Ogni epoca ha il suo mezzo di intrattenimento peculiare e, nel corso dei decenni, il podio si è plasmato per accogliere programmi radiofonici, film di ogni genere, reality show e, per l’appunto, serie TV. Negli ultimi anni, con l’avvento del web, il fruitore medio di episodi seriali ha potuto accedere in qualsiasi momento ai contenuti che più amava: è nata la pratica del binge-watching, anche grazie alla diffusione di servizi come Netflix. Un po’ spinti dalla curiosità verso un mezzo nuovo, un po’ per la varietà del catalogo che il noto servizio streaming offre, un po’ per il rapporto qualità prezzo, a partire dalla fine del 2015 gli italiani si sono abbonati in massa, dando una prova ulteriore di quello che è evidente da diversi anni: le serie TV stanno surclassando il cinema. Lo stanno facendo, peraltro, attraverso gli stessi mezzi che hanno reso grande la settima arte, attraverso la creazione di un dialogo florido che ha portato registi di fama internazionale a confezionare piccoli gioiellini seriali e, in generale, una maggiore attenzione ad elementi che prima (con le dovute eccezioni) venivano sacrificati. Oggi vogliamo consigliarvi alcune serie uscite nel 2016 che, secondo noi, vale la pena recuperare, magari approfittando delle festività.
3 serie da iniziare Stranger Things
La serie che, fin dalla sua data di uscita (luglio 2016), ha fatto parlare di sé. Stranger Things ha saputo fondere tanti clichè per creare un prodotto eccellente e fresco, che sprizza anni ‘80 da tutti i pori. Un po’ Twin Peaks, un po’ Piccoli brividi, un po’ (tanto!) sci-fi vecchio stile, riesce a tenere attaccati allo schermo sia i più nostalgici che i non. Menzione d’onore per il cast, che comprende attori giovanissimi affiancati da star del calibro di Winona Ryder.
LOVE Sbarcata su Netflix qualche giorno dopo San Valentino, la serie ruota attorno ai due protagonisti, Gus e Mickey: lui un nerd che nel tempo libero compone canzoni per film che non ne prevedevano, lei una ragazza incasinata e alcolista. Non lasciatevi ingannare, però: Love non è una commedia romantica. Con uno stile che ricorda un po’ Man Seeking Woman (pur tralasciando gli elementi paranormali), la serie mostra in maniera realistica le mille sfaccettature dell’amore, che non è mai davvero semplice come Hollywood sembrerebbe mostrare. Interessante e acuto anche il modo in cui viene affrontata la dipendenza da alcool e droghe. Si attendono sviluppi per la seconda stagione, già annunciata da Netflix. Easy Di relazioni, amore e sesso parla anche questa serie, sempre prodotta da Netflix e online da settembre. Easy è formata da otto episodi autoconclusivi che hanno in comune la location: Chicago. Il cast corale, che comprende Orlando Bloom e Emily Ratajkowski, interpreta persone comuni alle prese con la loro quotidianità. In sostanza, la serie è esattamente quello che dichiara di essere, già a partire dal titolo: un insieme di storie semplici, in grado di mostrare spaccati di vite qualsiasi, dimostrando come anche la più tranquilla e abitudinaria delle realtà può nascondere aneddoti… piccanti! 2 serie da recuperare Orange is the New Black (quarta stagione) Ennesima serie originale targata Netflix, Orange is the New Black diventa una droga dopo pochi episodi. La condanna a un anno di prigione della protagonista (una classica wasp della middle class americana) diventa un pretesto per esplorare il micro-universo delle carceri americane. OITNB, però, fa molto più di questo: con un tono spontaneo, riesce a fare immedesimare lo spettatore in personaggi appartenenti a realtà diverse, avvicinandolo a tematiche come quella del razzismo, del sessismo e dell’omo-transfobia senza la pretesa di impartire lezioni morali. La quarta stagione è, insieme alla terza, la più corale e, per certi versi, differisce dal resto della serie, quasi come se l’intenzione dei creatori fosse quella di dare una svolta al corso degli eventi. Stringe il cuore e mozza il fiato. Ne vale la pena. Bojack Horseman (terza stagione)
Bojack Horseman è quella serie che, quando si inizia a seguire, sembra un semplice “cartone animato” un po’ grottesco, ma a poco a poco si rivela essere un magistrale affresco di cosa significhi essere famosi, sofferenti, dipendenti, fuori luogo (o tutte queste cose assieme). Finora nessuno show, specie animato, era riuscito a fotografare in modo così straziante e lucido la solitudine. La terza stagione andrebbe consigliata anche solo per l’episodio “Fish Out of Water” (3x04), quasi interamente muto ma carico di significato. Chi mai avrebbe potuto immaginare che sarebbe bastato un cavallo antropomorfo e un giovane perdigiorno con la voce di Aaron Paul (Jesse Pinkman di Breaking Bad e produttore di BH) per comunicare in modo così diretto con l’animo umano?
Per approfondire: https://www.vice.com/it/article/bojack-horseman-netflix-fish-out-of-water-miglior-episodio Immagini tratte da: http://redcarpetrefs.com/wp-content/uploads/2016/11/download-2.jpeg http://recuerdosfilms.com/wp-content/uploads/2016/02/love_season_1_netflix.jpg http://www.flixfilm.dk/wp-content/uploads/2016/09/easy-netflix-series.jpg https://scontent.cdninstagram.com/t51.2885-15/sh0.08/e35/13166847_775429085889915_2077423907_n.jpg?ig_cache_key =MTI1Mzg2NTgyMjg1NDI1ODc3MA%3D%3D.2 http://cdn.collider.com/wp-content/uploads/2016/07/bojack-horseman-season-3.png
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Giugno 2023
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