di Matelda Giachi ![]() Genere: Drammatico Anno: 2022 Durata: 117 min Regia: Darren Aronofsky Cast: Brendan Fraser, Sadie Sink, Samantha Morton, Ty Simpkins, Hong Chau, Huck Milner, Sathya Sridharan Sceneggiatura: Samuel D. Hunter Fotografia: Matthew Libatique Montaggio: Andrew Weisblum Musica: Rob Simonsen Produzione: A24 e Protozoa Pictures Distribuzione: I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection Paese: USA
Brendan Fraser è Charlie, un professore di letteratura inglese gravemente obeso. Vive recluso tra le mura di casa propria, saturando il proprio corpo di pizza e snack ipercalorici; tiene lezioni di scrittura online, rigorosamente a webcam spenta, e il suo unico contatto umano è l’infermiera e amica che si occupa di lui e che lotta vanamente contro il suo lasciarsi morire, schiacciato dal peso di sensi di colpa che il fisico ha convertito in chilogrammi. Succede però che un giorno il mondo bussa alla porta: un missionario che tenta di convertirlo, l’ex moglie inferocita e poi la figlia (la Sadie Sink di Stranger Things), quella figlia che anni addietro ha abbandonato per inseguire l’amore e con cui cerca ostinatamente di riconciliarsi, per far sì che non si trovi anche lei prigioniera in una guerra con la vita.
Il film con cui Aronofsky torna alla regia dopo cinque anni è in tutto e per tutto un cammino di redenzione, a tratti forzato ma di base estremamente toccante e commovente, e questo soprattutto grazie ad un protagonista in stato di grazia, la cui performance attoriale vale da sola il biglietto del cinema, a prezzo intero. Brendan Fraser è straziante nel suo dolore ma anche travolgente nel suo disperato tentativo di riscatto. Charlie è obeso ma in lui è racchiusa ogni forma di emarginazione, compresa quella subita da Fraser a Hollywood, che adesso lo riaccoglie. Con Charlie torna alla luce anche il suo interprete e tramite loro poi il regista, reduce da diversi insuccessi. Sadie Sink è un’altra grande nota positiva; si prende una pausa dalla sua Max e tiene testa a Fraser senza mai essere indietro di mezzo passo. Un cast esiguo ma potente e all’altezza della storia che si è prestato a raccontare.
La regia di Aronofsky è statica, lenta, compressa, concentrata sui dettagli. The Whale è un film che arriva al cuore senza virtuosismi. Sono gli occhi di Brendan Fraser, il suo sguardo, l’unico vero effetto speciale. Presentato alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia, è uno dei migliori film transitati al Lido, nonché uno dei migliori che si apprestano ad occupare le sale cinematografiche, di quelli che coinvolgono lo spettatore e riescono a muovergli qualcosa dentro. Voto:8
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Marzo 2023
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