IL TERMOPOLIO
  • Home
  • Rubriche
  • Cookie
  • Chi siamo

3/10/2021

007 NO TIME TO DIE - La recensione

0 Commenti

Read Now
 
di Matelda Giachi
Foto
Genere: Azione, Avventura, Thriller         
Anno: 2020 - 2021
Durata: 163 min
Regia: Cary Fukunaga
Cast: Daniel Craig, Ralph Fiennes, Rami Malek, Léa Seydoux, Naomie Harris, Ben Whishaw, Rory Kinnear, Jeffrey Wright, Dali Benssalah, Ana de Armas, Billy Magnussen, David Dencik, Lashana Lynch
Sceneggiatura: Neal Purvis, Robert Wade, Scott Z. Burns, Cary Fukunaga, Phoebe Waller-Bridge
Fotografia: Linus Sandgren
Montaggio: Tom Cross, Elliot Graham
Musica: Hans Zimmer
Produzione: Metro-Goldwyn-Mayer (MGM), Eon Productions, Danjaq
Distribuzione: Universal Pictures
Paese: USA, Gran Bretagna

No Time To Die è il lungo commiato di Daniel Craig a James Bond. Dopo quindici anni e cinque film di onorato servizio, lo 007 più longevo della storia del cinema cede il testimone a un collega ancora ignoto. Ma una cosa è certa, “James Bond tornerà”, lo assicura la didascalia al termine dei titoli di coda. Di fatto Bond pensava già di essere nel pieno godimento della sua pensione, se non che, il passato irrisolto ti insegue sempre, ovunque tu possa andare nel mondo, e finisce per farti tornare ancora in servizio per un’ultima missione.
Foto
Un cerchio che si chiude: con quest’ultimo film si porta a compimento quel processo di cambiamento che Craig ha introdotto per la prima volta nel personaggio. Il suo è un agente 007 più umano, fallibile, che invecchia, ha sentimenti, si scontra col proprio dolore. Si innamora. Un’evoluzione comunque rispettosa, che non si permette di snaturare un personaggio iconico che, dal 1962, porta al cinema generazioni di appassionati. Umano ma sempre sfrontato, arrogante, spericolato, amante delle belle donne. Di innata eleganza e fedele al suo drink Martini più che a qualsiasi donna. Difficile dire di più su No Time To Die senza rischiare di svelare segreti che spetta rivelare solo alla sala, ma un Bond bello così forse neanche ce lo aspettavamo, quasi il migliore della sua era.
Foto
Come James Bond, Daniel Craig rimane secondo solo a Sean Connery, che comunque lo stacca di poco. A convincere è l’intero cast su cui però spicca l’ormai amica Ana De Armas; bella più che mai, buca lo schermo e rimane impressa anche per la sua capacità di passare da un’assoluta leggerezza all’essere tostissima nel giro di un secondo. La sua scena è una sola, peccato, avrebbe meritato l’intero film, ma lei se la prende tutta, si rende protagonista. E’ comunque la componente femminile in generale che acquista spazio, inteso non solo come tempo scenico ma come spessore di personaggi, rimanendo però immune al femminismo becero. Sono donne con la licenza di essere belle e in gamba allo stesso tempo; di essere femminili ma anche delle vere combattenti. La presenza di una donna si fa sentire anche alla regia, sicuramente più ricca di complessità e di un tocco di tenerezza, senza che però vengano meno scene d’azione per le quali non si può che rendere onore agli stunts. Bellissima la fotografia, con riprese eccezionali che traggono vantaggio anche dalla suggestività di location come la nostra Matera, la città dei Sassi. Alle musiche un nome da poco come quello di Hans Zimmer. Unica pecca forse un Rami Malek inquietante ma poco sfruttato. Rispetto al passato, il suo è un cattivo piuttosto debole.
Foto
È un finale di serie che si è fatto attendere, che ha sofferto rinvii inevitabili, perché la distribuzione online in piena pandemia non era opportuna, non solo per necessità assoluta di grande schermo, ma anche per motivi di trama. Un finale col botto, inaspettato, che mixa azione e introspezione con pennellate di horror e noir. Certamente un po’ tanto lungo, ma in modo perdonabile. Un’uscita di scena in grande stile che lascia un’eredità difficilissima da raccogliere. In barba ai detrattori  di Craig.
È un finale di serie che si è fatto attendere, che ha sofferto rinvii inevitabili, perché la distribuzione online in piena pandemia non era opportuna, non solo per necessità assoluta di grande schermo, ma anche per motivi di trama. Un finale col botto, inaspettato, che mixa azione e introspezione con pennellate di horror e noir. Certamente un po’ tanto lungo, ma in modo perdonabile. Un’uscita di scena in grande stile che lascia un’eredità difficilissima da raccogliere. In barba ai detrattori  di Craig.
Voto: 8
Foto
Immagini tratte da:
www.cinema.everyeye.it
www.leganerd.com
www.007.com
www.madmass.it
www.comingsoon.it

Share

0 Commenti



Lascia una Risposta.

Details

    Archivi

    Marzo 2023
    Febbraio 2023
    Dicembre 2022
    Novembre 2022
    Ottobre 2022
    Agosto 2022
    Luglio 2022
    Giugno 2022
    Maggio 2022
    Aprile 2022
    Marzo 2022
    Febbraio 2022
    Gennaio 2022
    Dicembre 2021
    Novembre 2021
    Ottobre 2021
    Settembre 2021
    Agosto 2021
    Luglio 2021
    Giugno 2021
    Maggio 2021
    Aprile 2021
    Marzo 2021
    Febbraio 2021
    Gennaio 2021
    Dicembre 2020
    Novembre 2020
    Ottobre 2020
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Febbraio 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Novembre 2019
    Ottobre 2019
    Settembre 2019
    Agosto 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Novembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Agosto 2017
    Luglio 2017
    Giugno 2017
    Maggio 2017
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Febbraio 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016

    Categorie

    Tutti

    Feed RSS

Contatti:
  • Home
  • Rubriche
  • Cookie
  • Chi siamo