Si è chiusa ieri sera alle 23,00 la possibilità di votare per il referendum abrogativo riguardo la proroga delle concessioni di estrazione di idrocarburi entro le 12 miglia marine. Fin da subito il dubbio non era tanto sulla percentuale del sì o del no, ma sul raggiungimento del quorum. Il referendum infatti avrebbe avuto risultato valido solo al raggiungimento del 50 % di votanti. Questa volta ha votato solo il 31, 19% degli aventi diritto; rimane quindi tutto invariato per quanto riguarda le proroghe già esistenti. Da notare che tra le regioni con la percentuale di votanti più bassa ce ne sono tre che hanno richiesto il referendum: Campania 26,13%, Calabria 26,70%, Sicilia 28,41%. Qualcosa non ha funzionato; seguendo varie fonti, informatiche e non, nell'era dell'informazione facile probabilmente questo risultato non si può imputare alla disinformazione. Le sue radici sono infatti più profonde. Se escludiamo il referendum del 12 e 13 giugno 2011, è dal 1997 che in Italia non viene raggiunto il quorum. Probabilmente questo non è un segno positivo, indice di un popolo che non si esprime, rinunciando a quel diritto e dovere di ogni cittadino, che oggi si dà forse un po' troppo per scontato. Sarebbe importante ricordare che in Italia il suffragio universale maschile si è avuto soltanto nel 1918, mentre quello femminile nel 1945, con grave ritardo rispetto a molti altri paesi. Si sono svolti dibattiti, manifestazioni e proteste, si sono scritti saggi, trattati e opuscoli riguardo questo diritto che da quasi 20 anni non sembra rientrare tra le priorità dei cittadini italiani. Giusto ammettere con rammarico una sconfitta, che sia per un motivo o per un altro, ma forse sarebbe una reazione troppo fine a se stessa. Sarebbe giusto interrogarsi sul perché di questa scelta, o non scelta, come si preferisca interpretarla. Credo che le motivazioni che abbiano spinto a non votare siano molteplici, alcune che sconcertano per la loro banalità per non parlare di vero e proprio menefreghismo e disinteresse, altre forse più ragionate e complesse. In ogni caso quest'Italia bloccata, bloccata anche, se non soprattutto, da se stessa continua a non prendere una decisione; delega, sceglie di non scegliere, ma è veramente questo il modo più efficace per superare questo stato di empasse che si protrae anche da troppo tempo? Link per i risultati del referendum: - http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/18/referendum-trivelle-risultati-si-al-86-ma-non-ce-quorum-affluenza-al-32-solo-la-basilicata-supera-il-50/2645416/ Immagini da:
- Mappa delle concessioni da: https://catchy.cartodb.com/viz/13633cac-f72b-11e5-80db-0ecd1babdde5/public_map
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Novembre 2020
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