di Matelda Giachi ![]() Genere: Drammatico, Biografico Anno: 2021 Durata: 107 min Regia: Kenneth Branagh Cast: Jamie Dornan, Jude Hill, Caitriona Balfe, Judi Dench, Ciarán Hinds, Lara McDonnell, Gerard Horan, Turlough Convery, Conor MacNeill, Bríd Brennan, Gerard McCarthy, Sid Sagar, Zak Holland, Barnaby Chambers, Olive Tennant, Josie Walker Sceneggiatura: Kenneth Branagh Fotografia: Haris Zambarloukos Montaggio: Úna Ní Dhonghaíle Musica: Van Morrison Produzione: TKBC Distribuzione: Universal Pictures Paese: Gran Bretagna “Abbiamo tutti una storia da raccontare; ma quello che ci rende uno diverso dall’altro non è come finisce questa storia, ma piuttosto da dove è cominciata,” Luogo: Branagh apre il film con una panoramica su Belfast; la sua Belfast. Tempo: la stessa Belfast passa, dopo pochi attimi, dal colore al bianco e nero. Siamo tornati negli anni ’60, c’è un bambino biondo con un gran sorriso, Buddy, che corre per le strade. Strade in cui si scambiano saluti gioviali ma anche in fermento, dove girano persone armate e si alzano palizzate.
Belfast non è un film totalmente autobiografico, ma di se stesso Branagh mette tanto, in primo luogo i sentimenti. C’è la dolcezza di una famiglia con due genitori spesso in disaccordo ma che sono profondamente innamorati, e due nonni che ridono insieme e si occupano di lui costantemente. E c’è un’aria esterna di tensione, causata dal montare della guerra tra cristiani e protestanti, di crisi economica. Restare o partire è l’interrogativo che divide i cuori irlandesi. Quello che invece non c’è, è pesantezza; non solo perché il film ha una durata giusta, di un’ora e mezzo. Ma anche e soprattutto perché è lo sguardo del sé bambino di nove anni che Kenneth Branagh mette dietro la macchina da presa. Ne risulta una pellicola carica di innocenza, di dolcezza e di amore.
Valori aggiunti sono la bravura degli attori scelti, e non parliamo solo di talenti rinomati come quello di Judy Dench, ma anche di un meraviglioso Jamie Dornan, ricordato sempre per il commerciale ruolo di Christian Grey ma, di fatto, grande attore. Accanto alla sua attenzione maniacale per lo stile, l’attore e regista irlandese si concede piccoli ammiccamenti a se stesso qua e là nella pellicola, tra cui spicca una già importante e quasi profetica presenza del cinema, luogo in cui si recava spesso la famiglia tutta insieme, sempre pronta a farsi incantare dalle immagini sullo schermo. E fumetti che, con tutta probabilità, non leggeva ma che, diciamo, si è trovato a leggere da grande.
Una storia di origini, di radici, di identità. Di un qualcosa che ti resta dentro, che rimane tuo per sempre. Belfast ha vinto il premio del pubblico a Toronto, in Italia è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma ed è candidato a sei premi Oscar, tra cui quello come miglior film. Interessante trovare Kenneth Branagh in sala contemporaneamente con una pellicola di stapore fortemente hollywoodiano come è impostato Assassinio sul Nilo, e con un’altra invece così intima.
Voto: 8
Immagini: www.imdb.com www.lesenfantsterribles.org www.sentieriselvaggi.it www.rollingstone.it
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Giugno 2023
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