IL TERMOPOLIO
  • Home
  • Rubriche
  • Cookie
  • Chi siamo

11/3/2019

Monte Pisano, firmato il protocollo che in un anno porterà alla 'Comunità del bosco'

0 Commenti

Read Now
 
Foto

​Firmato a Calci dalla Regione Toscana – rappresentata dal presidente Enrico Rossi –, dai sindaci dei Comuni di Calci, Vicopisano, Buti, Vecchiano e San Giuliano Terme e dall'Unione montana dell'Alta Val di Cecina il protocollo che entro un anno porterà alla nascita della 'Comunità del bosco del Monte Pisano'. Il protocollo promuove il lavoro integrato tra soggetti che operano sulla stessa area per presidiare il territorio, garantire l'uso sostenibile della foresta e la salvaguardia idrogeologica, accrescere la biodiversità e la produttività, diminuire il rischio di incendi, con evidenti benefici ecologici, economici e sociali. Per la Regione era presente anche l'assessore all'agricoltura Marco Remaschi. 

Nell'occasione, sono stati presentati alla stampa ed alla comunità alcuni dati che riepilogano il lavoro svolto fino ad oggi per la messa in sicurezza del Monte Pisano a seguito dell'incendio del 24 settembre ed un breve documentario che racconta quanto avvenuto: le fiamme, lo spegnimento, la realizzazione delle opere di salvaguardia, la rinascita.

Le Comunità del bosco - previste dalla normativa regionale in ambito forestale (lr 39/2000) - nascono proprio con l'obiettivo di avviare un processo partecipativo tra enti pubblici e soggetti privati al fine di fare crescere sul territorio la presa di coscienza e coinvolgere la collettività nella gestione attiva del patrimonio boschivo, per avviare processi di recupero e miglioramento ecologico, oltre che per prevenire il dissesto idrogeologico e gli incendi boschivi. 

"Siamo di fronte ad un intervento straordinario - ha commentato dopo la firma il presidente della Regione Enrico Rossi -  fatto prima di tutto dai lavoratori, che hanno risistemato qualcosa come 200 chilometri di griglie di contenimento e regimazione delle acque, portato via tutto il legname bruciato. Ci sono, insomma, tutte le condizioni perchè il bosco si riprenda. Ora dobbiamo fare ancora interventi di selezione della crescita, per impedire quello che i tecnici chiamano "effetto insalata", overo una crescita disordinata per fare in modo che il bosco si caratterizzi com'era in precedenza, con l'ordine che devono avere i boschi coltivati e ben strutturati. Noi abbiamo speso volentieri per questa iniziativa. Da un'esperienza drammatica, abbiamo capito come dove e quando intervenire. Ripeteremo questa iniziativa a Vico Piano e in Lungiana. Certo, dovremo impegnare per questo risorse, ma penso che i cittadini capiscano che sono ben impegnate. Qui a Calci, per la prima volta, sperimentiamo la  legge regionale che istituisce le Comunità di bosco. Il bosco, un bosco curato e presidiato, per tanto tempo è stato una fonte di reddito preziosa. Dobbiamo creare le condizioni perchè questo importante patrimonio continui ad essere risorsa e fonte di reddito anche con la presenza dell'uomo. La comunità di bosco mette insieme enti pubblici e privati, per dettare regole comuni per curare e tenere il bosco nel modo migliore possibile, aiutando così a prevenire incendi e regimare acque, salvaguardando la valle, cosa particolarmente importante in una fase delicata di cambiamenti climatici". 

​"Abbiamo firmato un accordo di azioni concrete – ha detto l'assessore Marco Remaschi – e lo facciamo con l'Unione dei Comuni dei Monti Pisani con i quali abbiamo gestito questo intervento. Dobbiamo mettere insieme tutti gli attori del territorio, i Comuni, le associazioni, il mondo del volontariato e fare di questo territorio un modello, un progetto pilota per la Toscana. Parte la prima comunità del bosco che è frutto di una modifica della legge 39 con il regolamento specifico e parte perché riteniamo che qua ci siano le opportunità per ristabilire un equilibrio sia di carattere ambientale sia di fruibilità turistica e di valorizzazione di un intero comprensorio. Questo è lo spirito con il quale la comunità del bosco deve funzionare: rendere fruibile e gestibile un territorio come questo, compl esso sotto l'aspetto della forestazione, ma di una straordinaria bellezza e di una valenza ambientale per noi assai rilevanti. Ci puntiamo molto e sono convito che faremo bene".

