuale congresso sarà tenuto nel tempo richiesto dallo statuto (dunque a fine 2017, quasi certamente dopo le elezioni). Da parte loro, gli attivisti del Movimento 5 Stelle cercheranno di limitare i danni conseguenti ai problemi nella giunta capitolina, in modo da capitalizzare il consenso dei sondaggi. Ad oggi, le rilevazioni dicono che, a prescindere dalla legge elettorale, i pentastellati sono forza di governo. Vedremo se questa previsione si tradurrà in realtà, o se il grande consenso verrà meno dopo una campagna elettorale che si preannuncia senza esclusione di colpi. Noi del Termopolio continueremo a seguire i grandi fatti e darvene una lettura personale. Uno sguardo il meno parziale possibile, non urlato e non preconcetto, così come annunciammo a marzo nel testo di presentazione della pagina di attualità: vedrete scorrere davanti a voi storie, temi e passioni di oggi: non abbiamo la pretesa di fare cronaca, ma l’intenzione e l’auspicio di suscitare interesse sulle pieghe della contemporaneità. Ci auguriamo che abbiate apprezzato questo sforzo, e che ci rinnoverete la vostra fiducia nell’anno che si appresta ad iniziare.
Immagini e fonti
L’immagine di copertina è tratta da http://media.npr.org/assets/img/2016/02/26/ap_52054249278-1-_wide-1a662ebc142265b7392639f39bc832774fc2a186-s900-c85.jpg.
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Novembre 2020
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