di Federica Gaspari Alla scoperta degli scorci stellari di Los Angeles, città che diventa assoluta protagonista – sin dal titolo - del film del 2016 del regista Damien Chazelle.
L’intera California è da sempre culla della settima arte. In particolare, Los Angeles, con le leggende moderne e talvolta dannate di Hollywood, sin dai lontani anni Venti è un microcosmo brulicante di storie, immaginazione e sogni che prendono forma su pellicola grazie a grandi artisti, le famose stelle del cinema. Questa City of Stars nell’immaginario popolare accorcia le distanze tra realtà e fantasia, nutrendosi costantemente – e spesso voracemente – delle ambizioni di sognatori. Un titolo cinematografico degli anni Dieci di questo nuovo millennio della settima arte, tuttavia, ha saputo trovare una chiave di lettura differente sull’atmosfera e la storia di questa città, riscoprendone l’animo più appassionato e intimo attraverso luoghi insoliti divenuti istintivamente di culto. La La Land trova nella città da cui prende il nome una protagonista carismatica e vivace, ricca di sfumature e imprevedibile nelle sue svolte. Risulta difficile allora stupirsi se, poco dopo l’uscita in sala, il sindaco della città ha definito il film di Damien Chazelle “la migliore lettera d’amore per far riscoprire i luoghi di Los Angeles”. Cinefili e non di tutto il mondo sono rimasti incantati davanti a location in cui tradizione hollywoodiana e moderna mitologia in cellulosa si intrecciano dando vita a un percorso cult da vivere sia su schermo che tra le strade losangeline.
È il momento, allora, di accorciare le distanze tra cinema e realtà con un viaggio nella città dei sognatori al fianco di Mia e Sebastian!
Los Angeles, metropoli estremamente dinamica ed eclettica, vede in movimento ogni giorno, migliaia, addirittura milioni di persone. Ai quattro milioni di residenti, infatti, si aggiungono quotidianamente i pendolari dei distretti confinanti che raggiungono il centro vitale della città per impegni lavorativi e – perché no? – sogni nel cassetto da realizzare. In questo contesto La La Land muove i suoi primi passi su quattro ruote in corrispondenza del Judge Harry Pregerson Interchange, mastodontico svincolo autostradale tra Inglewood e South Gate. Le riprese dell’incredibile scena di apertura sulle note di Another Day of Sun hanno richiesto nell’estate del 2015 la chiusura di alcune corsie per un intero weekend. Proseguendo da sud a nord proprio lungo la Route 110 è possibile raggiungere gli Hollywood Studios in cui è stata allestita appositamente per le riprese la caffetteria in cui lavora Mia, il personaggio di Emma Stone. Rimanendo perfettamente coerente con la posizione delle varie location a Los Angeles nonché delle stesse dinamiche narrative del film, anche l’abitazione della protagonista, palcoscenico della sequenza di Someone in the Crowd, può essere raggiunta dalla Route 110 tornando verso sud, in direzione Long Beach, città meno glamour di LA ma sicuramente altrettanto frequentata da grandi star.
La serata malinconica di Mia che precede il secondo incontro con l’altro protagonista del film Sebastian, interpretato da Ryan Gosling, riporta l’azione a nord di Los Angeles, nei pressi di Burbank. Dopo aver mostrato l’angolo del murales “You are the star” – ora divenuto luogo di pellegrinaggio dei fan! - a est di Hollywood, l’obiettivo infatti indugia sugli eleganti interni dello Smoke House Rest, ristorante e punto di ritrovo di registi e attori leggendari sin dagli albori degli Studios. Proprio nell’ampio salone del locale, nel film Seb suona annoiatamente alcuni motivi natalizi e, dopo un’improvvisazione jazz poco apprezzata dal gestore, si allontana indispettito. La vera storia tra i due protagonisti, tuttavia, inizia davvero solo dopo l’iconica festa anni Ottanta, con l’uscita nei pressi del Van Beek, il ristorante samba&tapas mal sopportato da Sebastian. Tale luogo nella realtà è il The Magnolia Theatre, monumento dell’intrattenimento di Los Angeles, tra cinema e musica. Il momento più iconico del lungometraggio, tuttavia, è stato impresso su pellicola solamente più a sud di Burbank, presso l’ormai simbolico Cathy’s Corner, entrato definitivamente nell’immaginario comune grazie al numero danzante dei due protagonisti sotto le stelle.
