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GENERE: Commedia
ANNO: 1969 REGIA: Alberto Sordi ATTORI: Alberto Sordi, Monica Vitti, Silvano Tranquilli, Laura Adani, Ugo Gregoretti, Mariolina Cannuli, Maurizio Davini, Néstor Garay, Gaetano Imbrò, Karl-Otto Alberty SCENEGGIATURA: Rodolfo Sonego, Tullio Pinelli, Alberto Sordi FOTOGRAFIA: Carlo Di Palma MONTAGGIO: Franco Fraticelli MUSICHE: Piero Piccioni PRODUZIONE: GIANNI HECHT LUCARI PER DOCUMENTO FILM DISTRIBUZIONE: COLUMBIA CEIAD PAESE: Italia DURATA: 124 Min FORMATO: TECHNICOLOR
Come la prendereste se la vostra metà vi confessasse a chiare lettere: «Amore mio aiutami, amo un altro!»?
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Poche e semplici parole che rimbombano, violente, alle orecchie di Giovanni, marito fedele e fin troppo premuroso, alle prese con la sbandata amorosa della capricciosa Raffaella. Dieci anni di matrimonio, un figlio e la lettura, in un giorno qualunque, di una notizia sul giornale: “Omicidio passionale: uomo uccide la moglie credendo di essere stato tradito”. Di qui, le tante riflessioni dell’ingenuo Giovanni: un rapporto sano dovrebbe essere improntato sulla sincerità, «cosa c’è di tanto delicato che moglie e marito non possano dirsi?». Ed è subito accontentato: «Mi sono presa una sbandata per un altro!» - risponde candidamente Raffaella.
Cosa fare? Un marito senza pregiudizi e anticonformista appoggerebbe la moglie in tutto. E allora giù ad ascoltare ore e ore i racconti su Valerio, l’affascinante fisico del CNR di cui la donna è segretamente invaghita, pronto a comprenderla, ad accontentarla e addirittura a consolarla quando all’improvviso l’uomo sparisce. Giovanni spera che le cose si sistemino e che si tratti solo di una passeggera sbandata. Ma la situazione è più grave di quanto immagini: la donna è malata. Sì, malata d’amore. E quanto più il sentimento non è appagato, quanto più somatizza e gli arti le si bloccano continuamente. ![]()
Se le moderne teorie razionali sui rapporti di coppia non funzionano, non sarà forse il caso di passare alle maniere forti? Arrivano le botte che danno libero sfogo alla rabbia e alla gelosia repressa (celeberrime sono le scene di un Sordi furibondo e di una Vitti insanguinata, sul lungomare di Ostia). E le cose per un certo periodo sembrano funzionare nuovamente.
Ma basta solo una telefonata a turbare l’equilibrio riconquistato: è Valerio e desidera vedere Raffaella. Con una scusa, la donna convince il povero marito a portarla in crociera in Spagna. Un periodo di riposo è quello che ci vuole. In realtà- guarda caso! - nella stessa crociera si trova anche il fisico. Questa volta Raffaella appagherà il suo inguaribile amore, consumando il tradimento. La caparbia e stoica pazienza di Giovanni crolla: tenta il suicidio, salvandosi per miracolo dopo la lavanda gastrica.
Amore mio aiutami (1969, regia di A. Sordi) è una classica commedia all’italiana che segna la consacrazione della Vitti ed è peraltro il primo film in cui la coppia Sordi-Vitti recita insieme (verranno in seguito Polvere di stelle e di Io so che tu sai che io so), mostrando fin da subito un indiscusso affiatamento. Le foto felici del matrimonio sono gli oggetti su cui, a inizio film, indugia la camera da presa -sulle note delle accattivanti atmosfere create dalle musiche di Piero Piccioni- mostrando il quadretto della coppia felice, con la moglie premurosa che porta la colazione a letto al marito. Un inizio assolutamente in contrasto con il prosieguo della pellicola che indaga le sfumature dei sentimenti della coppia. Giovanni, marito paziente e innamorato, pronto a sopportare stoicamente l’agonia di un sentimento che forse non c’era più da tempo; Raffaella, insicura come una ragazzina alle prese col primo amore, tanto da desiderare quasi inconsciamente l’approvazione del marito-psicologo, incapace di staccarsi dalle braccia sicure di Giovanni per gettarsi in quelle dell’ignoto nuovo futuro. Due genitori, probabilmente più infantili ed immaturi del piccolo Robertino, il figlio che dall’” alto” dei suoi pochi anni, consiglia ai genitori di separarsi. Il finale vira abbastanza violentemente verso il drammatico. Le atmosfere del film spesso grottesche e surreali possono destare il sorriso, l’epilogo invece è amaro e a tratti patetico. Un uomo, solo e sconsolato, per le strade di una festante città spagnola, si appresta a tornare a Roma dopo aver ancora una volta (si spera l’ultima!) aiutato l’incontentabile Raffaella. Una storia di tradimento, di botte, ma anche di un grande amore, sebbene ormai unilaterale.
Immagini tratte da:
Immagine 0: comingsoon.it Immagine 1: guidatv.it Immagine 2: dvdtalk.com Immagine 3: hollywoodvideo.it Immagine 4: sartoriautopia.it Immagine 5: ex.ua
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Marzo 2023
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