Grazie alla distribuzione di Lucky Red e della Cineteca di Bologna a distanza di quasi sessanta anni è possibile ammirare in sala uno dei capolavori noir che ha segnato la storia della cinematografia: stiamo parlando di “Ascenseur puor l'échefaud”, ovvero “Ascensore per il patibolo”, tratto dal romanzo di Noël Calef e diretto dal genio Louis Malle. Il regista francese allora venticinquenne, fresco vincitore della Palma d'Oro nel '56 assieme a Jacques Cousteau per il documentario: “Il mondo del silenzio”, realizza una pellicola che spacca lo schermo e folgora lo spettatore con inquadrature innovative e una sceneggiatura che frammenta i dialoghi e lascia spazio a lunghi silenzi, scanditi solo dalla tromba dell'immortale Miles Davis. La trama è ricca di passione e vulnerabilità allo stesso tempo. Julien Tavernier interpretato da Maurice Ronet lavora per conto dell'arrivista e spietato uomo d'affari Simon Carala ma è innamorato perdutamente della splendida consorte di quest'ultimo, Florence, interpretata dalla divina Jeanne Moreau. I due amanti decidono insieme di far fuori il marito e tutto va secondo i piani fino a quando Julien non resterà coinvolto in situazioni molto inattese. La regia è innovativa e ci catapulta in un mondo estremamente reale, dove i protagonisti vagano tra omicidi, tradimenti, menzogne e verità svelate fino ad arrivare al tanto atteso finale classico noir, dove molto spesso l'amore ha un sapore amaro ma fortemente intenso: la rassegnazione alla durezza della vita, l'angoscia e l'amore sono i fili conduttori della pellicola ma non possiamo non parlare della straordinaria colonna sonora, di Miles Davis. ![]() una dimensione nuova alle immagini, “Ascensore per il patibolo” non avrebbe avuto quel successo”. Effettivamente le melodie jazz e la bellezza disarmante di Jeanne Moreau ci fanno vivere un'esperienza intima, sconsolante ma senza dubbio un'esperienza irripetibile. I cultori del cinema, i cinefili, i maniaci estremi della pellicola e ovviamente i giovani che si affacciano solo ora alla scoperta della “settima arte” non possono non cogliere l'imperdibile occasione di andare in sala a godere di una delle opere più belle e preziose dell'intera cinematografia mondiale! Potrei continuare a parlare di questo gioiello senza tempo per ore (non vi nascondo la forte emozione provata in sala dal sottoscritto) ma vi lascio alle parole del pluripremiato Malle, che in una delle sue interviste dichiarò: “È solo quando la memoria viene filtrata dall'immaginazione, che i film arrivano realmente nel profondo dell'anima”. Vi do appuntamento al prossimo film e come al solito io e tutta la redazione de IlTermopolio vi invitiamo con ardore a riempire le sale cinematografiche, a dare libero sfogo alla vostra fantasia e a nutrire la vostra anima di cultura. Immagini tratte da: Immagine 1 (locandina): Eco di Bergamo Immagine 2 : San Marino News
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Giugno 2023
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