Quando gli occhi di un folle incrociano la targa della tua auto, difficilmente riuscirai a scappare da tutta quella violenza. Il primo lungometraggio Cult di un giovane e acerbo Spielberg recensito per voi da Salvatore Amoroso
Il tranquillo e civile David Mann (Dennis Weaver), innocuo commesso, sta percorrendo la lunga e desolata autostrada del Nevada per motivi di lavoro. Il nostro protagonista lungo il suo tragitto s’imbatte in una grande autocisterna che gli ostacola il cammino e decide così di sorpassarla, non sapendo però che la sua innocua azione gli costerà molto ma molto cara. David vivrà un incubo senza fine in cui dovrà cercare di sopravvivere ai ripetuti tentativi di omicidio dell’autista fuori di testa dell’autocisterna killer. Un folle viaggio fatto di alta velocità, inseguimenti e umiliazioni in un crescendo continuo di altissima tensione.
Tratta da una sceneggiatura del maestro dei serial TV americani Richard Matheson, Duel è un road-movie tra i più famosi nel suo genere. La pellicola negli anni ’70 era stata concepita per la televisione ed è per questo che la produzione scelse un giovane regista acerbo appena venticinquenne, fanatico dell’azione e degli horror a basso costo, un certo Steven Spielberg. Gli addetti ai lavori pare che ripetessero allo stesso Matheson: ‘’non preoccuparti della regia, il giovane è in gamba e si farà’’. Quelli furono i suoi primi passi in un cammino costellato di successi e capolavori che lo renderanno una leggenda dell’universo cinematografico. Il successo di Duel, nato inizialmente solo come un piccolo progetto, fu senza dubbio inaspettato, tanto che portò i produttori a chiedere al giovane Spielberg di aggiungere degli effetti visivi all’avanguardia affinchè potessero portarlo al cinema. Inutile dire che fu un clamoroso colpo di genio che portò Duel verso lo status di vero e proprio Cult di genere, tutt’oggi osannato e ancora citato da milioni di fan. Quella del giovane regista di Cincinnati fu una sfida a tutto tondo, sia grafica che psicologica. Portò le telecamere sugli autoveicoli rendendo le inquadrature dinamiche e assolutamente innovative, addirittura volle osare ancora di più posizionandole fisse proprio sopra le ruote, rendendo il tutto più incandescente e adrenalinico. Basti pensare che lo spettatore a volte può percepire una forte sensazione di nausea quasi come se si trovasse invischiato in quelle furibonde lotte su strada. Che dire poi delle ottime inquadrature (cupe e angoscianti) sul finestrino del pilota o sul muso dell’autocisterna sempre in ombra, quasi come se fosse un oscuro veliero guidato dal demonio in persona. La vera sfida fu anche scegliere un attore abbastanza anonimo come Dennis Weaver, capace di incarnare alla perfezione il mite uomo americano comune, onesto e padre di famiglia, che si ritrova invischiato in una situazione anomala e terrificante. L’attore è bravissimo nell’esternare tutta la violenza psico-fisica che prova il protagonista in tutto il film, il suo equilibrio mentale è costantemente messo a dura prova sia dall’angusto contesto del deserto sia dalle situazioni al limite dell’assurdo, come gli sbeffeggiamenti dei maleducati bambini sullo scuola-bus in panne che rendono il tutto ancora più folle ed esasperante. Apprezzato persino dal maestro Fellini che volle incontrare il giovane ma geniale regista di persona per potersi congratulare con lui. Duel, primo lungometraggio di Spielberg rimarrà per sempre nella storia del cinema. É per questo che IlTermopolio ha deciso di proiettarlo Giovedì 24 Novembre nella sua rassegna dedicata alla storia dei Road-Movie Cult. Se ancora non l’avete visto e avete sempre sognato di farlo noi saremmo lieti di avervi come ospiti per condividere insieme a voi una delle pietre miliari della grande industria dei sogni, che ci piace raccontarvi ogni settiama. Al prossimo appuntamento con una nuova recensione, buona lettura e come sempre buon cinema a tutti voi. Immagini tratte da: Locandina: Cinemalato-Wordpress.com Immagine1: ComingSoon.net Immagine2: VirginMedia.Com Immagine3: MoviePlayer.it Immagine4: Blu-ray.com Immagine5: www.Ciak.it
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Marzo 2023
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