8/5/2023 "5 maggio 1998: 25 anni dopo" racconta la tragica alluvione che colpì la città di SarnoRead Nowdi Enrico Esposito Si intitola "5 maggio 1998: 25 anni dopo" il docufilm realizzato dallo Studio Nubes e dall'istituto comprensivo statale "Sarno Episcopio" e da oggi disponibile in visione gratuita su Youtube. Un progetto ideato dal personale dirigenziale e docente della scuola per riempire un importante vuoto informativo sulla gravissima sciagura che colpì la città della provincia di Salerno e i vicini comuni di Bracigliano, Siano e Quindici. Furono 161 le vittime della tremenda alluvione che in particolare devastò la frazione sarnese di Episcopio attraverso diverse colate di fango provenienti dal Monte Saretto. Alle 17 del pomeriggio il fango cominciò a scendere dalla montagna raccogliendo metricubi di acqua depositatisi da diverso tempo e gonfiati dalle piogge battenti delle giornate precedenti. Ci furono i primi disagi alle persone e case ma nonostante questo la gravità della situazione non fu compresa e alle ore 24 arrivò la frana più rovinosa, la bastarda che produsse il caos apocalittico e una ferita impossibile da dimenticare. Anche oggi a 25 anni di distanza, quando a ricordare cause ed effetti di quella giornata maledetta sono proprio coloro che non ne hanno memoria perché non ancora parte di questo mondo. Nel docufilm, insieme alla voce narrante di Simona Tortora, sono gli alunni della scuola secondaria di I grado "Sarno Episcopio" a tessere i fili di un ricordo freschissimo seppur risalente a un quarto di secolo fa.
I registi Elio De Filippo e Jessica Squillante affidano in questo documentario di oltre 30 minuti il microfono e le riflessioni a generazioni differenti tra loro, ma fortemente legate nella memoria, nella ricostruzione e nella riconsiderazione. Le testimonianze dei sopravvissuti alla tragedia gettano sull'intera vicenda uno sguardo lungo per l'appunto venticinque anni, partendo da quelle ore fatali sino ad arrivare alle inevitabili domande che ancora oggi attanagliano la loro mente: "perché sono stato risparmiato proprio io?". Dubbi devastanti, ai quali però la risposta è condivisa e contiene un messaggio volto alla vita. Tra le persone intervistate si annoverano le voci raccolte da punti di vista variegati: le insegnanti della scuola dell'epoca, la giornalista di Telenuova Patrizia Sereno che trasmette un messaggio estremamente intimo dell'accaduto. Le musiche di Luca De Filippo accompagnano in modo sommesso il mosaico di immagini, voci e silenzi, nel rigoroso rispetto di una tragedia collettiva e privatamente assimilata dagli abitanti di Sarno di oggi e di allora. L'intento di "5 maggio 1998: 25 anni dopo" di rendere le nuove generazioni consapevoli di un evento a suo modo storico per la loro città è ben riuscito per merito soprattutto della grande solidarietà e positività espressa dai volti e dalle parole dei suoi giovanissimi narratori. La melodia delle loro voci ancora bambine diventa quella di tutti noi che un tempo parlavamo in quel modo. Compreso il sottoscritto che la notte del 5 maggio 1998 l'ha trascorsa lì a Sarno, senza sapere di perdere in quei momenti, a non molto strade di distanza, tanti suoi concittadini. Per colpa di una disinformazione cieca, di un uomo generalmente ignorante nei confronti della natura: prima per averla distrutta e sbeffeggiata, e poi per averla invece sottovalutata.
Immagini tratte da foto di Jessica Squillante
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Giugno 2023
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