Nell’era della globalizzazione il web è lo strumento principale per fare politica e orientare l’opinione pubblica, ma quando di mezzo ci sono Stati esteri come la Russia, forze politiche nazionali e fake news tutto assume un significato diverso.
L’elezione di Trump ha costretto l’opinione pubblica internazionale a rimanere sempre col fiato sospeso, perché l’imprevedibilità del magnate nel far uscire sempre un coniglio nuovo dal cilindro è spiazzante, ed è stato proprio durante la sua campagna elettorale nel 2016 che il mondo è venuto a contatto diretto con le fake news; entrate a pieno titolo nelle cancellerie e nel dibatto dei maggiori paesi occidentali, Italia inclusa. Ed è proprio durante le campagne elettorali che le fake news assumono uno straordinario potere manipolativo.
Non vi è dubbio che le politiche 2018 in Italia saranno all’insegna delle novità. Prima di tutto, pur venuto meno il finanziamento pubblico ai partiti di certo non mancheranno le cene, i comizi, i teatri elettorali, ma al contempo, per sopperire ai deficit di bilancio contestati dai partiti, il mondo di internet, dell’informazione immediata e twitter saranno i maggiori canali di diffusione e propaganda. Non sarà tutto, ma sicuramente il web si rivelerà uno strumento fondamentale per costruire il consenso e cercare fondi, tramite followers, commenti, polemiche e amicizie, la campagna virtual e social lancerà anche in Italia la politica del 3.0, non solo digitale, ma fake-digitale, spalancando le porte a quella fake-politica che discredita e scandalizza gli avversari. E non è tutto! Secondo il New York Times l’Italia sarebbe il prossimo obiettivo della campagna di destabilizzazione avviata tramite le fake news, citando un particolare triangolo che coinvolgerebbe il Movimento Cinque Stelle, Lega Nord e Putin.
Ad oggi, le democrazie occidentali restano degli obiettivi privilegiati per sperimentare la fake-politica, talmente in bilico che basta un giro di notizie per creare scompiglio con estrema disinvoltura. La rete ormai è il canale più appetitoso tramite cui lanciare attacchi virtuali, acquisire informazioni non poi così inviolabili, superare confini virtuali e divulgare notizie fuorvianti. Una guerra ibrida che si sviluppa su più livelli: fisico, diplomatico e cibernetico. E nell’instabilità collettiva che la fa da padrone, è ancora più facile credere al web, soprattutto quando l’informazione non è più qualcosa che richiede una sedia e un po’ di tempo, ma è un’informazione distratta, a portata di pollice sul metrò, in fila per entrare chissà dove, nella rapida pausa tra un’attività e l’altra. E così anche l’Italia diventa un obiettivo sensibile. Joe Biden ex vicepresidente Usa, ha dichiarato, in un articolo pubblicato il 5 dicembre scorso sulla rivista “Foreign Policy” dal titolo “How to stand up to Kremlin”, che il Cremlino abbia influenzato varie campagne politiche, Italia inclusa. Sembrerebbe che proprio Mosca abbia diffuso varie fake news per influenzare lo scorso referendum costituzionale e soprattutto la minaccia non appare finita: anzi, le prossime elezioni 2018 sarebbero giusto nel mirino. Accuse pesantissime che ricadrebbero su Movimento 5 Stelle e Lega Nord, attori italiani che secondo fonti internazionali intratterrebbero particolari contatti con Putin, anche in termini economici e di finanziamento. L’interesse di Putin in questo senso è notevole, le sue politiche di repressione dell’opposizione e il particolare obiettivo di mantenere la leadership e il controllo interno attraverso un’imponente propaganda, potrebbero essere ancora più risolute e stabili se anche l’Occidente iniziasse a traballare, un Occidente così destabilizzato e perciò meno attento ad ostacolarlo. Ed ecco che oltre all’Italia anche in Francia, negli Stati Uniti, in Olanda, in Catalogna ci sarebbe stata la longa manus di Putin. E nonostante il M5S abbia smentito qualsiasi aiuto che fosse italiano o che giungesse dall’Est un dubbio rimane: quanto può una democrazia come la nostra, intaccata da servilismi e corruzione, devastata da continue frammentazioni, insultata e bistrattata quotidianamente, esser pronta a contrastare attacchi cibernetici, ma soprattutto non cadere in tentazione mordendo la mela rossa che viene dell’esterno? Anche perché quando si gioca col potere alla fine tutto è lecito, e allora non spetterebbe forse a noi cittadini educarci e diventare un occhio attento per comprendere il confine tra ciò che è vero e ciò che è falso? O forse vale anche in questo la celebre frase di Oscar Wilde “Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli”? E di certo le Fake News di rumore ne fanno!
Fonti
Il fatto Quotidiano: https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/12/08/biden-russia-ha-agito-per-influenzare-il-referendum-in-italia-e-si-muove-per-sostenere-lega-e-m5s/4026943/ Foreign Affairs: https://www.foreignaffairs.com/articles/2017-12-05/how-stand-kremlin Immagini tratte da: Immagine 1 Fake News: http://www.ilprimatonazionale.it/wp-content/uploads/2017/11/fake-news.jpg Immagine 2 Putin: http://i.huffpost.com/gen/3682868/images/n-VLADIMIR-PUTIN-WINK-628x314.jpg
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Novembre 2020
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