Prima di salutare il 2016 abbiamo chiesto alle nostre penne di scegliere le loro due pellicole preferite, dalla sorpresa Jeeg Robot di Mainetti al macabro The Witch.
La rubrica Cinema del IlTermopolio ci teneva a distinguersi dal resto delle webzines odierne. Basta con le solite classifiche di fine anno dove a trionfare sono sempre gli scontati titoli di massa, i franchise multimilionari o le pellicole troppo politically correct. In quest’epoca fatta di autori “copia e incolla” abbiamo deciso di dare voce alla nostra variegata e colorata redazione, coraggiosa e controcorrente. Composta da ragazzi che si son conosciuti quasi per caso e hanno deciso insieme di dare voce alla cultura, in un’epoca dove purtroppo l’arte e la passione sono state troppo frettolosamente sostituite da uno schermo “touch” o dalla sfrenata omologazione di massa. La forza dell’arte, con le sue forme e i suoi colori, le immagini di uno schermo in bianco e nero, il mattarello sporco di farina o le pagine aperte di un libro usurato devono essere il regalo più bello per le generazioni che verranno. Il confronto e la diversità nasce dall’amore per la cultura ed è proprio per questo che abbiamo voluto chiedere alle nostre “penne” i loro due film preferiti di quest’anno. Non abbiamo voluto stilare una classifica fatta di numeri e posizioni, benchè la tentazione fosse davvero forte, ma abbiamo voluto distinguerci e detto fra noi eravamo veramente curiosi di ascoltare i gusti cinematografici della nostra redazione. L’esito di questo sondaggio è stato davvero inaspettato, come l’enorme successo che il regista romano Gabriele Mainetti (clicca per leggere la nostra intervista all’autore) non attendeva minimamente: Lo Chiamavano Jeeg Robot (clicca per leggere la nostra recensione) infatti è stato il film prediletto dai nostri collaboratori. Il ritorno al cinema di genere in Italia ha portato entusiasmo tra gli appassionati e non solo: l’originalità e un pizzico di furbizia ha visto trionfare il duro lavoro di un autore che si è saputo distinguere, che ha osato ed è riuscito a portare un prodotto nuovo nelle nostre sale. Il resto delle pellicole, come leggerete, è un tripudio di generi differenti, siamo passati dal maldestro panda Po al disturbante e macabro The Witch, che con le sue ambientazioni oscure ha saputo ridare valore e dignità al genere horror. Non sono mancate le pellicole d’autore come l’impegnato Fuocoammare di Gianfranco Rosi (premiato con l’Orso d’Oro a Berlino e che per poco non si ritrovava nella cinquina per la corsa al miglior film straniero), che ha saputo affrontare con sguardo critico il triste fenomeno degli sbarchi a Lampedusa, o Suffragette di Sarah Gavron che ha voluto ricordare alle donne di tutto il mondo quanto è stato dura guadagnare i loro diritti nella Londra del 1912. La redazione ci ha regalato delle inaspettate sorprese, come del resto sa fare la decima musa, il nostro amato cinema, che continua a farci sognare e a regalarci profonde emozioni. La redazione del IlTermopolio vi lascia ai loro titoli preferiti e, per l’ultima volta in questo 2016, ci tenevamo ad augurarvi un sentito buon cinema. I titoli scelti dalla redazione: Salvatore Amoroso (cinema): Neruda di Pablo Larraín e Il Caso Spotlight di Tom McCarthy Olga Caetani (arte): Suffragette di Sarah Gavron e Room di Lenny Abrahamson Carlo Cantisani (musica): The Assassin di Hou Hsiao-Hsien e It Follows di David Robert Mitchell Ilaria Ceragioli (arte): La La Land di Damien Chazelle e Kung Fu Panda 3 di Jennifer Yuh e Alessandro Carloni Eva Dei (cucina): Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti e In guerra e per amore di Pif Ludovica Delfino (letteratura): Doctor Strange di Scott Derrickson e The Witch di Robert Eggers Andrea Di Carlo (letteratura): Macbeth di Justin Kurzel e The Danish Girl di Tom Hooper Paolo Di Vece (cucina): La Pazza Gioia di Paolo Virzì e Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese Enrico Esposito (musica e CapoRedattore): The Witch di Robert Eggers e La Macchinazione di David Grieco Alessandro Ferri (attualità): Fuocoammare di Gianfranco Rosi e The Danish Girl di Tom Hooper Giovanni “Ash” Lacava (scienza): Captain America: Civil War di Anthony e Joe Russo e Café Society di Woody Allen Giovanna “Jo’’ Leonetti (Correttrice di bozze e curatrice del profilo Instagram): L’uomo che vide l’infinito di Matt Brown e Animali Fantastici e Dove Trovarli di David Yates Lorenza Mariggiò (cucina): The Nice Guys di Shane Black e Ave Cesare di Ethan e Joel Coen Alice Marrani (musica): Lo Chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti e Animali Fantastici e Dove Trovarli di David Yates Marco Messina (letteratura e comics): Lo Chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti e The Neon Demon di Nicolas Winding Refn Antonio Monticolo (archeologia e Caporedattore): Doctor Strange di Scott Derrickson e X-Men Apocalypse di Bryan Singer Maria Orsetti (cucina): The Danish Girl di Tom Hooper e The Assassin di Hou Hsiao-Hsien Andrea Petrocca (attualità): Lo Chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti e Nocturnal Animals di Tom Ford Stefano Pipi (letteratura): Lo Chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti e 10 Cloverfield Lane di Dan Trachtenberg Sara Portone (eventi): Animali Fantastici e Dove Trovarli di David Yates e Victor, la storia segreta di Frankestein di Paul McGuigan Vito Rallo (sport): Room di Lenny Abrahamson e The Witch di Robert Eggers Alessandro Rugnone (arte): Lo Chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti e The Witch di Robert Eggers Andrea Samueli (archeologia e Caporedattore): Room di Lenny Abrahamson e The Nice Guys di Shane Black Maria Luisa Terrizzi (cinema): Lo Chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti e Juste la Fin du Monde di Xavier Dolan Lorenzo Vannucci (letteratura): Il caso Spotlight di Tom McCarthy e Rogue One di Gareth Edwards Vanessa Varini (cinema): Lo Chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti e Zootropolis di Byron Howard e Rich Moore Link immagini: Copyright IlTermopolio
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Marzo 2023
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