IL TERMOPOLIO
  • Home
  • Rubriche
  • Cookie
  • Chi siamo

22/1/2017

È solo la fine del mondo

0 Commenti

Read Now
 
Foto

di Maria Luisa Terrizzi

Foto
DATA USCITA: 07 dicembre 2016
GENERE: Drammatico
ANNO: 2016
REGIA: Xavier Dolan
ATTORI: Léa Seydoux, Marion Cotillard, Vincent Cassel, Gaspard Ulliel, Nathalie Baye
SCENEGGIATURA: Xavier Dolan
FOTOGRAFIA: André Turpin
MONTAGGIO: Xavier Dolan
MUSICHE: Gabriel Yared
PRODUZIONE: Sons of Manual, MK2 Productions, Téléfilm Canada
DISTRIBUZIONE: Lucky Red
PAESE: Canada, Francia
DURATA: 95 Min


Vita, amore e morte sono intrecciati come in una sinfonia in un film dove tutto accade in poche ore. Un’atmosfera cupa, rasserenata da pochi sprazzi di luce, lì dove i ricordi illuminano il buio del presente. E il ticchettio di un orologio a pendolo che, battito dopo battito, scandisce l’irreversibile scorrere del tempo.
Louis (G. Ulliel), omosessuale e scrittore affermato, sta morendo ed è tornato, dopo ben dodici anni di assenza, per dire addio ai suoi cari. Una carrellata di personaggi, emblemi di un’umanità fragile e variegata, circondano e stordiscono un Louis quasi sempre in silenzio.


Foto
Un quadro familiare disastrato in cui a mancare è la capacità di ascoltarsi. Catapultati nella casa della madre Martine (N.Baye), donna frivola e apparentemente superficiale, una terna di personaggi animano la scena. C’è chi, come Antoine (V. Cassel) è arrabbiatissimo con la vita e incapace di perdonare la lontananza fraterna vissuta come un abbondono; chi, come Suzanne (L. Seydoux), è disorientata nei confronti del fratello e della vita perché entrambi le sono ancora sconosciuti; e chi è timida e insicura, come Catherine, la cognata (M. Cotillard), ma conserva – a dispetto degli altri – una forma di sensibilità empatica che le permette di comunicare davvero, anche senza le parole.

Foto
Primissimi piani e inquadrature da dietro colgono le emozioni nei gesti e sui volti degli attori. Il febbrile parlare di personaggi che in fondo non si dicono nulla si placa e, abbassatosi il volume, Louis si estranea da tutti, riappropriandosi dei ricordi legati alla casa e alla sua giovinezza. Sono gli oggetti a risvegliare la memoria. Un vecchio materasso lo riporta lontano nel tempo, quando aveva amato Pierre. Immagini ipnotiche sulle note della psichedelica Une Miss s’immisce, restituiscono per un attimo sollievo al giovane, conducendolo in una dimensione magica, quasi onirica, in cui il tempo, fluido, scorreva felice.  Così come, con in sottofondo la movimentata Dragostei din Tei e sullo sfondo di un cielo azzurrissimo, il flashback in cui Louis gioca felice con Antoine sul verde brillante di un prato. Ma il passato non c’è più.
Foto
Adesso l’incomunicabilità permea il presente e paralizza Louis, assente e in silenzio, in attesa solo di poter andare via. Non c’è speranza che i suoi cambino e che lo riescano a capire. Per loro sarà sempre l’incomprensibile artista verso cui provano sentimenti ambivalenti. Ed ecco allora che le occasioni per raccontarsi naufragano in egoistici monologhi da parte della madre e del fratello.
Foto
Foto
Un susseguirsi di episodi il cui climax è l’ultima cena in cui Antoine esplode in un mix di rabbia, nostalgia e gelosia, movimentando un’atmosfera che anche nei colori sembra infuocata. Louis non è desiderato e deve andare via, cacciato bruscamente mentre cena, tra le urla di Martine e Suzanne che tuttavia sembrano adeguarsi a un finale già scritto.
Triste epilogo in un film in cui la morte non è appena quella fisica, che peraltro Louis non riesce nemmeno ad annunciare benché in qualche modo aleggi nella cupezza della casa. È il vedersi vivere, già morendo, nell’assenza di comprensione, di empatia e nella generale incomunicabilità della sgangherata famiglia, eccezion fatta per la sintonia di sguardi che Louis scambia con la cognata Catherine, estranea eppure così vicina, più di quanto non lo siano i consanguinei.

Foto
Foto
Due soli giorni per impattare con la crudezza di una realtà familiare immutabile per un personaggio che porta su di sé il peso saputo di una fine imminente. Ispirato all’omonima pièce teatrale di Jean-Luc Lagarge, Xavier Dolan, a due anni dal toccante Mommy, ci regala un altro capolavoro che ha peraltro vinto il Gran Prix Speciale della Giuria a Cannes 2016. Una sensibilità registica che indaga, con acutezza e lucidità, il dramma personale di un uomo senza mai cadere nel patetico. Un film che scuote lo spettatore, tenendolo incollato a ogni silenzio, a ogni sguardo e cambio di inquadratura. Impeccabile dal punto di vista stilistico-formale con un’estetica curatissima che in certi punti strizza l’occhio al videoclip e agli stilemi tipici della pubblicità. Cast particolarmente ispirato e splendida la colonna sonora: da Miss You dei Blink 182 e Dragostea Din Tei degli O-Zone, passando per Natural Blues di Moby, fino alla sincopata Home is where it hurts di Camille, che nel ritmo come nel titolo sintetizza perfettamente lo stato d’animo di martellante e drammatica attesa che pervade la commovente sesta pellicola di Xavier Dolan.

Immagini tratte da:
sopralerighe.it
nanopress.it
filmtv.it
ricercalo.it
wired.it
filmtv.it
leganerd.com
Silenzio-in-Sala.com

Share

0 Commenti



Lascia una Risposta.

Details

    Archivi

    Marzo 2023
    Febbraio 2023
    Dicembre 2022
    Novembre 2022
    Ottobre 2022
    Agosto 2022
    Luglio 2022
    Giugno 2022
    Maggio 2022
    Aprile 2022
    Marzo 2022
    Febbraio 2022
    Gennaio 2022
    Dicembre 2021
    Novembre 2021
    Ottobre 2021
    Settembre 2021
    Agosto 2021
    Luglio 2021
    Giugno 2021
    Maggio 2021
    Aprile 2021
    Marzo 2021
    Febbraio 2021
    Gennaio 2021
    Dicembre 2020
    Novembre 2020
    Ottobre 2020
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Febbraio 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Novembre 2019
    Ottobre 2019
    Settembre 2019
    Agosto 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Novembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Agosto 2017
    Luglio 2017
    Giugno 2017
    Maggio 2017
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Febbraio 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016

    Categorie

    Tutti

    Feed RSS

Contatti:
  • Home
  • Rubriche
  • Cookie
  • Chi siamo