di Matelda Giachi
![]()
GENERE: Commedia
ANNO: 2018 DURATA: 110 min REGIA: Abby Kohn, Marc Silverstein CAST: Amy Schumer, Michelle Williams, Emily Ratajkowsky, Naomi Campbell, Busy Phillipps, tom Hopper, Lauren Hutton, Rory Scovel, Adrian Martnez, Angela Davis, Caroline Day, Aidy Bryant, Sasheer Zamata SCENEGGIATURA: Abby Kohn, Marc Silverstein FOTOGRAFIA: Florian Ballhaus MONTAGGIO: Tia Nolan COLONNA SONORA: Michael Andrews PRODUZIONE: Voltage Pictures DISTRIBUZIONE: Lucky Red con Universal Pictures PAESE: Stati Uniti La commedia è da sempre un genere sottovalutato. Il lieto fine? Che schifo. Il riso? Così mainstream (in inglese suona ancora più snob). I vari Festival ce lo ricordano sempre: bisogna piagne’. Tanto. E buttarsi a terra, strapparsi i capelli, sentire lo stomaco che si contorce e si autodigerisce. Allora si può anche parlare di capolavoro. Forse. Gli Oscar in primis ne sono il manifesto. Mi viene in mente la vittoria di Moonlight, nel 2017: il protagonista le aveva tutte, ma tutte. Era talmente bastonato dalla sorte che io, che piango anche alla sessantacinquesima volta che guardo Jack tramutarsi da figo a polaretto (lo saprete come va a finire il Titanic, no? Mica faccio spoiler. Ormai saprete perfino che su quella cavolo di porta ci sarebbe entrato pure lui), sono rimasta non solo a palpebre ma anche a bocca asciutta a forza di “ohiohi”, nell’insofferenza più totale. Di fatto però è la commedia che porta in scena il quotidiano, per quanto romanzato ed esagerato a fine di intrattenimento. E’ quella che ci permette di ridere ed esorcizzare le assurdità della nostra vita, scoprirne i lati comici, insieme punti di vista diversi e possibili altri modi di affrontare le cose. Siamo spettatori della vita di altri per capire un po’ meglio la storia di cui siamo protagonisti. Amy Schumer porta in scena la il prototipo della sfigata del genere Bridget Jones ma vestita bene e con la passione della moda. Reneé è un po’ tutte noi: segue tutorial di acconciature su youtube con scarso successo; va in palestra uscendone dopo mezz’ora con non si sa cosa di più devastato tra i muscoli e l’ego; ha un lavoro che la appaga il giusto. Poi, un giorno, qualcosa cambia; Renée ha un incidente (per sapere di che sorta vi rimandiamo al cinema a voi più vicino) e d’improvviso si vede bellissima, senza sapere di essere, in realtà, quella di sempre. Forte però di questa nuova percezione di sé, inizia a collezionare successi in ogni campo. “Come ti divento bella” non è il film che entrerà nella lista dei 100 migliori film della BBC. Probabilmente tra qualche anno non ne ricorderemo neanche più l’esistenza, ma fa il suo, è divertente, intrattiene e soprattutto è il film di cui abbiamo bisogno. Nel secolo dell’illusione e dell’apparire a tutti i costi, Amy Schumer, con la sua ben rodata capacità autoironica, lancia forte e chiaro un messaggio su quanto invece la vera forza stia nell’essere. Ci ricorda che quello che siamo è ciò su cui dobbiamo investire e di cui prenderci cura e andare fieri. Il nostro vero valore. Emily Ratajkowsky interpreta una sorta di se stessa, cioè una sganccherona secca e tonica che vorrebbe far credere di essere così senza il minimo sforzo ma per grazia ricevuta. Direi che le viene bene. Di Michelle Willams, dopo un sacco di ruoli impegnati che la consacrano a giusto titolo tra le più grandi nell’Olimpo di Hollywood, apprezziamo la parte leggera “da bionda”. Perché questo amiamo dei grandi attori, il loro cimentarsi nei ruoli più disparati. Naomi Campbell: un ruolo pragmatico e di spessore. Molto. Voto: 7/10 Immagini tratte da: - Foto 1: https://www.taxidrivers.it/106535/film/2018/ti-divento-bella-abby-kohn-marc-silverstein-gradevole-commedia-sullossessione-odierna-dellapparire.html - Foto 2: http://www.cinematricase.it/211-come-ti-divento-bella-anteprima - Foto 3: https://www.deejay.it/news/liste/come-ti-divento-bella-bridget-jones-e-le-altre/571639/
0 Commenti
Lascia una Risposta. |
Details
Archivi
Maggio 2023
Categorie |