"Grazie all'intervento della Regione siamo scesi in campo subito perla mesa in sicurezza, già pochi giorni dopo l'incendio c'erano 50 operai forestali a lavorare sul monte", ha sottolineato il sindaco di Calci Massimiliano Ghimenti. "Il meteo è stato benevolo, i lavori sono proceduti bene e anche la messa in sicurezza, in maniera costante e con risultati importanti. Abbiamo un'altra fetta di monte che è completamene intatta e vogliamo che tale resti, per questo bisogna cominciare a lavorare programmando per il futuro. Lo facciamo anche noi. Con i fondi del Fai abbiamo intenzione di acquistare mezzi per effettuare manutenzione diretta e fare ancora più interventi di mitigazione del rischio, ma occorre coinvolgere i privati che hanno responsabilità importanti che devono conoscere. E' un onore ospitar e la prima comunità del bosco della Toscana, anche se a seguito di una disgrazia, con l'obiettivo di mettere insieme tutti gli interessi possibili sul monte, da quelli dei proprietari a quelli delle aziende che lavorano sul monte, fino a quelli delle realtà associative che amano vivere il monte per tenere il monte vivo e vissuto".

 Sulla base di questo accordo i firmatari:
​
  • promuoveranno la partecipazione di tutti i soggetti del territorio nella gestione attiva del bosco
  • favoriranno le forme di aggregazione tra i piccoli proprietari forestali, al fine di creare unità gestionali che consentano una migliore pianificazione del territorio
  • pianificheranno un modello di gestione integrato e finalizzato allo sviluppo sostenibile e alla valorizzazione di tutte le funzioni del bosco.
La Regione Toscana affiancherà i Comuni e l'Unione montana in questo percorso, aiutandoli a sensibilizzare la collettività e le imprese.

Il bosco del Monto Pisano - Calci, Vicopisano, Buti, San Giuliano Terme e Vecchiano sono Comuni con un elevato coefficiente di boscosità, caratterizzati da boschi a prevalenza di pino marittimo misti con latifoglie (castagno in quota, leccio nelle zone più basse), ontani e salici. Sui Monti Pisani è presente anche uno dei 53 complessi del Patrimonio agricolo forestale regionale (Pafr). Una superficie di 660,98 ettari di elevato valore ambientale e paesaggistico che insistono sui territori dei Comuni di Calci, Buti e Vicopisano.

Share

0 Commenti

4/3/2019

CERTAMENTE2019: il futuro della comunicazione d’impresa a misura di consumatore.

