Di Federica Gaspari ![]() Genere: drammatico, horror, thriller Anno: 2020 Regia: Gerard Bush, Christopher Renz Attori: Janelle Monae, Eric Lange, Jena Malone, Jack Huston, Kiersey Clemons, Tongayi Chirisa Sceneggiatura: Gerard Bush, Christopher Renz Fotografia: Pedro Luque Produzione: QC Entertainment, Lionsgate Films Paese: Stati Uniti Durata: 105 min Il lavoro alla produzione e alla regia svolto da Jordan Peele negli ultimi anni ha saputo stravolgere come un fulmine a ciel sereno il mondo dell’intrattenimento, portando in scena tematiche estremamente delicate e urgenti grazie al cinema di genere e a dinamiche reinventate per l’occasione. È stato il caso del pluripremiato Get Out che ha segnato un’intera stagione cinematografica aprendo nuove strade per molteplici narrazioni e, soprattutto, prospettive. Tra i più recenti sforzi alla produzione di Peele vi è anche Antebellum, titolo letteralmente agguerrito che interpreta perfettamente la lezione appresa dal suo illustre predecessore. Anticipato da un misterioso quanto intrigante e suggestivo trailer, il film ha finalmente fatto il suo debutto anche in Italia, approdando direttamente nel catalogo di Prime Video. Non ci sono quindi più scuse per recuperare questa strana creatura estremamente coraggiosa nonostante alcuni limiti tecnici. Una giovane donna afroamericana lavora duramente in una piantagione di cotone statunitense dove quotidianamente prova sulla sua pelle ogni tipo di violenza fisica e psicologica in uno stato di disumana schiavitù. Quella donna, in realtà, è Veronica Henley (Janelle Monae) autrice di successo e attivista impegnata nella lotta per i diritti delle donne e della comunità afroamericana. Cos’hanno in comune queste due versioni della protagonista? Quale verità o mistero si nasconde dietro a queste due vite apparentemente così diverse? Per il loro esordio alla regia cinematografica Bush e Renz tolgono ogni freno e filtro scegliendo di raccontare una storia esplosiva e colma di rabbia che diventa così il perfetto riflesso di una società che vuole risvegliarsi e cambiare le dinamiche che la governano da decenni con rapporti squilibrati e ormai ingiustificabili. Antebellum affronta così sin dai primi minuti il grande peccato della storia statunitense, immergendosi nel torbido palcoscenico dell’America degli anni immediatamente precedenti alla guerra civile in cui centinaia di uomini e donne venivano private della loro libertà, dignità e, soprattutto, identità per lavorare nei campi di cotone. Questa raffigurazione tuttavia nel film è legata a doppio, grazie a un buon escamotage narrativo, all’attualità in cui ancora si fatica ad accettare rappresentati di minoranze in ruoli di prestigio. Il film riesce ad avventurarsi con grande efficacia e lucidità tra le sfumature di un controverso legame tra presente e passato, portando sullo schermo un risultato scoppiettante nonostante alcune ruvide imperfezioni di forma. La sceneggiatura curata dagli stessi registi, infatti, appare estremamente sbilanciate nelle sue parti. In un primo momento, con divagazioni a tratti pretenziose, sembra perdere di vista il vero obiettivo della narrazione, faticando anche nel tessere gli intrecci del colpo di scena centrale. Fortunatamente una grande protagonista come Janelle Monae, camaleontica e magnetica in ogni ruolo, porta sulle sue spalle l’intera narrazione, supportando e sostenendo la svolta della storia che riporta finalmente sui giusti binari una pellicola che risulta comunque sorprendente grazie anche a una cura per la messa in scena decisamente fuori dall’ordinario. Un cast di personaggi secondari solamente abbozzati – Jena Malone sprecata in una piccola parte che prometteva di più – viene fortunatamente affiancato a una protagonista splendente che saprà far appassionare alla storia anche gli spettatori più scettici.
Immagini tratte da: www.primevideo.com
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Marzo 2023
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