di Matelda Giachi
![]()
Genere: Azione, Avventura, Thriller
Anno: 2020 - 2021 Durata: 163 min Regia: Cary Fukunaga Cast: Daniel Craig, Ralph Fiennes, Rami Malek, Léa Seydoux, Naomie Harris, Ben Whishaw, Rory Kinnear, Jeffrey Wright, Dali Benssalah, Ana de Armas, Billy Magnussen, David Dencik, Lashana Lynch Sceneggiatura: Neal Purvis, Robert Wade, Scott Z. Burns, Cary Fukunaga, Phoebe Waller-Bridge Fotografia: Linus Sandgren Montaggio: Tom Cross, Elliot Graham Musica: Hans Zimmer Produzione: Metro-Goldwyn-Mayer (MGM), Eon Productions, Danjaq Distribuzione: Universal Pictures Paese: USA, Gran Bretagna
No Time To Die è il lungo commiato di Daniel Craig a James Bond. Dopo quindici anni e cinque film di onorato servizio, lo 007 più longevo della storia del cinema cede il testimone a un collega ancora ignoto. Ma una cosa è certa, “James Bond tornerà”, lo assicura la didascalia al termine dei titoli di coda. Di fatto Bond pensava già di essere nel pieno godimento della sua pensione, se non che, il passato irrisolto ti insegue sempre, ovunque tu possa andare nel mondo, e finisce per farti tornare ancora in servizio per un’ultima missione.
Un cerchio che si chiude: con quest’ultimo film si porta a compimento quel processo di cambiamento che Craig ha introdotto per la prima volta nel personaggio. Il suo è un agente 007 più umano, fallibile, che invecchia, ha sentimenti, si scontra col proprio dolore. Si innamora. Un’evoluzione comunque rispettosa, che non si permette di snaturare un personaggio iconico che, dal 1962, porta al cinema generazioni di appassionati. Umano ma sempre sfrontato, arrogante, spericolato, amante delle belle donne. Di innata eleganza e fedele al suo drink Martini più che a qualsiasi donna. Difficile dire di più su No Time To Die senza rischiare di svelare segreti che spetta rivelare solo alla sala, ma un Bond bello così forse neanche ce lo aspettavamo, quasi il migliore della sua era.
Come James Bond, Daniel Craig rimane secondo solo a Sean Connery, che comunque lo stacca di poco. A convincere è l’intero cast su cui però spicca l’ormai amica Ana De Armas; bella più che mai, buca lo schermo e rimane impressa anche per la sua capacità di passare da un’assoluta leggerezza all’essere tostissima nel giro di un secondo. La sua scena è una sola, peccato, avrebbe meritato l’intero film, ma lei se la prende tutta, si rende protagonista. E’ comunque la componente femminile in generale che acquista spazio, inteso non solo come tempo scenico ma come spessore di personaggi, rimanendo però immune al femminismo becero. Sono donne con la licenza di essere belle e in gamba allo stesso tempo; di essere femminili ma anche delle vere combattenti. La presenza di una donna si fa sentire anche alla regia, sicuramente più ricca di complessità e di un tocco di tenerezza, senza che però vengano meno scene d’azione per le quali non si può che rendere onore agli stunts. Bellissima la fotografia, con riprese eccezionali che traggono vantaggio anche dalla suggestività di location come la nostra Matera, la città dei Sassi. Alle musiche un nome da poco come quello di Hans Zimmer. Unica pecca forse un Rami Malek inquietante ma poco sfruttato. Rispetto al passato, il suo è un cattivo piuttosto debole.
È un finale di serie che si è fatto attendere, che ha sofferto rinvii inevitabili, perché la distribuzione online in piena pandemia non era opportuna, non solo per necessità assoluta di grande schermo, ma anche per motivi di trama. Un finale col botto, inaspettato, che mixa azione e introspezione con pennellate di horror e noir. Certamente un po’ tanto lungo, ma in modo perdonabile. Un’uscita di scena in grande stile che lascia un’eredità difficilissima da raccogliere. In barba ai detrattori di Craig.
È un finale di serie che si è fatto attendere, che ha sofferto rinvii inevitabili, perché la distribuzione online in piena pandemia non era opportuna, non solo per necessità assoluta di grande schermo, ma anche per motivi di trama. Un finale col botto, inaspettato, che mixa azione e introspezione con pennellate di horror e noir. Certamente un po’ tanto lungo, ma in modo perdonabile. Un’uscita di scena in grande stile che lascia un’eredità difficilissima da raccogliere. In barba ai detrattori di Craig. Voto: 8
Immagini tratte da:
www.cinema.everyeye.it www.leganerd.com www.007.com www.madmass.it www.comingsoon.it
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Marzo 2023
Categorie |