Il vero animo jazz della città e del film stesso risiede nei pressi di Hermosa Beach, a sud ovest di LA. Sulle rive dell’Oceano Pacifico sorge la leggenda del Lighthouse Café, locale cult non solo per il protagonista che introduce Mia a questo genere musicale ma per tutti gli appassionati di jazz del mondo. A pochi passi da questo luogo, fortunati turisti possono riconoscere anche l’Hermosa Beach Pier, il molo lungo cui Sebastian intona il motivo cardine del film, “City of Stars”.
Dopo questo scorcio romantico a pochi passi dalle spiagge losangeline, il film fa una breve tappa a nord di Beverly Hills nel sofisticato Jar Restaurant dove Mia, annoiata dai discorsi del fidanzato e degli amici, realizza finalmente di voler dare una nuova svolta alla sua vita, lasciando il locale e inseguendo i suoi sogni da attrice al fianco di Sebastian. I due protagonisti si riuniscono quindi presso il Rialto Theatre, storico cinema a nord est di Los Angeles nonché oggetto di venerazione di molti registi, tra cui Quentin Tarantino che purtroppo, però, non sono riusciti a impedire nel 2010 la chiusura definitiva della sua unica sala cinematografica. L’occasione della nostalgica proiezione di Gioventù Bruciata porta tuttavia il duo attoriale in un altro luogo culto della città, l’Osservatorio Griffith che negli anni è diventato una dei siti più rappresentati tra piccolo e grande schermo.
Dopo la romantica sequenza del ballo tra le stalle, La La Land mostra una gioiosa sequenza che ripercorre i momenti più felici dell’innamoramento di Mia e Sebastian, ritraendo passeggiate lungo il Colorado Street Bridge a Pasadena, le peculiari Watts Towers che svettano a South Gate e infine l’Angels Flight, la caratteristica funicolare nel centro di Los Angeles. L’idillio, tuttavia, si infrange nel corso del concerto dei Messengers, band a cui si unisce Sebastian, al El Rey Theatre, palcoscenico di grandi tour musicali a sud di Hollywood. In questa occasione Mia inizia a pensare che il fidanzato sia sceso a compromessi per il suo sogno, rinunciando alle grandi ambizioni per celebrare il vero jazz. Questa epifania e le delusioni raccolte in occasione del suo primo spettacolo teatrale con platea quasi vuota al Fais Do Do nascosto tra le strade del quartiere di West Adams, spingono Mia a mettere in discussione la storia con Seb, portando a una prima rottura.
Dopo diversi alti e bassi, i due protagonisti scelgono infine di percorrere strade separate per inseguire i propri sogni con serenità. Un ultimo incontro fortuito chiude però il film presso Long Beach, proprio a pochi isolati di distanza dalla location della casa di Mia dove tutte le grandi ambizioni hanno iniziato a prendere vita. Gli interni del The Blind Donkey, infatti, fanno intrecciare per un’ultima volta le vite dei due al Seb’s, il sogno finalmente realizzato di un locale jazz vecchio stile. Sulle note di un’appassionata composizione al pianoforte, Mia e Sebastian immaginano allora di vivere attimi e ricordi mai vissuti, viaggiando con la fantasia anche oltreoceano attraverso sequenze musicali e colorate. Con questo grande epilogo, Chazelle corona un gioiellino della settima arte, un classico moderno che, anche attraverso una scelta oculata e appassionata delle location e dei set, è entrato definitivamente nel cuore di ogni cinefilo che ama viaggiare anche solo con l’immaginazione. A questo link è possibile visualizzare e scaricare una versione stampabile del poster-mappa del film. Risorse: www.lionsgate.com www.movie-locations.com www.seeing-stars.com Dati mappa: Utenti di www.openstreetmap.com
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Marzo 2023
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