La straordinaria pellicola del regista attore Rick Ross dopo aver conquistato il pubblico della Festa del cinema di Roma sbarca nelle nostre sale dal 9 Dicembre, emozionante, umoristico e con un ottimo cast.
Ben (Viggo Mortensen) sta educando i suoi sei figli nel nome dell’utopia più radicale. In una foresta nello stato di Washington, li cresce allenando il loro fisico e la loro mente ai massimi livelli possibili di consapevolezza, conoscenza e vigoria. Ma quando la moglie Leslie, ricoverata per schizofrenia, si uccide, il capofamiglia dovrà prendere una decisione che avrà molte conseguenze: andare al funerale in New Mexico per cercare di far rispettare le di lei ultime volontà e rischiare così di essere imprigionato come gli ha minacciato il suocero? O rimanere “a casa” scontrandosi con la volontà dei figli e umiliando la sua filosofia? Oltretutto qualcuno dei ragazzi comincia inevitabilmente a mettere in discussione la sua leadership.
Del resto loro non festeggiano il Natale ma il compleanno di Noam Chomsky (insigne linguista ed elemento di spicco della sinistra americana), leggono I fratelli Karamazov, Armi acciaio malattie, Middlemarch e Lolita commentandoli con profondità e passione, girano tranquillamente armati di coltelli e archi e cacciano per cibarsi, parlano di trotskismo e della Carta dei Dirittti, ignorando la Coca Cola e i videogame. Ma si può vivere sempre “contro” nel nome di quel che è giusto? É la domanda che ci pone il regista statunitense Matt Ross, attore, sceneggiatore, produttore, alla sua seconda regia di lungometraggi dopo 28 Hotel Rooms che racconta in forma di ‘’commedia’’ la (quasi) impossibilità dell’utopia, senza particolari giochi di stile (la storia, se radicale nei contenuti scorre comunque in maniera piuttosto tradizionale), dolce ma mai “evasiva”, tratteggiando personaggi perlomeno insoliti nel teatrino dei tipi cinematografici, forte della partecipazione felice e convinta da parte di tutto il cast (segnaliamo per inciso anche la performance del giovane George MacKay, già in Pride, nel ruolo del primogenito, decisamente un attore da tenere d’occhio per il futuro). Ma si può vivere sempre “contro” nel nome di quel che è giusto? É la domanda che ci pone il regista statunitense Matt Ross, attore, sceneggiatore, produttore, alla sua seconda regia di lungometraggi dopo 28 Hotel Rooms che racconta in forma di ‘’commedia’’ la (quasi) impossibilità dell’utopia, senza particolari giochi di stile (la storia, se radicale nei contenuti scorre comunque in maniera piuttosto tradizionale), dolce ma mai “evasiva”, tratteggiando personaggi perlomeno insoliti nel teatrino dei tipi cinematografici, forte della partecipazione felice e convinta da parte di tutto il cast (segnaliamo per inciso anche la performance del giovane George MacKay, già in Pride, nel ruolo del primogenito, decisamente un attore da tenere d’occhio per il futuro). Captain Fantastic è un gioiello prezioso, sotto tutti i punti di vista, controcultura e spirito alternativo, con una colonna sonora che vi trascinerà, da Scotland the Brave che Ben suona con la cornamusa a I Shall be Released di Bob Dylan sui titoli di coda. La pellicola ha stregato tutti, a partire dai critici a Cannes (premio per la regia, sezione Un Certain Regard) per proseguire con i pubblici di Deauville (premio) e del recente Roma Film Fest (premio del pubblico). Il nostro consiglio è di catapultarvi immediatamente al cinema, senza dubbio Captain Fantastic è un film che profuma già di cult. Link Immagini: Locandina: www.FilmTV.it Immagine Copertina: www.keithlovesmovies.com Immagine1: www.IndieWire.com Immagine2: www.SentieriSelvaggi.it Immagine3: www.ItunesmovieTrailer.com Immagine4: www.comingsoon.it
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Dicembre 2022
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