0 Commenti

Read Now
 
di Maria Serena Bongiovanni e Paola Desiderato
Foto
Certamente 2019, l’evento annuale dedicato al neuromarketing e alle scienze comportamentali, organizzato dall’agenzia Ottosunove e BrainSigns - spin-off dell'Università di Roma "La Sapienza", è giunto alla quarta edizione!
L’appuntamento di quest’anno è stato ospitato il 14 febbraio all’interno della Tower Hall di UniCredit a Milano e si è svolto in una formula nuova: un’unica giornata ricca di interventi di esperti di business, economia reale e comportamentale.
La mattinata era dedicata a una sessione plenaria, invece, la sessione pomeridiana era suddivisa in tre aree tematiche più mirate, dedicate rispettivamente a Brand, Product e Retail, seguite dal dibattito conclusivo.
La community di partecipanti all’evento si è confrontata con i contributi di esperti nazionali e internazionali che hanno offerto punti di vista diversi ma interessanti per definire una strategia di mercato che possa risultare efficace e innovativa per sfruttare al meglio i principi delle neuroscienze e applicarli al dominio del marketing.
L’elemento protagonista dei contributi degli esperti è l’emozione del consumatore. Ma cosa significa questo con esattezza e come si applica al marketing? Procediamo con ordine seguendo gli interventi degli esperti.
La giornata è iniziata con l’intervento di Fabio Babiloni, professore di Fisiologia presso l’Università La Sapienza di Roma e direttore scientifico di Brainsigns.
Tramite un salto temporale sino ai tempi dell’Iliade e un graduale ritorno ai giorni nostri, Babiloni ha condotto una riflessione sul modo di agire dell’uomo in oltre 3000 anni di storia dimostrando che, allora come oggi, non abbiamo pieno controllo razionale dei processi cognitivi ed emotivi cui siamo soggetti. Le nostre decisioni sono frutto di un insieme di attitudini di strutture sottocorticali e prettamente corticali, un “grande concerto” non sempre giustificabile a parole. Alla base della scienza del neuromarketing c’è proprio l’emozione provata a livello limbico e le sue tracce possono essere utili per prevedere possibili comportamenti futuri.
Questo significa che l’emozione è misurabile? Proprio così ed è da qui che bisogna partire per implementare le possibilità di acquisto personalizzato.
Foto
I diversi interventi sono risultati utili per entrare nell’ottica di funzionamento delle aziende presentate e capire l’utilità di piccoli cambiamenti nelle strategie di marketing e piccoli gesti come gli omaggi e i gadget che possano fare la differenza. Infatti, nell’ottica del consumatore, questi sono spesso le chiavi di volta per smuoverlo da abitudini di acquisto consolidate.
Seguiva a tutto ciò, il pranzo “sensoriale”, presentato come un momento di rigenerazione cerebrale e fisica, poiché venivano servite portate a base di materie prime che avrebbero avuto effetti positivi sui partecipanti con le loro proprietà benefiche. Il sesamo, per esempio, qui utilizzato, influisce sul rilascio della serotonina nel cervello, migliorando l’umore.
Foto
Durante gli interventi successivi ci si focalizza ancora sul piano emozionale con i contributi di Elissa Moses - CEO Neuro and Behavioural Science Centre - Ipsos USA, Jessica Southard - Senior Manager Consumer and market Insights - Mars Inc., Colin Strong - Global Head of Behavioural Science - Ipsos UK organizzati in una tavola rotonda moderata da Barbara Monteleone di Ottosunove.
Foto
Dopo questo break rigenerante, noi del Termopolio abbiamo scelto di partecipare alla sessione di approfondimento dedicata al Brand con un intervento sulla percezione sensoriale e il Brand Linkage della comunicazione. Poiché dopo pranzo è sempre buona abitudine sorseggiare un buon caffè, il brand protagonista è stato Segafredo. L’azienda ha avviato delle ricerche per posizionarsi sul mercato polacco che ha mostrato interesse per le miscele di caffè italiane. L’obiettivo dell’intervento a cura di Luca Fiorentino - CEO & Founder di OTTOSUNOVE e, Francesco Cantini, Managing Director Northern Europe- Massimo Zanetti Beverage è stato individuare il percorso migliore da compiere per valorizzare i valori aziendali (nel caso di Segafredo, l’italianità del prodotto) e portarli dallo schermo direttamente al consumatore. Come fare? Modificando piccoli ma significativi dettagli, come l’inquadratura o il primo piano su un prodotto e lavorando su quella parte più istintiva e ancestrale del nostro cervello al quale si è fatto riferimento in apertura. In questo caso, l’approccio neuromarketing consente di ottimizzare l’efficacia della comunicazione senza necessariamente stravolgerla.
A seguire il caso National Trust che si occupa della conservazione dei beni storici: Cristina de Balanzo - Walnut Unlimited e Christina Finlay - National Trust, hanno offerto esempi su come siano riusciti ad avvicinare e coinvolgere le persone nella mission della charity aumentando il numero di sostenitori e di fondi disponibili per i progetti lavorando sull’impatto emozionale dei luoghi sotto la loro tutela.
Foto
L’ultima sessione è stata dedicata a un confronto sulle differenze, i punti di vista e i diversi business delle aziende, in un dialogo aperto tra Daniele Manca, Vicedirettore del Corriere della Sera e Matteo Mortellini, Filosofo, economista e Professore all’Università San Raffaele di Milano. In chiusura di questa giornata di lavoro, si intuisce quanto la semplificazione aiuti nella comunicazione. Un metodo efficace è creare storie semplici con pochi personaggi e quindi muoversi sempre nella sfera della semplicità poiché la nostra mente è una macchina che lavora per associazioni. La creazione di messaggi semplici, a prescindere dal canale di diffusione del messaggio finale, stimola risposte positive e il consiglio è dunque sperimentare diverse soluzioni possibili a ogni domanda e richiesta quotidiana delle persone.
In chiusura di giornata, è naturale porsi alcune domande: è lecito utilizzare il neuromarketing? Se è vero che oggi siamo consapevoli del modo di agire del nostro cervello e possiamo creare i messaggi perfetti a misura di consumatore, il problema è scegliere su quali valori puntare come azienda, e su questo, ciascuna può fare la differenza.
 
Foto tratte da: Foto delle autrici.

Share

0 Commenti
Details

    Archivi

    Novembre 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Novembre 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Dicembre 2018
    Ottobre 2018
    Agosto 2018
    Dicembre 2017
    Novembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Luglio 2017
    Giugno 2017
    Maggio 2017
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Febbraio 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016

    Categorie

    Tutti

    Feed RSS

Contatti:
  • Home
  • Rubriche
  • Cookie
  • Chi siamo